DONARE IL SANGUE UN GESTO D’AMORE

Venerdì  1 febbraio 2013 dalle 8,00 alle ore 11,00 avverrà a Favria il prelievo collettivo di sangue, presso locali Fidas, cortile interno del Comune. Oltre ad invitare i donatori a venire numerosi perché di sangue c’è sempre un vitale bisogno, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno donato durante l’anno e continueranno a donare.Nel contempo incoraggio tutti quelli che vorrebbero donare a partecipare con gioia a questa nostra fondamentale azione a favore dell'uomo. Infine si invitano invio i donatori a presentarsi venerdì per fare questo dono così importante. Grazie per chi verrà a donare e per chi diffonderà questo messaggio, grazie di cuore  

Favria,   Giorgio Cortese

 

A bòce fërme….

A bòce fërme as savrà chi guadagna, A bocce ferme si saprà chi guadagna

Come nel gioco delle bocce la distanza dal pallino e di conseguenza i punti si assegnano solo a bocce ferme appunto, e allora personalmente rimango in attesa che alcuni eventi in corso siano  terminati per procedere ad una loro valutazione complessiva per poi procedere con ulteriori azioni.

Favria, fine Febbraio  2013     Giorgio Cortese

 

A  fan ëd pì j'ani che ij lìber. Fanno di più gli anni che i libri.

 

Mattina 26 gennaio 1917

 “M'illumino d'immenso con un breve moto di sguardi” di Giuseppe Ungaretti. Poesia scritta  il 26 gennaio 1917 a Santa Maria la Longa e il suo titolo originario era Cielo e mare. La brevissima lirica, scritta dal poeta mentre era soldato sul fronte del Carso durante la Prima guerra mondiale.

 

È più facile che si sappia la menzogna, che la verità

 

The Gunpowder Plot, 27 gennaio 1606

La  Congiura delle polveri del 1605 fu un fallito complotto progettato da un gruppo di cattolici inglesi a danno del re  Giacomo I d’Inghilterra. Il piano dei congiurati era quello di far esplodere la Camera dei Lord e di uccidere così il re ed il suo governo durante la cerimonia di apertura del Parlamento inglese, lo State Opening, che si sarebbe tenuta il 5 novembre 1605, e di rapire i suoi figli nel caso in cui questi non fossero stati presenti alla cerimonia. Il complotto fu ideato il 20 maggio 1604 da Robert Catesby, il quale sosteneva che tutte le strade pacifiche per ottenere una politica di tolleranza per i cattolici erano già state tentate; di fronte a una persecuzione che non diminuiva restava solo il ricorso alla violenza. I suoi compagni erano inizialmente Tom Wintour, Jack Wright, Thomas Percy e  Guy Fawkes. Ai cinque ideatori si aggiunsero in seguito Thomas Bates, Robert Keyes, Robert Wintour, Christopher Wright, John Grant, Ambrose Rookwood, Everard Digby e Francis Tresham. Il piano fu svelato in una misteriosa lettera, conservata attualmente nel Public Record Office, consegnata a Lord Monteagle il 26 ottobre e presentata al re venerdì 1º novembre 1605. Nella notte del 4 novembre Fawkes venne trovato in possesso di trentasei barili di polvere da sparo; fu quindi arrestato e torturato. In seguito i congiurati furono impiccati. La Congiura delle polveri è ancora oggi vista come l'evento più drammatico nella storia del Parlamento inglese. In ricordo dell'impresa fallita di Guy Fawkes a partire dai primi anni del Novecento dieci guardie del corpo della regina controllano i sotterranei, dove adesso passano le condutture del moderno impianto di riscaldamento del palazzo di Westminister, prima che la sovrana apra ufficialmente il Parlamento. Le guardie sono chiamate Yeomen of the Guard e ispezionano ancora oggi i sotterranei, indossando delle uniformi rosse e dei cappelli neri. Questa data viene commemorata con il nome di "Guy Fawkes Day" o "Bonfire Night",  notte dei falò.

 

Origine del nome Romania

Il nome "Romania" deriva dall'aggettivo latino Romanus, romano. Il nome "Romania" viene usato ufficialmente per denominare le terre dell'attuale stato di Romania solo dalla seconda metà del XIX secolo. Prima si parlava di   Valacchia e Moldavia, per denominare i principati a popolazione romena.  Il toponimo Valacchia, deriva da Valacchi che a sua volta deriva dai lemmi Vlah, Walsch, utilizzati dalle popolazioni germaniche e slave per denominare tutte le genti europee di lingua latina, ma i valacchi chiamavano se stessi "romani". Un riferimento scritto con cui i romeni si identificano attraverso la parola latina "romanus", româna român e quindi român.,  comincia a essere menzionato a partire dal XVI secolo da alcuni autori, tra i quali alcuni umanisti italiani che ebbero modo di viaggiare in  Transilvania, Moldavia e Valacchia. Il più antico documento scritto in lingua   romena è una lettera del 1521, conosciuta sotto il nome di "La lettera di Neaacsu da Câmpulung - Scrisoarea lui Neac?u din Câmpulung", nella quale veniva annunciato al rappresentante locale di Bra?ov l'imminente attacco da parte dei Turchi. Lo stesso documento risulta il più antico attestante la denominazione di "?ara Româneasca-Terra Romena". Inoltre nel periodo tardo-antico, l' Impero Romano spesso era identificato, in lingua latina, dalla parola "Romània".

Favria,  28.01.2013  Giorgio Cortese