Essere libero in fondo è nulla, divenirlo è sublime

 La lavanda

Pianta preziosa già per gli antichi Romani che mettevano mazzetti di fiori nell'acqua dei bagni termali, la lavanda veniva utilizzata già allora come base per raffinati profumi e per preparare decotti e infusi usati per la bellezza della pelle e dei capelli. In un passato più recente  in ogni casa di città o di campagna non c'era armadio o cassettone che non avesse sacchettini di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme. Questa delicata consuetudine sta tornando ora di moda e mi ricorda antiche tradizioni e sensazioni di  pulizia e cura per la casa. Il suo profumo, infatti, inonda tutta la stanza e  mi ricorda i bei campi di Provenza, del colore viola come un mantello disteso tra le colline e il cielo. Penso che anche così la poesia: da poche parole sorgono ampie pianure di emozioni,   si elevano montagne di memorie.

Certto dal’animo sorga in quei momenti il tempo passato, il tempo remoto, ma vorrei tornasse ancora, portandomi quel profumo di lavanda della mia nonna  e la spensieratezza di allora.  La poesia mi apre nell’animo dei ricordi di  ieri come fossero oggi,  quel profumo di lavanda sulle lenzuola, lavate e rilavate nel fiume limpido e chiaro  che correva tra sentieri di prati fioriti. e poi alcuni studi hanno evidenziato che se diffusa in un ambiente di lavoro, serve a stimolare la produttività. Se esce una legge che impone un vaso di lavanda vicino ad ogni posto di lavoro, ne sapremo il perché.

Favria,  12.07.2012                Giorgio Cortese

 

Minosse

L'anticiclone africano «Minosse» è arrivato e resterà sull'Italia per una settimana: il caldo sarà in aumento fino a giovedì, e in Sicilia si raggiungeranno anche i 44 gradi. Domenica sera previsti temporali al Nord, ma nella seconda metà di luglio arriva il fresco per tutti, con temperature che crolleranno di 7 gradi al Nord e di 8-9 gradi sulle regioni adriatiche. Una buona notizia per i tanti che di notte non riescono a chiudere occhio per colpa dell'afa: «Dodici milioni di italiani restano insonni» stima la Coldiretti  Minosse è un  personaggio della mitologia greca figlio di Zeus e di Europa. Pare che Minosse fu re giusto e saggio di   Creta. Per questo motivo, dopo la sua morte, divenne uno dei giudici degli inferi, insieme a Eaco e a Radamanto. Ma nei miti attici viene rappresentato come un re estremamente tirannico e crudele. Minosse attaccò anche Atene, in seguito all'assassinio del figlio Androgeno causato dal re  Egeo. Sconfitti gli ateniesi, Minosse chiese ad essi in tributo la consegna ogni anno di sette fanciulli e sette fanciulle, che venivano date in pasto al Minotauro che abitava nel Labirinto costruito da Dedalo. Tale sacrificio cessò solo grazie all'intervento di Teseo, che con l'aiuto di Arianna, riuscì ad uccidere il Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro, figlio di Pasifae la moglie di Minasse e del Toro di Creta. . Secondo il mito, Minosse, per cercare di riacciuffare il fuggitivo Dedalo, da lui fatto rinchiudere nel Labirinto che lo stesso Dedalo aveva progettato e dal quale l'architetto era fuggito con ali fatte di penne e cera, escogitò un piano: promise una forte ricompensa a chiunque avesse trovato il modo di far passare un filo tra le volute di una conchiglia. Dedalo riuscì nell'impresa, legando un filo ad una formica che, introdotta nella conchiglia i cui bordi aveva cosparso di miele, passò tra gli orifizi per trovare il miele. In questo modo Minosse scoprì il rifugio di Dedalo e giunse in Sicilia, pretendendo dal re Cocalo la consegna di Dedalo, ma le figlie di Cocalo aiutarono Dedalo ad ucciderlo.

Favria  12.07.2012               Giorgio Cortese

 

Amo il caldo!

Questi giorni di calura quando esco dal lavoro, con la macchina bollente a viaggiare è cosa dura. Ma devo essere onesto, anche se mi sento orso io mi sento baldo perché in fondo amo il caldo. Certo come oggi era molto dura, la leggera pioggia ha aumentato l’afa che mi schianta. Sale il calore dalla strada, dopo una pioggerellina senza nuvole, ma io  cammino dritto e saldo perché, scusatemi, io amo il caldo. Allora  dopo essermi cambiato ho inforcato la bicicletta e lungo la roggia ho girovagato. Ad un tratto ho scoperto  un angolo di paradiso nascosto tra i  freschi salici sul greto della roggia che gagliardi mi sussurravano freschezza , e li mi sono rifugiato col mio amico libro lontano dal mondo dalle voci dal vuoto e dei vuoti discorsi

Favria 11.07.2012                  Giorgio Cortese

 

Penso che se nell’atteggiamento delle altre persone ho la possibilità di criticrane le debolezze, devo anche pensare se queste debolezze io sono riuscito a vincerle o a dominarle. Perchè ogni volta che formulo un giudizio negativo su qualcuno, in quel momento vengo anche io giudicato. Ma  il primo giudice non  sono gli altri ma la mia  coscienza, che è severa e non permette di autoassolvermi la quale inizia  sempre la sua requisitoria chiedendomi: “Ma se dici questo, sei proprio sicuro  di non avere lo stesso difetto, in un modo o nell’altro?.”

 

Nella vita quotidiana siamo  tutti equilibristi ed a volte ci atteggiamo a surfisti, per cogliere l’onda a che passa e ci solleva e se non stiamo attenti poi ci ingoia.  Se poi sono distratto e non sono attento tra i suoi flutti finisco dentro e dopo per uscire impiego molto tempo nell’incertezza e confusione sperando che sia giusta la prossima occasione

 

Del senno di poi….

Altra settimana mi sono recato ad una riunione di volontariato, poi quando sono uscito e mentre mi recavo a casa ho provato una sottile   stoccata  nell’animo, infatti mi sono accorto  di essere stato troppo affrettato e di aver commesso l’ingenua colpa di troppa superficialità per aver dimenticato un argomento che poteva essere di aiuto e di crescita per i convenuti alla riunione. Pazienza, mi rendo conto ogni  giorno devo sorvegliare meglio il mio animo e le mie azioni quotidiane per non perdere delle importanti occasioni, perché poi dopo non resta che la mestizia, la nostalgica amarezza per aver perso quella possibilità. Mi pare che al riguardo Manzoni scriveva che: “Del senno di poi ne son piene le fosse!. Purtroppo è quando si esce dalla riunione o che si torna a casa dal lavoro che   vengono le idee più acute, infatti  come scriveva Cicerone:” I pensieri che vengono in un secondo tempo di solito sono i più saggi.” 

Favria, 12.07.2012                Giorgio Cortese