La pazienza
Scriveva Publilio Siro:"La pazienza è una vera segreta ricchezza. "La pazienza mi aiuta a superare anche le cose più brutte e dolorose; mi aiuta a guardare la vita da angolazioni diverse e a decifrarne anche i lati buoni e positivi. Buona giornata a tutti!

Abile nell’approfittare
“L'uomo più potente è colui che sa fare da sé il meno possibile, ma sa far fare agli altri il massimo possibile di tutto ciò a cui poi darà il proprio nome e ne incasserà gli utili.” Ho trovato questa frase in un libro ed è del filosofo tedesco Theodor W. Adorno. Mi pare che l’aforisma sia una critica severa e ironica dell'attuale società di massa.. Il tema è evidente, lo sfruttamento dell'altro è una scelta sistematica di tante forme di potere. Naturalmente questo atteggiamento può essere plateale nelle dittature; ma allora gli esiti sono piuttosto limitati perché il suddito boicotta, sottilmente e fin dove gli è possibile, l'oppressione. Più abili sono coloro, e ne conosco alcuni, che riescono a coinvolgere lo sfruttato, blandendolo o facendogli balenare dimensioni gloriose celate nel suo lavoro o del suo impegno, così da poterne poi approfittare in modo apparentemente pulito e con tonalità "sociali". Ecco, il verbo giusto, che non vale solo per i potenti ma per tante persone di ogni genere e classe sociale, è proprio questo: “approfittare”. Il termine è di sua natura ambiguo perché di per sé può indicare anche l'avvalersi delle competenze di un altro. Ma normalmente è solo la registrazione di un abuso, di uno sfruttamento appunto. Allora se vengo preso da questa malattia dell’animo che non è astuzia, ma banale fuberia, servendomi, sia pure nel piccolo,servendomi di un'altra persona per raggiungere i nostri scopi, devo sempre tenere a mente che la persona umana non è mai un mezzo, ma il solo il fine di un rapporto, di un dialogo, di una collaborazione
Favria 23.02.2012 Giorgio Cortese

Il cammino
Il cammino della vita quotidiana è simile ad una cordata in montagna. Nella cordata ciascuno deve salire per aiutare quelli che stanno dietro di proseguire il loro cammino. Ciascuno deve avanzare nel senso di marcia di tutta la catena. Non dobbiamo fermarci lungo il cammino per guardarci e parlarci; dobbiamo sempre salire senza tregua, senza cedimenti, verso la vetta.
La fretta!
Quanto devo ancora aspettare? Ho fretta, di iniziare al mattino di vivere la giornata, ho fretta di trovare una porta aperta tra i mattoni del quotidiano; ho fretta di trovare persone che mi stiano ad ascoltare. Ho fretta, qui, sotto la mia pelle! Le gambe hanno fretta di andare. Gli occhi hanno fretta di vedere che cosa sarà di me. Ho troppa fretta, e non sono capace di attendere. devo sforzarmi di avere la pazienza della quercia, il passo lento dei pianeti, la fiducia del seme perso nella neve. Devo attendere con calma il domani senza sbriciolare l’oggi. La calma di assaporare il ritmo dell’eternità nel valore di un istante. Insomma l’attesa, sulla soglia del presente.