Come un vorace cormorano
Quello che sta succedendo con laumento dello spread
conferma che ancora non siamo nella via di uscita giusta per uscire dalla crisi. Dal 2008
in poi è stato un continuo gioco del domino. Prima il sistema bancario salta e per
salvarlo si usano i fondi degli Stati. Poi il sistema finanziario, salvato dagli Stati,
attacca senza pietà i bilanci pubblici e allora si usano i soldi delle banche centrali,
in Europa della Bce. Ma, come gli ultimi eventi stanno dimostrando, che la calma è dura
poco e il vorace cormorano torna ad essere pericoloso come era prima. Se non si interrompe
questo circolo vizioso il potere dei signori della finanza mangerà i risparmi dei
cittadini. Bisogna ridurre il potere del vorace cormorano della finanza ed impedire
ai signori finanzieri di usare i risparmi dei cittadini per speculare. Così come è ora
se la scommessa va bene guadagnano loro se va male perdono i risparmi di noi
cittadini, e chi paga è sempre pantalone!
Favria 12.04.12 Giorgio Cortese
È possibile insegnare a un tacchino a salire in cima a un
albero, però per quel lavoro forse sarebbe meglio assumere uno scoiattolo
Ma mangeremo un piatto di Euro!!!
Quando lultimo albero sarà stato tagliato, lultimo
animale abbattuto, lultimo pesce pescato, lultimo fiume avvelenato, allora ci
accorgeremo che il denaro non si può mangiare.Così gli indigeni nordamericani
rispondevano a coloro che proponevano di trasformare le loro terre in sedi di industrie,
moltiplicando lo sfruttamento delle risorse naturali. Certo, non si può coltivare solo il
sogno di un idillio ecologico, ma noi "civili" siamo andati così avanti in
questa devastazione della natura da esserci ridotti spesso ad avere sulle nostre tavole
dei gran piatti di dollari o di euro, mentre non riusciamo più a respirare per laria
inquinata, siamo avvelenati da cibi corrotti, siamo malati per contaminazioni impalpabili
e pervasi da virus ignoti. Nella terra cè un bene delicato e prezioso. In
essa cè la vita che è un dono inestimabile, dotato di segreti da scoprire ma che
è anche una realtà da non manipolare brutalmente, illudendosi di essere arbitri
assoluti. Luomo moderno così altezzoso si erge sulla terra come un tiranno
prepotente: basti solo pensare, senza ricorrere alle grandi tragedie ambientali, al
ragazzo che sfregia i monumenti, alladulto che sporca strade e campi, alla persona
che scarica in un fiume i suoi rifiuti. È, questo, un peccato vero e proprio contro la
natura che è in noi e fuori di noi.
Favria 13.04.2012
Giorgio Cortese
Ultimamente certe persone propongono delle follie che si
propagano come delle malattie contagiose è la loro quotidiana dose che fa il veleno