Il sangue è spesso indispensabile in occasioni di gravi
traumi e incidenti nel primo soccorso, in numerosi interventi chirurgici, nei trapianti di
organi, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi.Se non sei
ancora donatore pensaci
puoi aiutare una vita umana!
A Favria oggi è avvenuto un fatto di sangue?....anzi no! Di
Plasma!
A Favria oggi è avvenuto un fatto di sangue?....anzi no! Di
Plasma! E' arrivata per la prima volta a Favria l'autoemoteca. Questo avvenimenti ha
destato molto scalpore tra i favriesi che passavano vicino al Palazzo Comunale o si
recavano alla fontana per spillare l'acqua. Ecco nell'emoteca 8 donatori di plasma e 3 di
sangue intero di cui 2 nuovi hanno dato le loro gocce nel gagliardo fiume della donazione
di sangue. Questo fiume non conosce crisi, ne razza o religione. Infatti durante la
donazione sono stato avvicinato da numerosi concittadini anche di provenienza extra
comunitaria per avere informazioni sulla donazione e 5 di loro hanno lasciato dati per la
chiamata ed il relativo numero di cellulare. Grazie al Direttivo Fidas di Favria per
l'infaticabile lavoro sempre svolto com abnegazione e con la leggerezza d'aimo che si
manifesta solo lavorando con dei sinceri amici . Grazie a tutti quelli che sono ad oggi
hanno donato e che doneranno la prossima volta mercoledì 17 luglio in sede. Ma tranquilli
l'autoemoteca ritorna a Favria lunedì 30 settembre. Perché donare aiuta a salvare una
vita. Io dono e tu che mi leggi perché non vieni a donare o mi contatti per ulteriori
info. Grazie di avermi letto e dell'attenzione dedicatami.
Favria 14 giugno 2013
Un donatore Fidas felice di donare aiuto ad altri
Giorgio
Cortese
Ogni donatore di sangue è un eroe!
Oggi 14 giugno, anche a Favria sono avvenuti dei fatti di
sangue, infatti si è celebrato la decima edizione della Giornata mondiale del
donatore di sangue. Per festeggiare tale evento è venuta a Favria per la prima
volta lautoemoteca della Fida per una raccolta straordinaria di plasma!. Pensate che
è dal 2004 che si festeggia ogni anno il 14 Giugno la giornata mondiale del
donatore di sangue. Si tratta di unoccasione importante per promuovere le attività
svolte dai volontari che donano ogni anno 92 milioni di donazioni secondo fonti dellorganizzazione
mondiale della sanità, che ha istituito questa ricorrenza. Si festeggia proprio
oggi, perchè questa è la data di nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi
sanguigni, A, B, AB, 0, ciascuno ancora suddiviso in fattore Rh positivo o negativo. Karl
Landsteiner era nato in Austria il 14 giugno 1868 e morto a New York il 26 giugno 1943, è
stato un biologo e fisiologo austriaco naturalizzato statunitense, scopritore, nel 1901,
dei quattro principali gruppi sanguigni umani e, nel 1940, con Alexander Wiener, del
fattore sanguigno Rh.. Personalmente ritengo che la donazione di sangue anche se non è
una forma di bene che MI mette in contatto diretto con la persona che aiuto, devo dire che
è unesperienza che dà sempre tantissimo e mi fa stare bene dopo aver effettuato la
donazione. Certo non è niente di eccezionale perché se penso alle 93 donazioni
effettuate sino ad oggi sinceramente devo ammettere che non mi è costata tanto dal
punto di vista fisico, vista la facilità con cui fino ad oggi ho donato, ma ogni volta
nel mio animo germoglia gagliarda la soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per chi
ha bisogno e questo fa sentire bene, mi fa sentire in pace con me stesso. Alla donazione
di sangue si può anche dare se si vuole un significato religioso, per chi è
cristiano è un modo per vivere nella pratica il proprio essere cristiano,
assume ancora più significato, è un atto damore gratuito
verso persone in difficoltà, è un modo di manifestare una piccola
parte dellamore ricevuto da Dio. Ma ritengo che anche per chi non lo è
assume un significato alto, è un gesto damore, un gesto che colpisce duro la
quotidiana indifferenza e al virus dellegoismo che tanto spesso si vede ogni
giorno nelle nostre Comunità. Ma la cosa bella della donazione è quella che donando il
sangue ho potuto conoscere delle persone stupende, insomma unoccasione di fare dei
sinceri e duraturi legami di amicizia. Conoscere delle persone favolose nel Direttivo e
nei donatori che ci mettono veramente il cuore in quello che fanno e ogni
volta questo mi riempie di energia per ripartire di slancio. Grazie carissimi
volontari e direttivo per il Vostro favoloso e onesto impegno. Durante la donazione si
instaura un clima molto umano e fraterno e poi donare il sangue inoltre è una forma di
bene che non toglie la possibilità di avere altri impegni, non dà problemi con il lavoro
perché si può gestire la data e si ha diritto a stare a casa dal lavoro con la giornata
comunque pagata. Devo dire , in tutta sincerità, che dopo 93 donazioni non ho mai
avuto il coraggio di guardare il dottore o linfermiera quando gli sporgo il braccio,
ma mi giro dallaltra parte. Premetto che non ho paura degli aghi, ma al momento del
prelievo per stare sereno nellanimo guardo dallaltra parte al momento dellinserimento
dellago. Durante la donazione non sento nessun male, anche perché ogni volta vengo
fatto rialzare con tutta calma, le infermiere sono sempre attente e poi posso subito
bere e mangiare qualcosa. Per cui io vi consiglio questa esperienza. Ci tengo a dire alle
persone adulte, non ancora donatrici, e a cui restano ancora pochi anni prima del limite detà
per donare che anche se si può fare il bene una volta sola attraverso la donazione ne
vale la pena. Si avrà comunque salvato una vita o comunque aiutato a star bene
una persona in difficoltà. Non è mai tardi per fare qualcosa per gli altri, il bene che
si fa ritorna sempre indietro. E allora dona anche tu una goccia di sangue come hanno
fatto oggi nellemoteca Fidas in piazza della Repubblica 8 donatori di plasma e 3 di
sangue intero di cui 2 nuovi che hanno contribuito con le loro sacche ad aumentare il
favoloso fiume della donazione del sangue. Larrivo dellautoemoteca oggi ha
destato scalpore tra i concittadini favriesi che passavano vicino al Palazzo Comunale o si
recavano alla fontana per spillare acqua alla fontanella dellacqua comunale.
Oltre al lusinghiero risultato il sottoscritto ed i membri del Direttivo siamo stati
avvicinati da numerosi concittadini desiderosai di venire a donare sangue e abbiamo preso
il conatto con almeno 5 persone e forse già dalla prossima donazione di mercoledì 17
luglio, nella sede, cortile interno del Comune, verranno a donare sangue.Se raggiungiamo
questi splendidi risultati il merito va a tutto il Direttivo Fidas di Favria per
l'infaticabile lavoro sempre svolto con abnegazione e con la leggerezza d'animo che si
manifesta solo lavorando con dei leali amici . Grazie a tutti quelli che ggi hanno donato
e che doneranno la prossima volta mercoledì 17 luglio in sede. Ma tranquilli
l'autoemoteca ritorna a Favria lunedì 30 settembre. Perché donare aiuta a salvare una
vita. Io dono e ti che mi leggi perché non vieni a donare o Ti contatti per ulteriori
info. Grazie di avermi letto e dell'attenzione dedicatami e ricordati che lo slogan della
giornata di oggi recita: Ogni donatore di sangue è un eroe". Ma forse gli eroi
sono altri. Chi dona è perchè sente qualcosa dentro di sè. A me è scattato 22 anni fa
e grazie a dei carissimi cugini è iniziato il mio percorso di donatore nel
Gruppo Comunale Lorenzo Tarizzo- Domenico Chiarabaglio- Favria, unesperienza che
consiglio a tutti. E allora che cosa aspetti, regala il dono della vita, dona sangue
Favria, 14 giugno 2013
Giorgio
Cortese
Nella vita forse è più facile fare a meno delle cose che
posso comprare con il denaro che guadagnare i soldi per comprarle!
Rumori notturni.
Quando il silenzio è rumore il tempo riparte, i sogni si
dileguano mescolati al fastidioso risveglio di strane cacofonie che interrompono il
placido silenzio della notte, o meglio del primo mattino. Destate dormiamo
tutti con le finestre aperte in queste calde notti estive e nella placida notte siamo
svegliati da maleducati che pensano che usare il clacson quando si è già levato il sole
di mattino presto sia molto intelligente oppure di cantare o parlare ad alta voce.
Penso che il silenzio sia uno spazio necessario per ritrovare la mia
identità, per non perdermi in sterminate lande dimesse dove i sogni, come le piante,
inaridiscono e muoiono. Certo la mia vita scorre in mezzo al chiasso, tra fiumi di
parole spesso inutili che servono solo a coprire le mie incertezze, il disagio
interiore quando mi confronto con gli altri.. Ritornando alla mia riflessione iniziale,
purtroppo in queste calde notte di giugno, i dossi ed altri manufatti artificiali
aumentano il livello di fastidiosità, infatti sono di un fastidioso rumore al passaggio
delle auto, ma servono anche per la sicurezza. E poi la civiltà contemporanea è la
civiltà del rumore, anche in tv si urla sempre per farsi notare. Ma se ci
consideriamo civilizzati, allora il grado di rumore nei locali pubblici, per esempio, può
ben essere considerato un buon indice di civiltà di una Comunità. Nei manuali di
bon ton diffusi fra 800 e 900 si educavano ad atteggiamenti
moderati e silenziosi. Ma oggi la globalizzazione ha spianato i costumi e chi è più
ricco si mostra portando in giro la macchina potente e chi si pensa furbo solo perché
sbraita, ed è pure stonato, nel cuore della notte. Certo la fastidosità dei rumori è
molto soggettiva, il disturbo non dipende solo dal tipo e dallintensità del
suono, ma anche da soggetto a soggetto, per un individuo una sinfonia di Beethoven
a volume medio costituisce una magnifica compagnia, per il vicino può
rappresentare il sottofondo più irritante del mondo, anche se percepito a toni molto più
bassi. È quindi delicato definire quando una qualsiasi sollecitazione diviene inquinante.
Ma non cè dubbio che il rumore, contribuisce ad avvelenare il clima ambientale in
maniera subdola, per cui, in condizioni di caos, ognuno alza il tono di voce, divenendo
fonte di disturbo e innescando un processo a catena pressoché illimitato: a tutto ciò è
più facile abituarsi che intraprendere azioni di difesa. Ma il cuore della notte
lasciatela al placido silenzio e cercate di ragionare che non è vero che più si fa
chiasso e più si parla di Voi. Questo è un atteggiamento indotto dalla tv. Una lettura
efficace di questa forma di degrado sociale è fornita dal film Il sorpasso, in cui il
rumore del clacson assurge a emblema della maleducazione della società contemporanea
Che tristezza ma è questa la nostra civiltà?
Favria, 15.06.2013 Giorgio Cortese
L altera bocca di leone
Vellutati ed eleganti, i fiori di bocca di leone decorano
giardini e parchi con le loro vesti coloratissime e cangianti, tanto da non passare
inosservati. Le bocche di leone hanno un aspetto altero e forse è per questa ragione che
nel linguaggio dei fiori simboleggiano l'indifferenza è un fiore che la tradizione
considerava emblema del capriccio, nei paesi anglosassoni durante il Medioevo, le ragazze
si intrecciavano i capelli con questi fiori per rendere esplicito il rifiuto dei
corteggiatori indesiderati. Il nome del genere, Antirrhinum, significa in greco
"simile a un muso, o un naso, infatti "anti" = simile e a
"rhin" = naso ad indicare la forma della corolla. Il nome comune, Bocca di
leone, deriva dalla particolare struttura delle labbra del fiore, infatti, quello mediano
inferiore aderisce al superiore a chiusura della "gola". Mi ricordo che da
bambino mi divertivo a comprimere lateralmente la corolla e le labbra sembravano la bocca
di un piccolo leone. Nell'antichità si affermava che il seme della bocca di leone,
mescolato con olio di giglio, rendeva più bella la faccia e la pelle.I fiori possono
avere vari colori da quelli spontanei che possono essere o porporini o bianchi, a quelli
coltivati dai vari colori: giallo, violetto o rosa. Il luogo d'origine di questa pianta è
l'Europa meridionale e il Nordafrica. In particolare è nativa del Marocco, Portogallo,
Francia, Turchia e Siria. Certe persone mi ricordano le bocche di leone, sono cosi
altezzose che prestano poca attenzione al buon senso e si fanno male da sole. Nella vita
di ogni giorno bisogna sempre assumere un pizzico di modesta quotidiano per r osservare
ogni cosa in modo più distaccatoe con un pizzico di buonsenso
Favria, 16.06.2013
Giorgio
Cortese