Lo stupido distrugge la mia speranza, normalmente con azioni complesse. Meno male che la poesia la ricostruisce utilizzando pensieri semplici.

Vergogna? Basta che alla fine paga sempre pantalone!
Ho letto la notizia che alla fine i conti correnti non saranno gratis per i pensionati. Ma questi ultimi sono obbligati dalla stessa norma ad accendere un conto corrente per ottenere ciò che lo Stato deve loro! Questa notizia la dice lunga sui tecnici che ci governano dopo avere deligittimato l’attuale inetta classe politica “democraticamente” eletta dall’alto dei palazzi. Oggigiorno la semplificazione ha ridotto gli esseri umani alla sola dimensione dell’avere, dei bisogni solvibili con i beni materiali che il lavoro produce. Ma, attenzione accanto all’homo economicus , c’è anche l’homo sapiens, faber, consumans. Penso che in questa crisi economica dobbiamo oltre che ridurre i costi anche rimettere al centro la persona umana, la sua dignità. È vero che l’essere umano ha dei bisogni primari da soddisfare, ma tali bisogni non sono soddisfabili soltanto nel rapporto tra la persona e le cose, l’utilità, perché, al di sopra di tutto, c’è l’insopprimibile bisogno di felicità, che può essere soddisfatto soltanto nei rapporti tra persone. Questa crisi ci da la grande opportunità di ritornare a collocare sempre al centro l’essere umano.
Intanto la pressione fiscale è schizzata al 45% del PIL, la più alta del mondo ed il debito pubblico è al 121 % del Pil, un altro negativo primato mondiale. Mi pare evidente che se la nostra Patria incassa più degli altri in percentuale sul Pil, ma poi il debito pubblico come un secchiello bucato spreca con uno spread negativo le somme che lo Stato incassa. Ma se invece di tagliare sempre a pantalone, alle famiglie e alle piccole imprese da sempre considerate la “spina dorsale” del Paese si incominciasse a tappare i buchi del secchiello togliendo le consulenze, i privilegi di ogni sorta, tipici da età feudale, e poi iniziare una seria politica contro l’evasione, senza scoop giornalistici in note località turistiche ma andando al cuore del problema, quello di permettere a tutti di detrarre le fatture e di non essere tosati ops scusare tassati alla fonte. Penso che ci deve essere la sensibilità da parte di chi ricopre cari¬che pubbliche di testimoniare a noi pantaloni sgomenti per i veri o presunti, di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, la volontà di adempiere alle funzioni della politica con consapevolezza “della disciplina e dell’onore” che so¬no indispensabili per lavorare al meglio. Ci devono, insomma dimostrare, che in politica si sale e non si scen¬de, e che un uomo pubblico deve essere rispettato nella propria sfera privata, ma deve anche poter vivere in una casa di cristallo. Bisogna portare al centro l’essere umano, portando in primo piano la questione giovanile, che è educativa e lavorativa, che è stata fino ad oggi ignorata quasi da tutti. Capovolgere la logica autogiustificativa degli evasori fiscali: c’è da ridistribuire risorse e chi ritiene di poter decidere, lui, quante tasse pagare non si fa giu¬stizia, ma compie un furto contro tutti noi.
Favria 15.03.2012 Giorgio Cortese