Solo acquisendo ogni giorno nuove competenze, le mie
aspirazioni possono sempredere prendere il volo.
Oggi ho visto che sul calendario che il Santo è S. Saturnino e
il pensiero è subito corso verso il romanzo letto da bambino, una via di mezzo tra
20.000 leghe sotto i mari e Dalla terra alla luna e il mito di Odisseo. Ma di
quale libro parlo, semplice di: Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola
Voyages très extraordinaires de Saturnin Farandoul,. Romanzo
fantastico-avventuroso scritto nel 1879 dal francese Albert Rorida. Dal romanzo
è stato tratto un film muto del 1913al titolo Le avventure straordinarissime
di Saturnino Farandola, che è forse uno dei primo film di fantascienza in Europa.
La storia narra di un piccolo bambino di nome Saturnino, solo nell'oceano, in una
sorta di cassetta, a causa del naufragio di un veliero, dove anche i genitori muoiono;
egli approda su un'isola, abitata da grandi scimmie che lo accolgono, lo allevano, lo
abituano a muoversi, a parlare e a camminare come loro. Fattosi uomo, Saturnino se ne va
dall'isola. Pur riconoscendo lamore che gli viene dato dalle scimmie che lo
accolgono, parte allavventura nel mare sconosciuto, ma se ne va felice, perché sa
di essere diverso da loro e quindi cerca i suoi simili, gli uomini e come
Ulisse ha listinto della scoperta del mondo.Viene catturato da Capitan Lombrico,
capitano di un veliero:
Favria, 29.11.2012
Lonestà!
L'onestà verso gli altri esseri umani è la prima forma
di rispetto verso i loro sentimenti. Se nella vita agisco sempre onestamente vedo che
questo mio atteggiamento soddisfa alcuni ma lascia sempre stupite parecchie persone. Ma
per essere onesti bisogna sempre seguire la regola aurea, non certamente facile,
dellonestà: essere buono tanto da non imbrogliare nessuno, non però
tanto buono da essere da qualcuno imbrogliato e poi non imbrogliare nessuno
né tantomeno essere imbrogliato. Perché lonestà è la miglior politica, ma nella
vita non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto
L' elefante e la formica
Lamico Ezio mi ha risposto ad una mail con le seguente frase:
una formica non può vincere con un elefante Per questo propongo questa
favola che arriva dal Kenya.
Cera una volta un elefante orgoglioso. Camminava per la
giungla non curandosi di ciò che trovava sul suo cammino rompendo e sradicando alberi.
Quando barriva tutti gli altri animali tremavano.
Io sono il più grande di tutti gli animali della giungla, gridò:
sono il più forte. Tutti gli animali dovrebbero temermi e rispettarmi! Un
giorno mentre stava riducendo ad un mozzicone tutto quello che si trovava nella strada da
lui battuta con i suoi grandi piedi, sentì delle flebili voci gridare: Per favore
guarda dove metti i piedi o ci ucciderai. L'elefante guardò per vedere le
piccolissime formiche che costruivano un formicaio. Haa! Haa! Haa!, lui rise,
Siete così piccole. Io non posso vedervi proprio. Non vi vergognate della vostra
grandezza? Haa! haa! Haa! . Le formiche risposero:Noi siamo felici ed
orgogliose della nostra taglia, lavoriamo più di te grande animale pigro.2 Lelefante
rispose che con un oscillazione di tronco, faceva più lavoro di loro in tutto
la loro vita e poi continuando si vantava ridendo della sua possanza e di loro che
così piccole sono delle buone a nulla. La sua risata echeggiò nella foresta e fece
tacere anche le scimmie chiassose. Un po più tardi, l'elefante si trovò
intrappolato in una trappola. Lui tentò di liberarsi ma fallì. Con i suoi movimenti
goffi peggiorò la sua posizione nella trappola. Le sue gambe erano appese all'aria mentre
i suoi orecchi enormi penzolavano sino toccare terra. Poi iniziò a schiamazzare chiedendo
aiuto. Chiese allora aiuto, piangendo, ad un leone che passava da quelle parti
, il leone guardò la trappola e scosse la sua testa. E si allontano per paura di essere
ucciso dagli uomini. Anche il grande bufalo quando vide lelefante nella trappola si
allontanò terrorizzato. Dopo di lui passarono li vicino, prima un rinoceronte, e più
tardi il maiale ma nessuno di loro aiutò lelefante. Lelefante era disperato
ed impaurito, stava perdendo la speranza di potersi liberare dalla trappola, quando una
piccola voce tremante disse:Tu sembri nei guai. Posso aiutarti? L
elefante si guardò attorno e vide la piccola formica e disse: ma se il leone, il
bufalo indiano, il rinoceronte ed il maiale non mi hanno aiutato. Tu come può aiutarmi?
. La formica gli disse: Io posso aiutarti anche se ti sembro cosi piccola,
aspettami e tornerò presto.La piccola formica andò via e ritornò più tardi
con un piccolo esercito di suoi amici che mangiarono tutte le corde che avevano
imprigionato l'elefante e lo liberarono. L' elefante non riusciva a trovare parole per
ringraziare le formiche per ciò che loro avevano fatto. Aveva riso di loro. Ma promise di
non ridere mai più di loro. Quel giorno l' elefante imparò una buona lezione.
Morale non sempre quello che si crede il più forte è veramente forte e le formiche
nel loro piccolo sono dei giganti ed unite possono vincere ADESSO!
Favria, 1.12.2012