Amici, concittadini Favriesi! Prestatemi orecchio!
Secondo il vocabolario della lingua italiana: “L’essere vero, caratteristica di ciò che è conforme alla realtà". E allora la ricerca della verità e della conoscenza è una delle più alte attività umane, anche se spesso ne portano più vanto quelli che meno vi partecipano. Personalmente trovo che sia difficile sapere cosa sia la verità, ed a volte è molto facile riconoscere una falsità.
Amici, concittadini Favriesi! Prestatemi orecchio!
Io qui non vengo per reclamare nulla ma solo per parlare per amore di verità!
Non voglio denigrare nessuno né cercare facili lodi, ma voglio tracciare che cosa sono stati per me cinque anni da Sindaco pro-tempore in Favria.
Amici, concittadini Favriesi, ho sempre considerato il mio ruolo, di Consigliere prima e di Sindaco adesso, una missione alla quale dedicarmi per servire la collettività, privilegiando sempre l’interesse generale e mai quello particolare.
Ed è proprio per l’amore verso questa Comunità che ho pensato di scrivere questi miei pensieri.
Come Sindaco mi sono trovato a gestire appena eletto lo spinoso problema dei semafori con le telecamere T-Red, una questione ereditata, purtroppo, dalla precedente Amministrazione.
Sempre nei primi mesi del mio incarico elettorale è emerso che vi erano degli abusi edilizi nel campo sportivo “Picco”, ed anche questo era un problema trovatomi a gestire.
Durante il mio mandato, con la Giunta abbiamo richiesto in pagamento la fideiussione relativa al contratto di affitto con la Casa di Riposo, contratto stipulato con la precedente Amministrazione; purtroppo è sorto un contenzioso in ordine all’autenticità od alla falsità della fideiussione: per questo come legale rappresentante dell’Ente ho fatto denuncia contro ignoti, e tale contenzioso risulta ancora in corso.
Personalmente avevo promesso, nella seconda pagina del libretto elettorale di cinque anni fa, che avrei rimborsato con tutti i componenti della lista il pagamento delle spese elettorali.
Ciò è regolarmente avvenuto. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i membri della Giunta del terzo mandato, per avermi aiutato anticipandomi una parte del denaro che poi ho loro regolarmente restituito. Insomma, le spese elettorali sopra citate sono state da me completamente pagate con l’emolumento da Sindaco, senza nessun onere a carico delle finanze comunali.
Voglio qui ancora una volta pubblicamente ringraziarVi tutti per i suggerimenti e le critiche che per me sono sempre state tutte costruttive e mi hanno permesso di crescere come persona umana. Grazie mille! Questa ricchezza la porterò sempre nel mio cuore. Serberò sempre il ricordo delle persone che ho ascoltato con attenzione. Farò sempre tesoro delle proposte, dei suggerimenti e delle critiche, per valorizzare sempre con sincero entusiasmo e passione la nostra Comunità.
Devo confessare che provo amarezza per non essere riuscito nell’intento di tenere più unita questa Comunità , e questa affermazione non è dettata da furbizia politica, ma dalla sincera passione di vedere maggiore coesione tra tutti noi. Purtroppo in questi lunghi cinque anni si sono creati, per motivi che non voglio disseppellire, per non alimentare di nuovo sterili polemiche, troppi doppioni di associazioni.
In questi giorni apprendo dai giornali che un membro della mia Giunta si candida a Sindaco dopo lo svolgimento “delle primarie di lista, nell’ottica di una campagna all’americana”.
Rimango perplesso di fronte a queste affermazioni perché non mi risulta che sia mai stata indetta nei precedenti mesi una riunione di maggioranza. Provo sincera delusione che questa sua scelta non sia stata condivisa da tutta la maggioranza con riunioni trasparenti sino dall’inizio.
Mi sembra, e mi vorrei sbagliare, che questo sia un modo vecchio di fare politica amministrativa, un residuato preistorico della cosiddetta prima Repubblica.
Voglio qui pubblicamente affermare che mai nessuno mi ha mai chiesto di ricandidarmi a Sindaco né io ho pubblicamente espresso tale intenzione.
Pubblicamente affermo che sono stato avvicinato dal novello e vetusto candidato a Sindaco solo verso fine dicembre 2011, per richiedermi di fare parte della sua compagine, quando lui ed altre persone avevano già composto buona parte della lista. Pazienza, ogni commento mi pare superfluo. Mi viene da pensare, senza essere assolutamente polemico, che il rispetto tra gli esseri umani è alla base di tutto.
Ma, tranquilli, amici e concittadini Favriesi, non serbo assolutamente nessun rancore, perché nella vita quotidiana non abbiamo la possibilità di fare molte cose ed ognuna di queste dovrebbe essere fatta con tutta l’eccellenza umanamente possibile. Poi ci vogliono tanta pazienza e buonsenso: due componenti che oggigiorno mi sembra manchino tanto.
Non rinnego nulla di questi undici anni di vita amministrativa e pubblicamente mi dissocio politicamente dall’attuale candidato Sindaco, amministratore di lungo corso che spero non faccia la fine che la Storia aveva riservato a Sant’Elena al piccolo Corso!
Diffido questo candidato ad associarmi in qualsiasi forma nella sua campagna elettorale in quanto non ne condivido più in nessun modo il percorso amministrativo .
Vi ringrazio tutti e mi scuso ancora se non ho dato maggiore attenzione ai problemi di Favria. Personalmente, come Martin Luther King, mi si perdoni l’accostamento, “I have a dream”, anch’io ho un sogno: una Comunità che rispetti con aiuti concreti i proprii bimbi, i proprii anziani, la roggia e tutto il territorio, riducendo una cementificazione selvaggia che aumenta i cittadini ma non riesce poi a dare servizi essenziali concreti, un alleggerimento della pressione fiscale ed uno snellimento delle procedure burocratiche che strangolano sul nascere ogni iniziativa (e di questo mi sono reso conto in questi anni come amministratore).
Favria ha bisogno di vivibilità, ed in primis di aumentare le aule dell’utenza scolastica e della scuola d’infanzia e non di opere faraoniche.
Ricordo a tutti che quando amministriamo dobbiamo pensare anche a chi è diversamente abile; proviamo a girare per Favria in carrozzella o a fare le scale quando abbiamo male di schiena per capire realmente le assurde barriere fisiche.
Vi esorto ad essere sempre di supporto agli anziani che sono la memoria storica della Comunità ed ai giovani che sono il nostro futuro.
Amici, concittadini, Favriesi, una corretta amministrazione deve avvenire con cristallina trasparenza. Solo così possiamo essere una Comunità civile.
Grazie, amici, concittadini, Favriesi di avermi prestato orecchio!
Favria 1 aprile 2012 Giorgio Cortese