Non basta solo aumentare i balzelli per governare!
Aumento, dal latino augmentum che deriva dal sanscrito ogman, la
radice aug che significava allargamento, accresco, in persiano rarakas, screscere divenire
forte che parte dalla radice di un'altra parola indoeuropea vag, forza, energia, uag,
vigoroso, da cui derivano le parole vegeto, vigore, lo stesso significato ha la parola
persiana sopore. E si parlo di aumento dopo aver appreso laumento delle tariffe
della mensa scolastica e che avremo nei prossimi mesi un nuovo balzello dopo
Favria, 12.01.2013
Nella vita strada facendo ho perso tante certezze ed acquisito molti fertili dubbi.
Da sversare a svers
La nostra lingua è bella perché capricciosa: ha regole
contraddette da eccezioni. Ed è perciò molto simile alla politica. La lingua è viva e
si trasforma come tutto ciò che è vivo. Ho letto giorni addietro una mail dove
veniva citato il verbo sversare. Dato che sono una persona curiosa sono andato
a cercare il significato di detta parola ma prima ho trovato quella di versare
che deriva dal latino vertere, in provenzale versar, in francese verser, ed in
piemontese svers. In piemontese questi due modi di dire: avèj lanima
arversa.. a sversè fòra hanno un forte significato nella lingua madre
e se vengono tradotti perdono molto della loro enfasi. Insomma, pare che versare
significa, voltare, volgere, girare, oppure per scrivere e fare un discorso
girando in torno allargomento, proprio come questa mia mail. Continuando a
cercare il significato di sversare ho consultato diversi dizionari, alla fine
ho trovato che il lemma sversare significa far defluire una sostanza tossica e inquinante.
Certo è una voce di chiara origine dialettale ma è adottato addirittura in un decreto
del Presidente della Repubblica del 1973! Il termine dialettale vuole anche dire : spiattellare,
spifferare, in disuso è invece il significato di traboccare.
Sversato significa anche sgarbato, si può usare come:Non essere così
sversato a tavola. Ma allora mi domando perché invece di dire che un liquido
putrido o inquinante si è versato in mare o da qualche altra parte, non si dice che
è stato sgraziato in mare? Certamente, versare in mare petrolio o scaricare
immondizia in un parco nazionale non è un atto molto aggraziato, è uno sgarbo alla
civiltà e certamente si può dire che è un atto sversato. Ma latto è quello di
versare o quello di riversare. Chi mi sa spiegare che lingua è quella in cui esiste il
verbo sversare? Non sono un purista della lingua di Dante, ma solo un mediocre
ragioniere e, anzi ritengo che si parli per comunicare e che la comunicazione debba
avvalersi di ogni mezzo. Mi stanno bene le parole prese dallinglese e dal francese o
da altre lingue, e anche certi neologismi, quando servono, ma mi pare riduttivo
utilizzare delle parole che hanno un significato vengano usate assegnando loro altri
significati. Altrimenti la comunicazione perde efficacia e non ci si capisce più. Per
finire con licenza parlando il lemma sversa può avere una serie di interpretazioni, può
essere usato per descrivere uno stato d'animo o una posizione. Si è sversi
quando non si è di buonissimo umore. Ritengo che la frase merita un'attenta an
Favria 13.11.2013
Laffetto nella favola di Esopo: La pulce ed il bue.
Quel giorno una piccola pulce sembrava meno vivace del
solito. Le sue minuscole alette non avevano voglia di scuotersi e le zampettine che
normalmente la portavano a saltellare avanti e indietro, erano pressoché immobili. Era
una pulce graziosa e nervosetta, anche se quel mattino la noia pare va essersi
impossessata di lei. Per vivacizzare le sue ore decise di andare a trovare il bue della
fattoria. Il grande animale pascolava quieto nelle verdeggianti distese erbose che
circondavano le stalle, scuotendo di tanto in tanto la sua lunga coda sotto i caldi raggi
del sole. Con agili piroette l'animaletto andò a posarsi davanti a lui. "Salve
" Strillò con un vocino acuto. "Oh, buongiorno". Rispose gentilmente il
bue avvicinando il suo grosso muso al minuscolo corpicino dell'insetto. "Sai",
disse la piccolina "avevo voglia di chiacchierare con qualcuno" "Bene, e di
cosa vogliamo parlare?" Chiese il bue. "Non so..., raccontami un po' del tuo
lavoro " "Io lavoro per l'uomo e svolgo duri compiti. Il mio padrone é un
contadino e per lui tiro l'aratro, obbedendo a ogni suo ordine". Spiegò il bue.
"Che buffo!" Squittì la piccola pulce "Io invece non prendo ordini da
nessuno e mi riposo quando ne ho voglia. L'unica cosa a cui devo fare attenzione è di non
essere schiacciata dalle manacce di qualcuno. Ma tu cosa ne ricavi da tanta fatica?"
Il bue, con un moto di commozione nella voce, mormorò: "Ecco vedi, quelle mani di
cui tu hai paura, si trasformano per me in tenere carezze". Mentre parlava alcune
lacrime di gioia gli scivolarono lungo il muso. "L'uomo apprezza il lavoro che svolgo
per lui e mi ripaga con tanto affetto." La pulce, stupita dal pianto del suo amico,
si allontanò piano ripensando a quanto udito. Chissà, forse quel affetto di cui il bue
parlava con tanta commozione era veramente un bel premio. A volte è difficile
comprendere come per certe persone realmente disinteressate l'affetto possa costituire la
migliore ricompensa del loro operato. La favola scritta in modo così sapiente da Esopo,
mi fa riflettere che nella nostra attuale società, dove i nostri simili vivono spesso,
nella stragrande maggioranza per uno scambio di interessi e di favori, probabilmente
già a quel tempo lo era, un esempio di "puro disinteresse" è molto positivo.
E' come un invito a riscoprire la sincerità e la semplicità nel fare qualsiasi gesto, da
quello più piccolo a quello più grande, apprezzando quello che ci viene dato. Dare senza
pretendere di riavere qualcosa in cambio. Come il donare il sangue, un
piccolo gesto che può fare grande
Favria, 14.1.2013
Caro politico ricorda che potrai essere seduto anche sul trono più alto del mondo, ma, sarai sempre comunque seduto sul tuo sedere