La stampa scritta o virtuale su internet è un fiume inarrestabile e la sua persavità istantanea. Questo fiume in piena è inutile cercare di arrestare o di fare retriocededere. La sua forza è la ricerca della verità che si vuole fare sempre trionfare.

Il giorno più bello è quello che mai ho vissuto eppure è lì, la primavera che freme. La tenue brezza del mattino che avvince i capelli fra ombre di luci cangianti
Le formiche ed il formicaio

Sul balcone di casa, da qualche settimana delle  formiche impertinenti, dotate di una certa costanza, mi crucciano con apparizioni inattese. Poche, pochissime, per carità, nulla di allarmante. Ma quella persistenza, comparsa quasi sempre al singolare, passeggiata solitaria e disinvolta sul balcone. Quando si scorgono sembra che il rigo dritto del quadratino della piastrella si animasse di un movimento fiabesco in una danza esotica e curvilinea. A giudicare dalle movenze doveva trattarsi d’un magnifico esemplare di "Crematogaster scutellaris".

Se fosse immobile, quella formichina resterebbe una presenza discreta, forse invisibile alla percezione dell'occhio distratto. La presenza di queste formiche mi costringe ad adottare nuove  strategie di opposizione a base di pulizia morbosa, e se continuano mi vedrò costretto ad usare dei perfidi insetticidi alla lavanda.

Da informazioni, salottiere apprese dagli amici, pare che la formica, sia capofila delle stirpi protette. Per questa via, dopo pochi minuti consumati nelle battute di rito che ogni stupore di gruppo deve necessariamente partorire, la conversazione è stata ricchissima di suggerimenti. Ognuno, pur considerando lodevole le finalità di quella non meglio identificata associazione, mi pare  culturale, mi  ha poi sorriso confessando precise tattiche aggressive capaci di stroncare in pochi giorni il fenomeno invasivo.

Questo mi ha fatto immaginare che il loro luogo di provenienza sia un mitico formicaio sede di un'assemblea generale, localizzato in qualche anfratto dell’edificio in una posizione assolutamente a me ignota,  gremito all'inverosimile, dove la formica regina avvisa i suoi astuti sudditi dei progressi nella ricerca d'avanscoperta, e noi umani bipedi trincerati dietro a  zone completamente invase dall’umore di lavanda..

Ma oltre alla fantasia la presenza delle formiche mi fa pensare   alla frase di Dostojevskij: “Tutto ciò che l’uomo cerca su questa terra è dinanzi a chi genuflettersi, a chi affidare la propria coscienza e in che modo, infine, riunirsi tutti in un indiscusso, comune e concorde formicaio.”

Mi sembra un concetto sempre attuale che fotografano una realtà costante, l’immagine del formicaio è appropriata,  ma lo è soprattutto una frase aspra: l’ansia di “affidare la propria coscienza” a un altro. È questa la vera perdita della propria facoltà mentale, è  inaridita  della capacità di giudizio, sostituita dal pesnare “intanto così fan tutti”.  Penso che ogni giorno devo stare vigile a non farmi trascinare da questa lenta deriva del fiume della vita ed è per questo che tengo sempre a mente la frase di Kennedy :Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo”. Perciò coscienza sempre vigile evitando di cloformizzsare il mio animo nella placida e dorata superficialità.

Favria , 9.07.2012                   Giorgio Cortese

 Solo un semplice stelo d’erba

Ogni stelo d'erba ha la sua porzione di rugiada al mattino presto, ed è simile ad un al mio animo in certe giornate, fragile ma  fermo ripulito dalla pioggia  che  divampare di luce al primo sole. Certi giorni sono simile   all’amaro dell'erba di campo e conservo il sapore delle estati perdute, ma poi mi accorgo che non ho più tempo di stare all’ombra della grande quercia  ad osservare placidamente il passaggio sempre nuovo ed affascinante delle nuvole. Ed allora mi alzo in piedi di scatto e in quel momento ricordo quello che osservavo da bambino   e  che mi perdevo ad osservare la lunga fila delle formiche tra i timidi steli d’erba al primo mattino.

Favria,  10.07.2012            Giorgio Cortese