Le critiche

Le critiche sono una parte fondamentale per migliorarci giorno per giorno. Purtroppo certe persone  non le accettano mai!

Ho notato però..che ci sono molte persone che NON accettano critiche negative. Io la trovo una cosa abbastanza infantile e spocchiosa. Quando leggo frasi tipo "se non è per un complimento, non commentate proprio" ..oppure "non accetto critiche negative, che sono permaloso". In questo modo queste persone non diventeranno mai veri uomini anche se si pensano dei grandi io li considero limitati nei ragionamenti

 

Libertà di parola

Se la parola comunica il pensiero, il tono le emozioni. Ma molti esseri umani non  si rendono conto che hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri, ma per nascondere il fatto che non li hanno.  Ma  l’'unica vera libertà che abbiamo è quella di pensare. Eppure, paradossalmente, mi capita, certi giorni di sentirmi prigioniero di quegli stessi pensieri, generati,  in totale libertà,  dalla mia mente. Penso che il battersi  per difendere la libertà di pensiero, o tout court la libertà  del mio  prossimo, è il cardine di ogni etica individuale o di un gruppo, la conditio sine qua non di una società che aspiri a differenziarsi da quella dei rapaci... Perché tutti i pensieri concernenti una verità o la ricerca di una verità, dovrebbero essere espressi senza rischio.

In conclusione chiunque ha il diritto alla libertà d'opinione e d'espressione; il che racchiude il diritto di non essere turbato a causa delle sue opinioni e quello di cercare, ricevere e diffondere, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee attraverso qualunque mezzo di comunicazione. Ma vorrei vedere la risposta di qualcuno che  è contro la libertà di parola e d’espressione.

Favria  13.07.2012   Giorgio Cortese

 

la verità è simile alla luce. E se detta da un animo pura parla sempre da sola. Perché la  verità non fa mai male, ma bisogna saperla reggere.

 

Sutor, ne ultra crepidam

C’è  nell’aria un certo nervosismo e questo mi fa   venire in mente la frase attribuita a  Plinio il vecchio: “sutor ne ultra crepidam”, ciabattino non andare oltre i sandali. La famosa locuzione  latina   utilizzata per dissuadere dall'esprimersi coloro che tendono a parlare di materie o argomenti di cui non hanno nessuna competenza. Per essere precisi mi pare che la frase   nell'originale "ne supra crepidam sutor iudicaret", ossia: "che un ciabattino non giudichi al di sopra delle scarpe" citata nella Naturalis Historia, che  viene attribuita all'artista greco  Apelle di Coo il quale stava eseguendo un dipinto quando un calzolaio, sutor,  gli si avvicinò e gli segnalò che nel dipingere un sandalo, crepida, dal greco krepis ,  aveva commesso un errore; valendosi del suggerimento tecnico ricevuto, il grande Apelle, al tempo considerato il maggior pittore mai esistito, grato e umile lo corresse. Successivamente  il ciabattino, tronfio del fatto che Apelle avesse accolto di buon grado i suoi consigli, cominciò però a formulare osservazioni anche su altri particolari ,  indisponendo a tal punto l'artista che, per zittirlo, lo apostrofò in questa maniera. Mi verrebbe da   parafrasare la frase che Moretti disse ai dirigenti della sinistra: con questi non ci risolleveremo mai. Anzi si rischia che ci facciano le scarpe, facendocele pagare care.

Mi pare che siamo ad una sorta di "messa in guardia " per il futuro nei confronti dei temerari che oseranno criticare in maniera propositiva l’operato dei concittadini democraticamente eletti.

Ma mi domando siamo una democrazia o con il caldo afoso è cambiato il regime nella nostra Patria, perché io non me ne sono accorto!

Mi pare che l’art 21 della Costituzione Italiana reciti così: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”

Certo sono d’accordo che non bisogna mai insultare ed offendere pubblicamente nessuno, ci mancherebbe. Ma dire che qualcosa non va bene è un attentato alla lesa maestà?

Allora porgo rispettosa domanda e sono  disponibile a sottoporre preventivamente ogni mia lettera ufficiale al legale dell’Ente chiedendogli  il placet preventivo se posso fare una lettera.

Personalmente ho sempre pensato che si è eletti per servire e non per servirsi del potere e le critiche, anche quello purtroppo urlate e cacofoniche hanno un loro bricciolo di verità che deve essere colto per migliorare sempre la nostra società e perseguire al meglio il bene comune.

Favria, 14.07.2012        Giorgio Cortese