Nella vita di ogni giorno il vizio supremo è la superficialità. E chi si risparmia spreca la propria vita.
L’impercettibile riluttanza.
Quando vado a prendere il caffè al mattino, alcune volte incontro un uomo al tavolino del bar. Cinquant’anni sì e no, capelli scuri, magro, il naso affilato. Se ne sta lì seduto, gli occhi vigili, oppure cammina avanti e indietro sul viale intorno alla grande piazza, mai una parola a qualcuno, mai un sorriso. Certamente un disoccupato, forse un disadattato, o un folle. Se entrando nel portico e lo sguardo mi cade su di lui, egli volta la testa dall’altra parte. Ma è quasi impossibile, almeno per me, non notarlo. Oggi, incrociando i suoi occhi, ho fatto una considerazione laterale. Tra chi ama essere guardato, sempre al centro dell’attenzione, e sono i più, e chi ama guardare, possibilmente senza essere visto, istintivamente scelgo i secondi. Nel mondo della ' visibilità' c’è qualcosa di nobile nel desiderio opposto, una forma di resistenza invisibile. Questo mi ricorda quanto scriveva Robert Walzer, in Vita di poeta: Un gruppo di giovani incontrati per via si fa beffe di lui e del suo aspetto. “Ma io “ scrive Walser, “ senza curarmi di quelle beffe che non potevano avere grande importanza, proseguii allegro, e mi pareva, così camminando, che tutto il mondo rotondo avanzasse leggero con me .
Favria 14.03.2012 Giorgio Cortese

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni. E se un granello di sabbia rispecchia la meraviglia dell'universo un sorriso sincero dimostra la meraviglia che siamo