Scriveva Cartesio che: Dubium sapientiae
initium.Il dubbio è linizio della sapienza. Molte volte, infatti, i pensieri
lineari sono i più semplici. Invece ogni giorno ci aggrovigliamo in gomitoli di tortuosi
pensieri e perdiamo di vista la semplicità del problema e la facilita della
soluzione
La Borgata è un semplice toponimo invece la Frazione è ununità
amministrativa formalmente riconosciuta!
Dalla romana civitas al borgo e frazione
La peculiarità del territorio canavesano è la ricchezza delle
tradizioni nelle diverse Comunità. Questo è anche avvenuto perché nel medioevo i
vari paesi hanno avuto storie diverse. Già la parola città che deriva dal concetto più
astratto della parola civitas. La sua etimologia ha riscontri nella radice indoeuropea ki
o ci che significava giacere, sedere, da cui i significati di insediare e abitare, ed ha
riscontri anche nellosco, con il termine ceus, e nel sanscrito con kevs. Questa voce
in origine significava sia il diritto del cittadino, sia la cittadinanza romana,
quindi anche nel senso di cittadini, città e Stato, non con valore di agglomerato urbano,
ma con quello dellesistenza obiettiva di una comunità. Nel significato specifico si
distingue dal termine latino urbs, che indicava invece la città come complesso di edifici
e di mura. La parola urbs sembra derivi dal verbo urvare, che ritrova il suo significato
nellatto di tracciare il solco, quindi nella delimitazione e nelle cinte murarie di
una nuova città. A sua volta il verbo urvare si riconnetterebbe alle parole urvus, che
significa curvo, e a orbis, cerchio, a indicare la parte più antica della città, sia con
forma circolare che quadrata; la delimitazione originaria, che aveva anche aspetti
religiosi, si identifica con il pomerium di romana memoria, letteralmente pone-moerum
letteralmente significava dopo il muro), la linea sacra che segnava il limite ideale entro
il quale cessava la giurisdizione dellimperium. E in opposizione a urbs, si trova la
parola rus, e tutto ciò che erarusticus, ovvero la campagna e i suoi abitanti, che
avevano tradizioni e costumi diversi dal cittadino. Da qui deriva laggettivo urbano
che significa anche la presunta educazione e raffinatezza dellabitante
della città. Mentre nellalto per indicare invece la città come luogo fortificato,
il latino utilizza tre parole con significati simili: castrum, castellum, e oppidum. Il
termine castrum, derivato probabilmente dallosco castrous, indicava originariamente
un luogo munito di recinti, ma, mentre per i romani la parola designò in seguito laccampamento
fortificato dai legionari, nel corso dei secoli, e in particolare intorno al mille,
castrum assunse il valore di castello o fortezza. E necessario precisare però che i
castelli intorno al mille non coincidono affatto con il significato che ci è pervenuto in
italiano, in quanto essi erano in gran parte formati solo da un fossato e da un terrapieno
fortificato da una palizzata, sia intorno a piccoli borghi, sia intorno a residenze
padronali o capanne contadine. Dal latino poi deriva per la città un altro termine
amministrativo, Municipium, da cui la parola italiana municipio, deriva da municeps, che a
sua volta è collegato a munus più capio e designa una città autonoma, i cui abitanti
godevano non della cittadinanza completa, ma della civitas, che comportava tutti i
doveri, come il servizio militare e il pagamento delle imposte, e i diritti degli
autentici Romani, ad eccezione del diritto di voto. Nel medioevo nella Città si
sviluppano altri termini come rione che deriva storicamente dalle quattordici
ripartizioni storiche della città di Roma, corrispondenti alle regioni in cui
l'imperatore Augusto aveva suddiviso la città, con i sui sinonimi, contrada,
quartiere, zona. E siamo arrivati al quartiere, una zona di una città distinta per
particolari caratteristiche topografiche, economiche, funzionali, storiche, tipo
industriale, residenziale o dormitorio purtroppo! Quartiere che deriva dal latino
quartarius, quarto, una parte della città che in italiano arriva dal francese quartier.
Da questo termine derivano i modi di dire militari quali : domandare quartiere,
chiedere salva la vita dopo essersi arreso oppure dare quartiere salvare la
vita ai vinti, combattere senza quartiere, non accettare la resa dei vinti. Frazione, nel
linguaggio amministrativo si denominano un centro abitato staccato e individuabile ma
dipendente da un comune. La frazione geografica ha una sua propria individuazione
derivante dai fenomeni di aggregazione e di gravitazione sociale che in essa si
realizzano. I suoi confini sorgono spontaneamente là dove l'attrazione del centro abitato
delle frazioni cessa e comincia quella dei centri abitati delle frazioni geograficamente
limitrofe. Il concetto di frazione geografica nacque con la creazione dei "comuni
denominativi", avvenuta in epoca moderna durante il periodo napoleonico. Essi, sotto
il profilo istituzionale, si differenziavano notevolmente dai comuni e dalle comunità
medievali, generalmente rette dalle vicinie e con un'autorità di norma limitata
all'amministrazione dei beni comuni di un unico villaggio o villa. Nei "comuni
denominativi" furono concentrate più ville attorno ad un centro dotato di maggiore
importanza. Esse divennero comuni aggregati di quest'ultimo, o appunto frazioni. Il
termine "geografiche" fu poi aggiunto per differenziarle dalle frazioni
aritmetiche. Ed ecco la borgata che deriva dal provenzale borcs a sua volta dal
latino burgos, insomma luogo fortificato o riparo. Oggi con borgo si definisce una
riunione di case, specialmente fuori dal centro abitato o nel centro abitato una contrada.
Questa peculiarità è propria di Favria, dove non ci sono frazioni ma borghi. Tale
caratteristica è anche sancita nello Statuto Comunale, allarticolo 3 che così
recita: Art. 3 - Territorio e sede comunale. 1. Il territorio del
Favria 2.12.2012
Se lacronimo di IMU vuole significare Imposta Malvagia Unica, questo mi ricorda che neanche lingiustizia è uguale per tutti.