La vita è larte di dedurre
sufficienti conclusioni da un numero insufficiente di premesse. Ma se amo la vita, la vita
ricambia il mio amore
Infiniti Auguri a te Donna. A Te che sei ossigeno del mondo. A Te che sei il sale delle
vita., sei il fiore più prezioso nei giardini più bello. Semplicemente a tutte le Donne,
meravigliosamente Uniche. AUGURI!!!
Il coccodrillo!
Incontro nel mio quotidiano cammino delle persone simili al coccodrillo che con enormi
fauci spalancate e con intenso furore ghermiscono chi gli si avvicina. Molte volte mi
aspetta su scale di pietra lise o appoggiato ad un cassone e se gli concedo la mia
benevolenza divento una sua misera preda. Certo è un animale di strabiliante genialità
il coccodrillo che si nasconde dietro un bonario aspetto. Questi coccodrilli sono resti
delletà giurassica della I repubblica e da troppo tempo pensano che con le loro
formidabili mandibole possono lacerare chi vogliono. E poi incutono tenerezza quasi,
perché ogni tanto si muovono con corporatura goffa e gli manca solo la lunga piatta coda.
Si il coccodrillo è stabile predatore fermo lungo il placido fiume della vita ed
esordisce con tranelli e cacce. Il coccodrillo è abile a nuotare nei fiumi della vita
quotidiana e con sostenuta andatura non disdegna di muoversi su altri terreni meno
congegnali infatti è famoso il "galoppo del coccodrillo". Qualcuno afferma che
pianga con gli occhi lucidi ogni volta che inganna una persona ma mi sembra una usurata
leggenda
Favria 9.03.2012 Giorgio Cortese
Devo stare attento a non portare con me le mie abitudini e i miei preconcetti, altrimenti
vedrò soltanto bruttezza. Perché nella vita cosi vedrò soltanto ciò che io proietto
La vita è il fiore per il quale lamore è il miele.
Bollino mania
Se soffriamo di bollino mania il test è molto semplice. Basta andare in cucina aprire il
mobile o scendere un attimo in cantina. Tra i pacchi di pasta e biscotti cè di
sicuro una pirofila made in China «vinta» al supermercato. E nel baule della macchina,
accanto alla scatola degli attrezzi, ecco lo zainetto frutto delle lunghe code al
benzinaio davanti allufficio. Cambiano le formule ma in Italia lantica
passione per la raccolta punti sembra non tramontare mai. Che siano i tradizionali bollini
o le più moderne carte fedeltà la sostanza resta la stessa. Quel che conta è arrivare
allagognato premio. Pare secondo una recente indagine che un italiano su
tre ha partecipa ad una raccolta punti mentre il 31% della popolazione, pari a quasi
sedici milioni di persone, utilizza almeno una carta fedeltà. Visto da un altro punto di
vista, nella nostra amata Patria il mercato delle promozioni al consumo vale tra i 2500 e
i 2800 milioni di euro e l87% della grande distribuzione propone un catalogo premi.
Certo la storia delle promozioni è molto antica. Sono più di centanni che le
aziende promettono al cliente un beneficio differito nel tempo in cambio della sua
fedeltà. In questo modo, pur sapendo che il consumatore frequenterà anche altri punti
commerciali, limpresa punta a consolidare una certa quota di acquisti fatta da quel
determinato cliente. Le prime raccolte punti sono iniziate alla fine del XIX secolo. Già
nel 1896 negli Stati Uniti, i commercianti distribuivano bollini da incollare sui
libretti, completati i quali si ottenevano delle merci dallassortimento del
negoziante. Nel vecchio continente le promozioni fedeltà sono nate pressoché negli
stessi anni, a cominciare dalla raccolta delle figurine degli estratti di carne Liebig. In
Italia esempi celebri sono la raccolta Perugina del 1935 e quella della Mira Lanza alla
fine degli anni 50. poi a poco a poco, dalle figurine si è passati alla raccolta
punti. I primi supermercati a cimentarsi in questo campo, siamo negli anni 60, sono
stati i Vegé che davano punti a chi provava i prodotti con il loro marchio. In cambio si
potevano avere regali o sconti. Se come allora il primo obiettivo è accrescere la
fedeltà del consumatore, oggi al secondo posto cè lesigenza di stabilizzare,
regolarizzare le vendite. Con le carte fedeltà è possibile raccogliere informazioni sul
cliente stesso. Dati che sono sia anagrafici che comportamentali. Quando si utilizza una
carta gli estremi dello scontrino vengono raccolti in un database che dà la possibilità
alle aziende di legare un nome a quello che lui acquista, di sapere cosa compra e con che
frequenza, isomma alla faccia della privaci siamo tutti schedati come nel Grande
Fratello!. Naturalmente per fidelizzare un cliente a una catena commerciale è necessario
proporgli un catalogo regali adeguato. Infatti i cataloghi sono costruiti in modo che
almeno l80% dei consumatori possa con i propri acquisti abituali accedere al regalo
più piccolo, insomma uno zuccherino per tutti non quasta. A mano a mano poi che la
qualità dei premi cresce, la piramide si assottiglia. In altre parole solo i clienti
migliori per la grande distribuzione, quelli che fanno tanta spesa possono accedere al
satellitare piuttosto che al Pc. In questo modo si ottiene anche un altro risultato, che i
consumatori vicini alla meta siano invogliati a concentrare gli acquisti in quella
determinata catena commerciale, può capitare così che per avere i premi più preziosi i
clienti aumentino la frequenza di spesa. E allora il cliente spenderà mediamente di più
rispetto al mese precedente. Questo non significa però che si comprino per forza cose
inutili o si faccia la spesa più volte del necessario. Semmai il consumatore è
invogliato a concentrare gli acquisti. Anziché comprare durante la settimana nel negozio
sotto casa, preferisce fare la spesa in una volta sola, magari il sabato nel grande
magazzino, così da raccogliere più punti. Lesempio classico è la benzina
nonostante gli aumenti. Non è che faccio più chilometri, semplicemente anziché fare il
pieno dove capita mi si concentra su una certa insegna. Dallarticolo letto pare che
durante lanno passato una compagnia di benzina ha distribuito cinque milioni di
regali, una ditta di latte un milione di premi. Ma se si tarda poi nel dare i premi
fioccano le proteste e la disaffezione per quel marchio commerciale. In conclusione mi
sembra che le carte fedeltà siano simili alla spruzzata di cacao sopra il cappuccino. Se
il caffè sotto è freddo o cattivo, il cliente non solo non torna ma si arrabbia, ne
parla male e fa una pubblicità del passa parola, la più efficace in assoluto, negativa.
Favria 10.03.2012 Giorgio Cortese
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Devo pensare con attenzione, perché non basta agire, occorre riflettere! Perciò non
siate esasperanti!!!