Se la verità e' figlia del tempo e per qualcuno il tempo e'
scaduto! E sono al pian dei babi! letteralmente allo stesso livello dei rospi. Morale
nonostante gli sforzi sono rimasti un basso livello nella realizzazione di un
obiettivo
Il sangue è un liquido che rappresenta il 7% del peso del mio corpo. E' responsabile delle più importanti funzioni vitali. Ma molte volte come essere umano solo gonfio della mia egoistica supponenza me ne dimentico. Molte volte sono tentato dal ragionare che il mio successo e la mia felicità dipendano da quanto sono focalizzato su me stesso. In quei momenti soddisfare il mio smisurato ego, i miei impulsi e desideri mia sembra a volte come la via esclusiva per raggiungere la mia felicità. Purtroppo, solo raramente realizzo che ciò non è affatto corrispondente alla realtà. Al contrario, la felicità trova la propria forma di realizzazione più genuina e autentica solamente quando riesco a liberarmi dallurgenza e dallimpulso impellente di soddisfare i miei desideri per donarmi sinceramente al prossimo, abbracciando limmensa gioia del dare me stesso e dedicare le mie energie a quanti sono intorno a me. Quando inizi a donare il sangue senza attendere o pretendere nulla in cambio, si arriva a comprendere larte della vita. Si giunge a scoprire che la mia serenità e la calma del mio animo non derivano solo dal soddisfare i miei desideri e le mie ambizioni. La vera felicità e quello di sentirmi utilE agli altri anche attraverso i dono del sangue. Ecco è questo quello che ho provato oggi e quello che hanno provato con me le circa 70 persone che oggi sono venute a donare a Favria, alla Fidas. Grazie di Cuore a tutti quelli che oggI hanno donato. Grazie di Cuore a quelli che oggi hanno effetuato gli esami. Grazie di cuore ai nuovi donatori e un grazie sincero a quelli che oggi sono venuti ma per motivi medici non hanno potuto donare. Grazie a tutti ed un grazie speciale al Direttivo, sempre favoloso nel collaborare e bravo nel raggiungere sempre nuovi traguardi. GRAZIE MILLE A TUTTI!!!
Favria, 3.5.2013
Ma oggi serve ancora il sindacato?
Ma oggi che cosa serve il sindacato? Ma soprattutto, ha ancora
senso un sindacato nel 2013? Og
Favria, 4.5.2013
Nulla, come la natura, sa cogliere il bello dell'esistenza e manifestarlo con i suoi colori! E mi riferisco allazalea, dal latino scientifico Azalea, lemma che deriva dallaggetivo greco che significa: secco, perché alcune specie prediligono i terreni aridi. Questa pianta erbacea viene considerata un sottogenere di Rhododendron.L'Azalea era già conosciuta nell'antichità, in quanto i fiori di molte specie, soprattutto asiatiche, sono particolarmente ricchi di nettare anche se alcune sono velenose. Questo fiore è tutto femminile e non solo per il colore rosa dei suoi petali che simboleggia la femminilità come nellantica tradizione cinese e nel linguaggio dei fiori significa "temperanza". Simboleggia inoltre anche la fortuna, un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante. . Ma come sopra menzionato è anche velenoso e questo fatto era già conosciuto nell'antichità tanto che lo stesso Plinio, riferisce di un'intossicazione dei soldati dell'esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata dal miele di specie velenose. Le prime Azalea giunsero in Europa a partire dalla fine del 1600 e furono dapprima trattate come piante da serra, data lorigine esotica. Ebbero subito largo successo e furono sottoposte a ibridazione intensiva, ancor oggi praticata dai floricoltori. L'azalea è una delle piante segnalate come valide purificatrici dell'aria, infatti, le sue proprietà in tal senso sono state studiate nell'ambito di studio condotti dalla NASA, l'agenzia aereospaziale americana. In particolare è emerso che l'azalea è in grado di rimuovere dall'aria di ambienti chiusi, la formaldeide e l'ammoniaca. Le azalee contengono glucosidi con proprietà antisettiche e antireumatiche e sostanze che vengono usate come stabilizzanti nella stampa fotografica a colori. Infine una leggenda coreana narra che durante il regno del re Songdok, la moglie di un alto magistrato, durante un viaggio, vide delle bellissime azalee su una rupe scoscesa. Un povero contadino del luogo si arrampicò e, porgendoglieli, le dedicò la prima poesia floreale a noi conosciuta. E allora in casa risplende come una regina lazalea mentre dalla finestra occhieggia una luce di cielo indefinito e lei dai tenui colori rosa sembra quando gli passi vicino che mi dedichi una tenera carezza.
Favria, 5.5.2013