Ci sono piccole differenze tra le persone ma queste piccole
differenze creano una differenza enorme. Le piccole differenze costituiscono latteggiamento
mentre la grande differenza deriva dal fatto che questo atteggiamento sia positivo o
negativo
Lumile goccia di pioggia
La goccia di pioggia rimase pura finché non toccò
terra. Nell'attimo in cui ciò avvenne, essa divenne una goccia di fango. Anche l'uomo è
puro nelle sue origini, ma il male del mondo lo corrompe. Questo breve pensiero
è dell'indiano Kabir Das, che un amico mi ha inviato tramite sms questa mattina.
Secondo un altro aforisma indiano la goccia di pioggia se cade in bocca al serpente
essa diventa veleno e quando invece stilla sul tronco del banano diventa canfora. Questo
mi ricorda che ogni giorno per essere onesto devo conservare puro il mio animo,
costi quel che costi.
Favria 5.04.2012
Giorgio Cortese
Nella vita quotidiana molte sono le ambizioni giustificabili,
ma mai quelle che utilizzano certi personaggi che si arrampicano sulle miserie e
sulla credulità umana per continuare a stare sulla tolda di comando.
Questo periodo in cui ci avviciniamo alla Pasqua sia per noi
occasione per alzare anche solo un attimo il nostro sguardo dalla nostra ordinarietà. Ne
vale la pena!
I sondaggi dello scarpone
La politica ci sta appassionando come non mai. Appena una
settimana fa i sondaggi accertavano che un italiano su due scappa solo se sente
pronunciare la parola politica; in questi giorni, invece, si è riaccesa la passione. A
cosa è dovuto il miracolo? Alle prossime elezioni amministrative? Nossignore, ma alle
scarpe. Sissignore: le scarpe, come quelle che calza chi scrive queste note, e come le
scarpe di chi le sta leggendo, salvo non abbia la stramba abitudine di leggere scalzo. Per
adesso, poco importa stabilire quale scarpa sia al centro della discussione politica: se
si tratti di scarpina, stivale, scarpone, calzaretto, ciabatta, babbuccia, pantofola,
pianella o gambale. Né conta precisare se sia con i tacchi o bassa, se sia stringata o un
mocassino. Mi basti sapere che la scarpa è stata capace di riaccendere il dibattito
politico italiano, ad ogni livello, che languiva, anzi annoiava. Nelle precedenti elezioni
venivano messi nei programmi i soliti temi da campagna elettorale: le tasse, la
scuola, lordine pubblico, il lavoro, i trasporti, eccetera. Ma non è successo
nulla. Tutte le promesse sono cadute nella più assoluta indifferenza. Poi, una
circostanza favorevole, una straordinaria congiuntura, ha messo al centro del dibattito
politico la scarpa, dandole brio ed effervescenza. Solo adesso posso comprendere la
felicità del principe nel trovare sulla scala la scarpina della bella Cenerentola, quando
sera ormai rassegnato a non rivederla più. Io elettore mi sono
improvvisamente rallegrato quando la discussione è caduta sulla scarpa. Improvviso
è ritornato lentusiasmo e mi sono aggrappato a questa calzatura lasciata da
qualcuno che, come Cenerentola, sè ritirato in tutta fretta. La scarpe, per loro
natura, sono bipartisan. Si presentano infatti a paia: ciascuna delle due, come si può
agevolmente verificare, è ideata e realizzata in modo da soddisfare rispettivamente le
esigenze del piede destro e del piede sinistro, adattandosi a ciascuno. Nellarena
politica, i partiti, poi, sia quelli di centro destra che quelli di centro sinistra, si
industriano per fare le scarpe agli altri: in buona sostanza questo è il senso della
campagna elettorale. Le scarpe occupano la scena politica per la querelle che hanno
suscitato. In generale, le scarpe sono bipartisan, ma nello specifico quel particolare
modello di scarpa è di destra o di sinistra? Linterrogativo non è così sciocco,
tantè che la parte migliore del giornalismo nostrano e, via via, tutti gli
esponenti politici che aspirano a governare le sorti del Paese, dovranno essere capaci di
fare le scarpe agli altri. Sentiamo dire di quelle scarpe: Ne ho un paio molto
vecchie, adesso è il momento di tirarle fuori, oppure Io le mie le ho buttate.
Calzare una scarpa è come mettere una bandiera alla finestra. Le scarpe hanno in questi
giorni la funzione che ebbe il Muro. O di qua o di là. Il voto è segreto, ma per
tutelare la segretezza bisognerebbe adottare di nuovo le calosce. Di questi tempi, le
persone quando si incontrano non si guardano più in faccia. Sospettose, sbirciano i
piedi: Vedi quello? È di sinistra!, Anche lei è del centro destra?,
Va scalzo? È apolitico? No, sono un carmelitano!, e così via. Il
vantaggio di tutto questo è che sarà più facile fare i sondaggi. Anzi, ciascuno può
farsene uno personale e capire come tira il vento. Anche gli exit poll, quando sarà il
momento, diventeranno un gioco da ragazzi. Alluscita dei seggi basta chiedere:
Le dispiace farmi misurare il tacco?.Ebbene la politica ha fatto un passo
avanti, altro che internet!
Favria 6.04.2012
Giorgio
Cortese
Recita un vecchio proverbio che il diavolo aiuta i suoi, ma
non li salva