Donatori Sangue Piemonte GRUPPO COMUNALE DI FAVRIA

L.TARIZZO – D. CHIARABAGLIO  Via Barberis 4- Cortile interno Municipio10083 FAVRIA (TO)

ORGANIZZA UNA GITA AL CARNEVALE DI SAN REMO 2013  “CORSO   FIORITO”  TEMA: “l’uomo nello spazio”  DOMENICA 10 marzo 2013

PROGRAMMA:  Partenza da Favria Piazza della Repubblica, antistante al Municipio, ore  5,40, si raccomanda la puntualità. Arrivo previsto a San Remo ore 10,00. Possibilità di assistere al famoso “corso fiorito”: sfilata di carri decorati con fiori e   maschere e splendidi costumi.    Pranzo libero.  Partenza prevista per le ore 16,00 ca, si raccomanda la puntualità,  rientro a Favria previsto entro le ore   20,00 QUOTA PER OGNI PARTECIPANTE:  Euro 15,00 da versarsi all’atto della  PRENOTAZIONE. La quota è comprensiva del solo viaggio in pullman andata e ritorno. Si declina ogni responsabilità durante il viaggio, prima durante e dopo la manifestazione. PAGAMENTO DELLA QUOTA ALL’ATTO DELLA PRENOTAZIONE. Per informazioni e prenotazioni in ore serali:   Macrì Nicodemo  0124  349509; Massaro Barbara 0124 348378; Varrese Vincenzo  3381236372; Spaducci Antonello  339 3360888 - Cortese Giorgio   333 1714827 disponibile  sabato pomeriggio sede Fidas Favria  da concordare. Versamento all’atto della prenotazione dell’intera quota. Le prenotazioni si accettano entro e non oltre  mercoledì 20 febbraio 2013, sino all’esaurimento dei posti, la gita si effettuerà con un numero minimo di 40 partecipanti, in caso contrario verranno restituite le quote già versate

ORGANIZZAZIONE TECNICA BOGGIO VIAGGI DI RIVAROLO CANAVESE

Tel 0124 424477 -  PULMANN RASTEL BOGIN – RIVAROLO CANAVESE

Il Direttivo Fidas Favria

 

 

Quand che la pèl 'l'è frusta, l'anima a vèn giusta. Quando la pelle è logora, l'anima diventa giusta

 

Stracco e stracchino!

Stracco è un lemma che deriva dal longobardo strak, stanco sfinito. In francese estrac ed in tedesco strich, tutti con lo stesso significato. Da questo lemma deriva un formaggio di origine lombarda lo stracchino dalla voce dialettale stracch, che ha il significato di stanco, anche se in alcune zone della Lombardia e nel Verbano viene indicato per indicare il formaggio di gorgonzola. Il formaggio prende il suo nome dal fatto che le mucche, tornando stanche dal pascolo estivo negli alpeggi, essendo quindi "stracche" stanche, producevano poco latte, con il quale i pastori facevano appunto questo formaggio, lo stracchino. Un'altra versione ne indica l'origine nell'uso di latte di mucche alimentate in inverno con erba ottenuta grazie alle marcite ma povera di nutrimento. I  monaci cistercensi, (provenienti dalla Francia, che avevano fondato le abbazie a sud di Milano, avevano insegnato ai contadini la canalizzazione delle acque per evitare il ristagno di acqua paludosa, origine principale della malaria. Inoltre avevano trasmesso anche le tecniche delle "marcite", campi dove l'acqua, scorrendo in continuazione, non gelava e quindi consentiva un taglio aggiuntivo dell'erba in inverno per fornire un supplemento al fieno. Il latte, che veniva ottenuto in questo modo dalle mucche in inverno, era povero di contenuti e forniva un formaggio "stanco" o "stracco"; di qui il nome "stracchino"

Favria, 23.01.2013    Giorgio Cortese

 

Certi giorni quando non  è necessario cambiare, è necessario non cambiare

 

A-i va régola e mësura fin-a a bèive l'eva pura! Ci vuole regola e misura persino nel bere l'acqua pura!

 

Busiardaria..

Già la  bugia che deriva dal provenzale bauzia, di origini germaniche, in antico tedesco böse, cattivo e in piemontese busia o busiardaria.. Qualcuno una volta aveva detto che dopo tutto, una bugia cos'è? Nient'altro che la verità in maschera! E adesso che siamo vicini al Carnevale mi sembra calzante come frase ma è anche vero che una bugia  non può durare in eterno ed è simile ad  una palla di neve, quanto più rotola tanto più s'ingrossa. Ma la  bugia non è soltanto una maschera  che indossiamo ma, anche un moltiplicatore del nostro ego. Se in poesia la ricerca della rima può suggerire un'immagine, se in scienza un casuale avvicinamento di parole rivelare un'idea, la bugia può essere nella vita  per qualcuno quello di centuplicare la personale esistenza. Ma stiamo attenti che nella  nella vita ci sono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche ed è per questo che se il bugiardo non ha buona memoria viene subito sbugiardato. E poi certe persone devo stare concentrate nel raccontare certe bugie che sembrano delle vere calunnie. Perchè la calunnia mi ricorda quei mosconi che d’estate incominciano ad importunare in maniera fastidiosa e allora devo stare fermo e colpile al momento giusto Ma per bugia si intendende anche la cera delle candele. Questo significato prende il nome dalla città algerina di Bugìa, in arabo Bejaïa, francesizzato in Bougie, luogo dove si esportavano molta cera  per candele e in origine il lemma francese bougie indicò appunto la cera per candele e successivamente anche un tipo di candeliere basso, formato da un piattello con manico e da un bocciòlo di metallo o di porcellana in cui s’infila la candela. Ritornando alla bugia, chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. E sono sicuramente da disistimare coloro che possiedono una natura infida, per i quali la  bugia è la regola nei rapporti personali e mi fanno pena quelli che solo per debolezza non mentono mai, degni di rispetto sono le persone che sono sempre veritiere ma quando occorre sanno anche mentire, e con coscienza. Ma attenzione che la verità è raramente pura, e mai semplice.

Favria, 24.01.2013   Giorgio Cortese

 

Un pensiero è  simile ad una freccia scagliata sulla verità, può colpire un punto, ma non coprire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatto del proprio successo per chiedere di più.

 

Sarà solo un caso…

Un caro amico mi raccontato questa diverte ed amara storia: “Un giorno un sarto va da un barbiere per un taglio di capelli. Dopo il taglio, chiede il conto, e il barbiere risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio gratuito per la comunità di questa settimana'.  Il sarto è molto contento, saluta calorosamente e lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello con sopra “grazie” e una bellissima giacca fatta su misura davanti alla saracinesca.   Più tardi, un pasticcere passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio per la mia comunità di questa settimana'. Il pasticcere, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta con scritto “grazie” e una dozzina di croissant caldi che lo aspettano alla porta.   Poi, un membro politico del luogo, passa per un taglio di capelli, quando va per pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde: 'Non posso accettare soldi da voi. Sto facendo il servizio alla comunità di questa settimana ', il politico lo elogia ed incensa con ridondanti belle parole e felice si allontana dal negozio. Ma la sorpresa del povero barbiere avviene la mattina dopo, in fatti quando va ad aprire la bottega non trova nessun biglietto di ringraziamento ne omaggi ma solo una lunga fila di politici, in attesa di un taglio di capelli gratuito. La storia è amara ma disegna in modo inequivocabile la  differenza   fondamentale  tra i cittadini e una buona parte dei politici che gestiscono la nostra Patria. Ritengo che certi politici sono simili ai pannolini e hanno il bisogno di essere cambiati  spesso  e per il medesimo motivo.

Favria,  25.01.2013               Giorgio Cortese

 

Quand che 'l pare a fà Carlevé, ij fieuj a fan Quarésima. Quando il padre fa  carnevale i figli fanno quaresima, cosi capita nella nostra Patria i Patri sono certi politici e noi tutti elettori i figli.