Al meschino bugiardo
La profonda delusione non è scritta negli occhi di chi sbandiera la sua falsa verità ai quattro venti ma siamo noi che conosciamo il personaggio che abbiamo subito i danni più evidenti. La sua finta e falsa amicizia professata è da prendere con i guanti di tela cerata. Le chiacchiere delle gente, “ vox populi, vox Dei” sono una sentenza senza appello. Se gli tendi la mano stai attento, ti può rimane dopo solo il moncherino perché questo personaggio prima approfitta ti prende la mano, e poi con la falce taglia il meschino
Favria 17.04,2012 Giorgio Cortese

Nel blu
Il blu, il colore dell’acqua ha mille significati, in Oriente è considerato un potente rimedio contro il malocchio e chi nasce con gli occhi blu è considerato portatore di poteri magici. Secondo alcuni pensatori mussulmani il blu è il colore della buona azione e della certezza intuitiva. Da noi nel mondo occidentale esprime l’attesa, il mistero, la serenità emotiva ed il bisogno di quiete.
Favria Giorgio Cortese


Mi fermo
E mi fermo ad aspettare con il respiro calmo senza dire un a parola. Nella vita quotidiana tutto ha un senso anche i non-sense. Tutto si muove, ma allo stesso tempo sta immobile. La Terra gira ed io non me accorgo, il Tempo scorre e non riesco a fermarlo, il cuore batte e il suo battere è indipendente da me. Nella calma attesa l'occhio si apre per poi richiudersi, la gamba si piega, per poi rialzarsi. Porto con me un libro sul quale a mo' d'elenco ho scritto appunti di personaggi che il destino porta a compimento. Il tempo non ha preferenza alcuna, non ha età, quel che conta per lui è la puntualità!
Favria 18.04.2012 Giorgio Cortese


Nella vita quotidiana il grande cammina con il piccolo, il mediocre si tiene a distanza ed il meschino continua a mentire per creare incertezze nel prossimo.

Può sembrare puerile dire che il valore di un uomo si misura dalle sue qualità. Ma forse non lo è altrettanto dire che tali qualità devono essere mostrate, anzi, quasi ostentate; altrimenti chi potrà apprezzarle? Chi celebrerebbe il talento poetico di Leopardi se questi avesse tenuto segrete le sue poesie? Penso che il valore di una persona si misura se mette a frutto apertamente le capacità che la natura gli ha donato. Se può dunque, deve aiutare gli altri. In primo luogo i "deboli", ossia chiunque è in balia di soprusi, e poi in generale chiunque ne faccia richiesta. Ma soprattutto non può sottrarsi al dovere di dare appoggio agli amici, dico i veri amici merce rarissima, perché l'amicizia è un vincolo sacro e impegnativo, qualunque sia il rischio a cui si può andare incontro

La testa non comanda mai al cuore, ma diventa suo alleato indispensabile nel quotidiano cammino.

Un frugale sguardo dalla finestra
In queste giornate di primavera noto con occhi nuovi le finestre al mattino nelle strade della Comunità dove abito. Certo le finestre a prima vista sembrano tutte uguali, ma anche se costruite in modo uguale hanno preso, con il tempo, una fisionomia diversa una dall'altra. È appena passato il primo chiarore dell'alba c'è già una finestra aperta: qualcuno ha caldo. Altre ben chiuse, nascoste dietro le tapparelle dipinte di bianco mi fanno pensare al sonno ancora profondo di chi vi abita. Dalla posizione di ogni finestra si potrebbe immaginare il tipo di giornata dell’abitante di quella casa. Ad esempio, passando al mattino in una via quel balcone del secondo piano dove si affaccia una vetrata chiusa dalle grate ha certamente un inquilino poco portato alla fiducia nel prossimo. All'ultimo piano, della via tal dei tali, invece, dietro le tende arricciate come si usavano nell'Ottocento, abita certamente una donna perché non mancano i vasi di fiori neppure d'inverno e più in là ecco una famiglia che nasconde i panni stesi dietro una cortina di rampicanti che si affannano a coprire un intero terrazzo. Una finestra si apre, qualcuno si alza presto per andare al lavoro. Il sole scopre la sua strada dietro una nebbia leggera dopo giorni di pioggia e si alza il pianto di un bambino, poi ecco che tace, qualcuno lo ha cullato. C'è un silenzio sospeso come se nessuno volesse affrontare il nuovo giorno, anche chi non ha dormito la notte. È un momento di tregua con la vita che fra pochi minuti mi spingerà fuori con le sue domande, a pretendere risposte pronte, decisioni veloci. Una donna esce con il suo cane e gli permette appena di fermarsi pochi minuti per le sue necessità perché si accorge che è tardi, farà solo il giro veloce nel controviale di corso Matteotti, e alla povera bestia gli dovrà bastare fino a questa sera. Un albero che fino a pochi giorni fa sembrava stremato per il grande freddo questa mattina ha una cascata di fiori e questo mi fa sussultare di gioia, siamo in primavera! Alzo lo sguardo al cielo e vedo un aereo che con la sua scia sembra che tagli il cielo, questo mi sembra un avvertimento perché d'improvviso la Comunità sembra che si svegli e ritrovi i suoi rumori, due bambini escono con le gracili spalle appesantite da enormi zaini pieni di libri, una donna scuote le lenzuola dalla sua finestra, due ragazzi parlano su un terrazzo dove un uomo prende il caffè già con la borsa in mano, pronto per uscire. Non ha tempo per un saluto d'affetto, guarda l'orologio, è già tardi. Tutto questo guardando dalla mia finestra virtuale in un mattino di primavera. Ma una domande mi sorge spontanea nell’animo, chi è questa gente con la quale divido l'aria, i rumori del giorno, i silenzi della notte, forse l'insonnia, forse il dolore o le gioie segrete. Nella comunità, oggigiorno si vive vicino a degli esseri umani e posso non conoscerli per anni o scambiarmi solo un buon giorno o una buona sera, di circostanza, quando li incontro inevitabilmente per le strade del paese. Quanta affettività perduta, e mi viene in mente per concludere che cosa diceva Gabriel García Márquez in una ultima lettera agli amici: “Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti in cui ti vedo ti direi "ti amo" senza assumere, scioccamente, che lo sai già… Il domani non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l'ultimo giorno che vedi coloro che ami. Perciò non aspettare più, fallo oggi, perché se il domani non dovesse mai arrivare, sicuramente lamenterai il giorno che non hai preso tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, e che sarai stato troppo occupato per concederti un ultimo desiderio. Mantieni coloro che ami vicino a te, dì loro all'orecchio quanto ne hai bisogno, amali e trattali bene, prenditi tempo per dire: mi dispiace, perdonami, per piacere, grazie e tutte le parole d'amore che conosci. Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti”. Buona giornata a tutti e grazie di avermi letto.
Favria, 19.04.2012 Giorgio Cortese