Si possono
Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la
superficie dei luoghi, né imparare nulla dalle genti appena sfiorate. Nel mio
quotidiano viaggio mi porto appresso una valigia di parole da comprare per
conservare nel mio animo. In questo luogo tranquillo trovo ogni volta un lemmanuovo,insolito,nascosto,
un piccolo tesoro col quale esco appagato almeno p per un poco. Il senso del
quotidiano viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da
raccontare. Solo camminando si apprende
Il conto, prego!
Un giorno ci sarà presentato il conto per la luce del sole e lo
stormire delle fronde, per la neve e per il vento, per l'erba e per l'acqua. Per l'aria
che abbiamo respirato e lo sguardo alle stelle, le sere e le notti. Un giorno dovremo
andar via e dovremo pagare. Il conto, per favore! E il padrone di casa dirà, ridendo:
«Ho offerto io sino ai confini della terra. È stato un vero piacere!». Ho trovato
questa citazione in un libro ed è del teologo dell'università di Heidelberg, Klaus
Berger. Ecco in questi giorni inizia Febbraio ed è già passato un mese del 2012.! Certo
adesso il passare dei mesi può sembrare una ruotine, ma una volta nella civiltà
contadina si viveva questo con emozione, e passione, e che noi, appartenenti a una
società industriale e informatica, neppure percepiamo, se non per le solite banalità lo
scandire del tempo o al massimo per i bollettini meteorologici. Eppure è un dono
costante che noi riceviamo, senza più ammirarne il valore, comprenderne il costo
certamente superiore a quello di tante cose non necessarie che ci vengono proposte e che
acquistiamo. Il segno evidente del disprezzo per questo dono insostituibile è
nell'inquinamento e nella devastazione ambientale, ma anche nell'incapacità di valutare
la preziosità unica e assoluta di queste realtà quotidiane. Un aforisma arabo afferma:
Nulla è più ovvio dell'aria, ma guai a non respirarla!. E lo stesso si
potrebbe ripetere per l'acqua e per
Favria 2.02.2012
Gelida serata
In una gelida serata dinverno ho smarrito il ricordo
della vita, in una fredda giornata di Febbraio sotto un cielo povero e disadorno mi
sono perso nei miei pensieri. Ricerco i sapori della mia esistenza che tormentano l'ombra
dell'animo e mute lacrime scorrono nell'ampio segreto del cuore e si
rispecchiano nella fontana dei miei occhi. Certo oggi fa freddo ha nevicato tutto il
giorno. Ma devo smetterla di lamentarmi perchè nella vita di ognuno cadono certi giorni
gocce di pioggia e di neve ghiacciata e alcuni giorni devono essere scuri e cupi ma
dietro le nuvole splende gagliardo sempre il sole che prima o poi spunterà
Cade la neve
Il cielo questa notte è coperto da nuvole grigie, l'aria è
frizzante e nel buio della notte cammino verso casa. Laria è gelida e
avvolti nell'aureo riverbero della luce dei lampioni precipitano i fiocchi di neve
trascinando anche il mio sguardo ad adagiarsi sul panorama del parco Martinotti che
attraverso nel mio ritornare verso casa. Gli amici ho ormai salutato e con loro ho passato
in allegria una spensierata serata.
Scende silenziosa e leggera, la neve, mia muta
compagna e lei stende un candido e soffice manto sui tetti, sulle strade, sulla
campagna desolata.
Sono sprofondato nel silenzio innocente e scruto la
nudità dei pensieri nel mio animo. Poi riprendo a camminare, la neve copiosa
questa sera e ha lasciato lascia impronte dei miei precedenti passi, così che nel parco
li ritrovo nella strada del ritorno. Adesso leggere e speranzose sono le mie
idee e con esse approdo al mio giaciglio che mi accoglie.
Recentemente ho visto il film Sherlock Holmes. Gioco
di ombre. Quello che mi ha colpito è il riferimento alla Trota di
Schubert. Questa brevemente la storia: In un limpido ruscelletto una trota
capricciosa guizzava a suo agio svelta e allegra, beffeggiando le minacce della lenza di
un pescatore. Ma ecco che il pescatore, stanco di aspettare, intorbidì le acque chiare
del ruscello e la trota, ingannata, abboccò. Penso che come Moriarty del film
molti si credono, nella vita quotidiana, dei pescatori abili ed astuti. Ma poi sono
solo dei miseri furbetti e alla fine sono proprio loro i pesci che abboccano allamo,
perché ogni giorno cè sempre un pesce più forte di noi.
La neve a fiocchi a fiocchi rallenta passi e manda le ruote a
vuoto. Neve che addobba gli alberi e ovatta le voci. Neve che sposa le campagne a
farfalle bianche e rintana i cuori danimali e della gente. Neve che ricama disagi e
sogni e svela orme di tracce e di partenze
C'è chi regala a piene mani e nessuno gli è grato. Infatti, il modo di donare val più di ciò che si dona. Ho preso lo spunto dalla commedia Il bugiardo una delle opere teatrali più note del grande drammaturgo francese del Seicento Pierre Corneille, commedia che influenzerà Molière e sarà imitata da Goldoni. Da essa ho raccolto questa battuta, destinata a illustrare un tema apparentemente marginale, in verità significativo. Nell'aiutare un'altra persona, ma potremmo allargare il discorso a tutte le azioni, non è decisivo solo l'atto, il dono, il gesto, l'intervento. Rilevante è anche la façon, come dice in francese lo scrittore, ossia la maniera, lo stile, la forma. E', questo, un aspetto a cui poco si bada, soprattutto ai nostri giorni spesso sciatti e trasandati. Se, infatti, si dà un aiuto e lo si fa pesare, è inevitabile che esso perda una buona parte del suo merito. Se si fa capire che si attende in futuro un ricambio, la gratuità si dissolve. Se si offre un sostegno ma lo si destina all'altro in modo sbrigativo, come un fastidio o un dovere da liquidare nel più breve tempo possibile, si umilia il destinatario facendogli capire di essere un impaccio sgradito. L'elencazione potrebbe continuare anche per tante altre opere che si compiono malamente e in modo sgraziato, dissolvendone parzialmente e talora totalmente l'efficacia. Lo scrittore tedesco Heinrich Böll (1917-1985) osservava a ragione che nell'esercizio anche del più umile dei mestieri, lo stile è un fatto decisivo, fa parte della sostanza stessa dell'azione e non solo della forma esteriore. Il mondo ha bisogno di uomini che non possono essere comprati, che mantengono la parola, che stimano il carattere più prezioso del denaro, che non esitano a correre rischi, che sono altrettanto onesti nelle piccole cose come nelle grandi, che non scendono a compromessi, che non credono che la furbizia e la mancanza di scrupoli siano la miglior ricetta per il successo, che non si vergognano né hanno paura di difendere la verità anche a costo di andare contro corrente. Abbiamo bisogno di uomini che restano fedeli agli amici nel bene e nel male, che sanno dire 'no' quando il resto del mondo dice 'sì'»? L'unica nota possibile è quella di un invito a fare un confronto. Il modello di società che abbiamo costruito, e che ora è dominante, è proprio l'antitesi di questo progetto. Abbiamo uomini e donne che si vendono per il successo, che mentiscono a man salva, che si compromettono, che esaltano la furbizia e il denaro, che seguono l'onda dominante, che amano volgarità e stupidità, che ingannano e prevaricano. Bisogna avere il coraggio di ritornare alla morale, provare ancora un sussulto di dignità morale una purezza di spirito e di coscienza che brilla nell'oscurità del male, abbiamo bisogno di volontari e donatori del sangue. Il sangue e il plasma sono necessari in molte occasioni della vita delle persone e, fintanto che non saranno prodotti artificialmente, l'unica risorsa è il donatore volontario. Il donatore volontario aiuta il prossimo e può salvare anche la tua vita. Egli compie il gesto di più alta civiltà che possa essere fatto da uomo, la sua è una donazione generosa e gratuita che non comporta impegno e che in cambio fa sentire soddisfatto e orgoglioso del gesto compiuto.Donare sangue non comporta rischi e permette di tenere sotto controllo la propria salute grazie ai controlli medici gratuiti (analisi dell'emoglobina, transaminasi, epatite, azotemia, elettrocardiogramma, ecc.). La legge inoltre concede un giorno di riposo retribuito per i lavoratori dipendenti (art. 13 e 14 legge n. 170/90). Donare allUmanità Cera bisogno di riassumere in poche pagine quel che tutti dobbiamo sapere sul dono del sangue e dei suoi componenti. LAssociazione Donatori Sangue Piemonte -.FIDAS, Gruppo Comunale di Favria ti comunica affinché tu possa semplicemente apprendere che donare è un atto generoso e volontario, grandioso perché salva delle vite, semplice e sicuro. Nonostante i progressi enormi della scienza il sangue è un qualcosa che non si può fabbricare in laboratorio per cui ce ne sarà sempre bisogno, anzi se si sono moltiplicate le speranze di guarigione è stato proprio perché è aumentato limpiego di sangue e delle sue componenti. Avremo, quindi, sempre più necessità di Donatori, che, periodicamente si presentino a compiere quello che è un dovere sociale. Il bello e lappagante viene dal fatto che non si dona per una specifica persona, ma allumanità Essere donatori non isolati, ma aderendo allAssociazione Donatori di Sangue Piemonte, è il vivere una delle esperienze di grandi valori, che permette di essere costantemente informati e tutelati, seguiti nel proprio impegno.
Favria 3.02.2012
Il mio animo è questa notte simile ad un pozzo profondo
con un secchio che scende e sale. In questo pozzo non cè acqua ma solo parole ed
emozioni che le svuoto solo quando hai qualcuno che le vuole. Non mi serve riordinarle
sono già sopra ad ogni opera che ogni giorno leggo su questo virtuale foglio,
quelle che restano a terra le raccolgo per me, serviranno per farne una piccola cosa da
aggiungere ogni tanto, come una parentesi dentro al foglio.