La tranquillità è….

La Tranquillità è stendermi nella bella stagione su un verde prato all'ombra di un maestoso albero di Quercia, e con la tenera  brezza di un vento suadente, farmi trasportare da lieti ricordi fino addormentarmi.

Ma per arrivare alla tranquillità nelle convulse giornate, dove non ho a disposizione ne verdi  prati ne una maestosa Quercia. Mi basta stare un attimo in silenzio e socchiudere gli occhi inondando l’animo con refoli di bei ricordi e tutto si placa.

In quegli attimi di pace con me stesso provo sempre, ogni volta, un sentimento nuovo, il rispetto del mondo e dei miei simili. Nella vita di ogni giorno conservo sempre nel mio animo un pergolato di  tranquillità, e un sonno pieno di sogni dolci, e un respiro forte e quieto.

Lieta tranquillità a tutti

Favria 24.03.2012                    Giorgio Cortese

 

L'assoluta tranquillità comincia col silenzio ma si alimenta durante la giornata di minuscoli frammenti piccoli e presto dimenticati, un sorriso, uno sguardo gentile o un complimento sincero.

Speriamo che non fumino in miniera!

In un libro recentemente letto ho trovato questa bellissima frase del filosofo Norberto Bobbio: “la nostra democrazia è minata. E i nostri rappresentanti mi fanno l’effetto di minatori incoscienti che si mettono a fumare sigarette in una miniera piena di grisou.”. Certo la politica è l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica. Ma oltre a questo il filosofo mi ricorda  anche questo ulteriore aspetto,   il rischio che fa correre a un’intera nazione o comunità l’impreparazione, la superficialità, l’incoscienza di una certa classe politica. E a proposito di fumo, vor­rei citare qui le parole sferzanti di Indro Montanelli:”Strano paese il nostro. Col­pisce i venditori abusivi di sigarette ma premia i venditori di fumo”. E continuava: “Abbiamo un debole per i governanti che dicono quello che pensa­no.   Solo vorremmo che ogni tanto pen­sassero a quello che dicono”. Dopo questo però mi viene in mente che cosa diceva della politica  Giorgio La Pira: “Non si dica quella solita frase po­co seria: la politica è una cosa brutta! No: l’impegno politico è un impegno di uma­nità e di santità; è un impegno che deve poter convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera e di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità”. E se è vero che ogni nazione ha i governanti che si merita, for­se è il caso che l’onestà, il rigore, la preparazione, la serietà, la giustizia si affermi­no prima di tutto a partire dal basso.

Favria  25.03.2012                         Giorgio Cortese

 

La serenità è assommare quotidianamente delle buone azioni.

..come stirpi di foglie così le stirpi degli uomini: le foglie alcune le getta il vento a terra, altre la selva fiorente le nutre a tempo di primavera, così le stirpi degli uomini:nasce l'una, l'altra dilegua…. Omero - tratto da Iliade

 Le esperienze

Le esperienze passano e con esse muore un pezzo di me, ed accresce di conoscenza il mio animo, ho conosciuto tante persone e tante ne conoscerò. Così ogni anno si ripete un miracolo che la natura mi regala, arriva la primavera e tutto si rinnova. La vita quotidiana è fatta di momenti e assolutamente non mi devo perdere l’oggi. Se io potessi rivivere i momenti passati penso che li farei uguali o con più errori e cercherei di essere più sorridente con gli altri esseri umani e cercherei di ascoltarli di più se avessi la possibilità di rifare la mia vita

Breviario dei politici

Ho preso recentemente della biblioteca Comunale Pistonatto un libriccino dal titolo Breviario dei politici secondo il Cardinale Mazzarino. Il Cardinal Mazzarino, o Mazarino, dopo essersi arricchito in vita, essere diventato l’uomo più potente di Francia, averne fatte di tutti i colori, esser stato (si dice) l’amante di Anna d’Austria morì però rimpianto ed assistito sul letto di morte da colui che sarebbe diventato il Re Sole e che lo stesso Mazzarino aveva contribuito ad educare per diventar tale. Per inciso: fece anche di tutto per favorire le sue graziose giovani nipotine Geronima e Laura Margherita Mancini riuscendo a farle maritare con eccellenti partiti, eredi di famiglie tra le più antiche ed aristocratiche di Francia. Rendiamoci conto: a quei tempi non era possibile favorire nipotine e/o avvenenti fanciulle in altro modo, assegnando loro — chessò, tanto per dirne una — un Ministero o almeno un seggio in Parlamento. … Dunque me ne stavo tranquilla con in una mano questo Breviario spulciando qua e là massime del tipo :

“Chi loda le sue cose in altrui presenza invita gli uditori a dimandargliene” “Bisogna nell’encomiare, o biasimare altrui, non isfogar in troppe esaggerazioni; ma darne il tuo giudizio secondochè richiede la materia; per non rendersi cola troppa veemenza e calore, odioso”“Leggi o non bisogna pubblicarne affatto, o rarissime”

“Non profferir mai parola disdicevole; poco meno lasciati indurre a qualche atto indecente, ancorchè naturale, e non già malizioso, perchè costoro vengono scherniti dagli altri”.

Mazzarino non fu certo uno stinco di santo,  mi dicevo. Stinco di santo   certamente non  fu  nemmeno Luigi XIV.Di fronte    però a personaggi di quella statura politica    m’è venuto di pensare  a certi politici nostrani ed in particolare a “quello”, che si crede Napoleone e Luigi XIV insieme ed allora…  e chissà perchè  m’ha preso  un attacco  di  scoramento.

Favria, 26.03.2012              Giorgio   Cortese

 

La libertà economica è la condizione necessaria per la libertà politica