Certi politici felloni non vivono di parole, sebbene
talvolta siano costretti a rimangiarsele
Iniziando questa mia riflessione sarebbe stato più corretto
scrivere truffa, lemma che deriva dallantico francese trufer e a sua volta dal
provenzale trufar, da dove deriva il piemontese trufè e il sinonimo per eccellenza
trucionè. Ma ritengo che in italiano renda meglio il vocabolo inganno, che
può derivare o dalla parola latina engannum come corrispondente a beffa o burla, dal
lemma gannare che voleva dire burlare o dal celtico ganas, traditore, frode, ma la
versione idiomatica piemontese rende meglioambrojè che ricorda letimo
dellantico francese broueillie da
cui deriva la parola italiana odierna di imbrogliare. Ho iniziato da queste parole perché
i truffatotri ci sono sempre stati ma ultimamente stanno ritornando sul territorio. Questa
mattina mi ha chiamato un vicino, perché nel giorno di pasquetta si sono presentati
davanti allabitazione di sua madre anziana due sedicenti incaricati di
vendita della corrente elettrica nel libero mercato. Già presentarsi alle 11,30 il giorno
di pasquetta suona strano e per questo abbiamo chiamato i carabinieri che sono accorsi
subito. Un sincero grazie ai nostri angeli del territorio, i Carabinieri, che sono sempre
presenti anche nei giorni di festa e che hanno identificato le due coppie di venditori che
giravano per
Favria, 1.04.2013
Logorroico!
Personalmente detesto le spiegazioni stringate in cui mancano tutti i dettagli per capire, io amo capire. E poi nella vita abbiamo tutti bisogno di sfogarsi. Personalmente mi sfogo scrivendo le mie piccole riflessioni quotidiane, quello mi passa fra i miei semplici pensieri. Siceramente mi viene da ridere, quando certe persone affermano che dicono poche parole con considerazioni concise, ma forse non è che avranno poche idee e pure confuse? Certo i lunghi discorso fanno perdere lattenzione ma, personalmente non mi pare di fare lunghi discorsi! Mi piacerebbe sapere se quel che scrivo serve oppure no! Ammetto la mia difficoltà ad essere breve, ma che cosa volete farci sono solo un mediocre ragioniere.
Favria. 2.04.2013
Da filo a filo, evviva lamicizia
Esistono tantissime forme di amore: una di queste è lamicizia.
e uno dei sentimenti più belli e più rari che esistano. Si usa dire: chi trova un
amico trova un tesoro. Condivido appieno questa espressione, perché non è affatto facile
trovare la vera amicizia. Molte volte si confonde lamicizia con la
compassione oppure si cerca un appoggio per superare situazioni difficili. E normale
che gli amici debbano aiutarsi nei momenti brutti. Amicizia però, è anche gioire
insieme. Ma partiamo dallinizio dal lemma filo, dal latino filum, per fides
corda armonica, per significare una linea continua e non interrotta. Il filo è un corpo
generalmente sottile, a sezione cilindrica di diametro costante, costituito da due o più
filamenti, di fibra animale, vegetale o sintetica, strettamente intrecciati tra loro,
serve per i lavori di cucitura, e si trova in commercio in forma di matasse o di
rocchetti. Ma filo vuole anche significare la parola greca philos amico,
e usato in parole derivate direttamente dal greco, filosofo, filantropo
o formate modernamente come filoamericano, simpatizzante degli americani, filantropo
per significare chi aiuta concretamente il prossimo, sinonimo di benefattore.
Filodrammatico, per indicare le persone che amano il teatro. Filosofo per chi si
dedica alla filosofia, la studia, la insegna o meglio per indicare chi sopporta e
supera con serenità d'animo le difficoltà della vita. I grandi filosofi greci diedero
alla parola Amore tre tipologie di significato: Eros, lamore che vuole possedere.
Filia, lamore dellamicizia che si fonda su di un rapporto relazionale libero,
paritario, con lunico desiderio il bene d'entrambi. Ed infine Agape lamore
che diventa il totale dono di se stessi
Favria, 3.4.2013