Ceresole, 16 Gennaio 2011:  “Sicuri in Montagna”
Domenica 16 Gennaio a Ceresole Reale, presso il Rifugio Muzio di Chiapili di Sotto, a partire dalle ore 8.30, ha preso il via “Sicuri in Montagna”, giornata nazionale totalmente dedicata alla prevenzione degli incidenti da valanga. Organizzata dal C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) in stretta collaborazione con il CAI, su tutto il territorio italiano.
La Valle Orco è stato il teatro scelto dalla XIIa Delegazione Canavesana del S.A.S.P. (Soccorso Alpino Speleologico Piemontese) per la realizzazione della giornata, che mettendo a disposizione 41 tecnici del proprio organico e 17 Istruttori della Scuola di Alpinismo e SciAlpinismo ValleOrco, ha permesso lo svolgimento del programma previsto, ricco e impegnativo date le numerose attività schedulate. Un plauso particolare alla Scuola di Alpinismo e SciAlpinismo ValleOrco, le cui persone sono state determinati per la buona riuscita della giornata.
Già alle 8.30 il piazzale del Rifugio Muzio brulicava di un centinaio di persone, alcune spiccavano per la classica divisa del Soccorso Alpino, la maggioranza vestita con i classici indumenti da montagna, qualcuno si attardava in chiacchiere, molti si avviavano all’ingresso del Rifugio, dove Luca Giacomino, ViceDelegato della XIIa, compilava con attenzione le schede dei partecipanti. “Non è un’inutile pignoleria”, spiegava con pazienza Luca a chi aveva fretta di iniziare”, “E’ importante fare questo lavoro, non solo per sicurezza, ma perché è necessario che le persone siano divise in gruppi omogenei, con stessa dimestichezza nell’uso dell’Artva, con pari abilità nell’andare in montagna con gli sci piuttosto che con le ciaspole. Solo in questo modo la giornata sarà didatticamente interessante, utile e produttiva per ognuno di voi, a seconda delle vostre esperienze e capacità”.
All’esterno, Ilario Bertino, Capo Stazione di Ivrea, e Franco Gallo Balma, capo Stazione di Vaprato Soana, iniziavano a dividere le persone in gruppi, verificando con attenzione che ogni persona avesse nel proprio zaino il kit di autosoccorso, composto da: artva, pala e sonda. Ammoniscono bonariamente i due Capi Stazione: “Una volta che sarete pronti per partire, è necessario che indossiate gli artva correttamente”. Eccoli i protagonisti della giornata: il pubblico, gli appassionati di montagna, coloro che mettendosi in gioco, cercano di verificare, se azioni consolidate negli anni, siano garanzia di consuetudini efficaci per scongiurare i pericoli invernali, e se la risposta risultasse negativa, per imparare dagli esperti del Soccorso Alpino come andarci in tutta sicurezza.
I primi gruppi sono pronti a partire, è incredibile la quantità di gente che ha aderito a questa giornata. Nel pomeriggio, quando si raccoglieranno i dati dalle schede di adesione, si arriverà ad un “numerone”: 100! Un risultato inaspettato per i “nostri ragazzi del Soccorso”, rendendoli giustamente orgogliosi del loro operato e gratificati delle tante fatiche.
Così tra qualche scanzonata battuta, i gruppi si impegnano nei vari “campi” appositamente predisposti dal Soccorso Alpino: n°2 Campi Ricerca 1 ARTVA sepolto, n°1 Campo Ricerca 2 ARTVA sepolti, n°3 Campi con Test di Sondaggio a Sonda fissa, n°2 Campi Sanitari, n°2 Campi Stratigrafia, n°1 Campo di Autosoccorso. Lì si inizia il “percorso-studio”, mettendo in pratica la parte teorica appresa dopo l’iscrizione. L’interesse è alto, lo si vede dalle molteplici domande e dalle riflessioni che ne scaturiscono.
Sono le 17.00: ecco che anche l’ultimo gruppo ritorna al Muzio. C’è aria di grande soddisfazione, sia dei tecnici del Soccorso Alpino, ma soprattutto dei partecipanti. Luca Giacomino, tra i sorrisi di chi un po’ per scherzo, un po’ per davvero chiede se può già iscriversi per il prossimo 16 Gennaio 2012, replica sorridendo: “Chi ha partecipato alle numerose riunioni per organizzare questa giornata, sa perfettamente che, essendo la “prima edizione” della XIIa, avevamo un gran timore di non soddisfare le aspettative di chi si sarebbe presentato all’accoglienza, e poi, quanti si sarebbero presentati? I numeri, la contentezza che vedo sui visi e la presenza di chi è arrivato anche da vallate che non appartengono alla nostra Delegazione, sono la migliore risposta per la XIIa, per noi Volontari che, in un’occasione come questa, vediamo premiate buona volontà e professionalità impeccabile. Un grazie a tutti, ma proprio tutti. Gli eventi hanno successo solo quando il gioco di squadra funziona!”
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