18 Gennaio 2011: Festa al Santuario di S. Libera presso la frazione di Ingria
Anche quest'anno la festa di Santa Libera presso il santuario, posto al centro del   vallone di Codebiollo, ha avuto il merito successo. Un numero di presenze in aumento, come quasi tutte le feste negli antichi santuari della valle Soana,   manifesta il profondo attaccamento agli  antichi culti e tradizioni, non solo da parte dei valsoanesi residenti ma soprattutto da parte di molti canavesani, spesso con origini valsoanesi. La bella giornata di sole con temperature non troppo invernali ha comunque favorito la bella manifestazione di fede.
La santa Messa é stata celebrata dal Don Aldo Vallero, cui ha fatto seguito una bella processione di oltre cento persone attraverso la frazione di Albaretto.
Ringrazio inoltre gli utenti del sito, ormai provetti fotografi che inviando le loro immagni hanno permesso la partecipazione virtuale anche a coloro che non erano presenti alla festa.

Immagini di: Elio Chiaro, Piero Vaccarono e Germana Valsoaney                             clicca qui per visualizzare tutte le immagini della festa di S. Libera

In seguito ad avvenuto inserimento in rete, ricevo e pubblico con piacere il contributo di Enzo Rognoni sulla giornata trascorsa presso il santuario di S.Libera
Oggi, Martedì 18 Gennaio, si è celebrata la festività di Santa Libera, nel borgo omonimo in valle Soana, come sempre molto sentita da quanti hanno abitato la valle, oltre che da amici e simpatizzanti.
La partecipazione di fedeli è stata come sempre significativa (oltre 150 persone, e non solo italiani), anche grazie alla splendida giornata di sole; molti sono saliti dal sentiero di fondovalle, altri, i più coraggiosi, giungendo da Berchiotto, percorrendo in quota l’alta valle Verdassa. La situazione neve non destava problemi di sorta, in quanto la presenza nel versante nord non scendeva sotto i 1100 metri. L’unico problema era il ghiaccio presente sulla strada proveniente da Berchiotto, che ha richiesto molta attenzione a chi l’ha percorsa in automobile.
L’appuntamento per tutti era fissato per le 10,30, ora di inizio del rito religioso. L’Eucarestia è stata officiata dal parroco di Pont Canavese (don Aldo), che si è soffermato, nel corso dell’omelia, a dibattere il tema della santità aperta a tutti, a patto che si entri nel fare la volontà del Signore giorno dopo giorno, soprattutto attraverso le piccole cose. Ovvio e doveroso il ricorso a S. Libera con richiesta di intercessione per i casi di specifica necessità. Dopo la Messa si è tenuta la caratteristica processione lungo il sentiero ad anello che fa il giro della piccola borgata, con sosta per la commemorazione dei defunti dell’anno, processione nella quale è stata portata a spalla la statua della santa.
E’ seguita la festa allietata dal suono di una fisarmonica e con la degustazione di pasticcini e vino, offerti gentilmente dai patrocinatori della festa. Come da tradizione è stata fatta la vendita di oggetti con messa all’ incanto, oggetti prodotti in gran parte dal lavoro manuale. Questa è sempre motivo di attrazione per tutti i convenuti.
Molti dei presenti hanno concluso la gita chiudendo l’anello attraverso le borgate di Albareto, Salsa e Mombianco, anche perché le condizioni meteo ne consigliavano la variante. Scontato il dire che appena si è imboccata il sentiero che da Albareto conduce a Salsa si è aperto dinnanzi agli escursionisti il meraviglioso scenario della valle di Forzo, con le cime innevate di Torre Lavina e del Monverso di Forzo.
Queste feste mantengono vivo non solo il ricordo di tempi passati, in cui il vivere nelle borgate l’intero anno scandiva il passare del tempo sempre affrontando le criticità del momento, ma contribuisce a mantenere vivo l’amore per la montagna a chi nella montagna ricerca i sentimenti più veri, sentimenti di mutuo aiuto e di sincera fratellanza.
  Enzo Rognoni
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