Impressioni sulla donazione estiva di sangue

Ogni volta che dono, mi viene sempre in mente quando l’ago mi perfora la vena, ed io che sono disteso e contemplo il soffitto, mentre il mio sangue ricolma la sacca. Ecco in quei momenti inseguo sempre il solito il pensiero che s’invola diritto. Penso sempre a chi soffre in silenzio  senza mai aprire bocca. Penso a chi attende in un letto con una  vita costellata di sofferenze, e che  aspetta una goccia di sangue per avere una speranza per continuare a vivere. Penso che questa linfa donata insieme a molte altre darà sollievo a persone che mai potrò conoscere. Ma mentre inseguo i miei pindarici pensieri scende sempre la pace nel mio animo perché insieme a milioni di donatori con un semplice gesto aiuto chi è in difficoltà, senza chiedergli di quali sia la sua lingua o nazionalità.

Favria, 16.07.2013                         Giorgio Cortese

 

Se vogliamo uscire dalla crisi forse la ragione del buon senso  dovrebbe dominare e calmare l’appetito  di certi boiari facendogli mollare la cadrega.

 

Una volta

 La vera differenza tra ieri ed oggi, è che oggi abbiamo un ritmo esagerato in tutto. Certo è innegabile che tutti abbiamo nostalgia di un età che non si ha più ma non di quegli anni. Adesso tutto è rapidamente veloce e ci sfugge di mano. Con internet le notizie si propagano velocemente. Adesso se esprimi il desiderio di fare un acquisto in una chat, e prima ancora di averlo scelto, cè già qualcuno che mi chiama per sapere se sono soddisfatto dell’acquisto. Senza la forza della televione spazzatura e di internet molte notizie rimarrebbero dei semplici fatti locali.

Favria, 17.07.2013

 

Dicono che la pazienza è la capacità di patire, è l’attitudine cioè di un forte di fronte al nemico, al dolore. Beh un   salutare ma difficile sforzo quotidiano.

 

I fiori!

I fiori sono gioielli della natura, con la loro ricchezza vestono la bellezza  di ogni casa. Certo il  fiore perfetto è una cosa rara. Ma se  trascorri la vita a  cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata. I fiori e il sole sono la sola bellezza che renda tollerabile la vita. Infatti i fiori hanno un' influenza misteriosa e sottile sui sentimenti,  analogamente a certe melodie musicali. I fiori rilassano la tensione della mente e dissolvono in un attimo i foschi pensieri. Se nella vita avessi i solo due pagnotte ne venderei una per comprare dei fior, perchè nutrirebbero il mio animo. Quando mi regalano dei cioccolatini magari sono  a dieta, ma se mi regalano dei fiori è sempre allegria.

Favria,  18.07.2013  Giorgio Cortese

 

Pensieri in bianco

Le recenti notte bianche che illuminano le sere d’estate mi hanno fatto ricordare un romanzo di Fedor. Dostoevskij, le notti bianche. Il titolo si riferisce al chiarore crepuscolare che illumina la notte di San Pietroburgo  per alcune ore dopo il tramonto del sole, collegato al fenomeno della rifrazione solare nelle latitudini inferiori al circolo polare, fino a circa il 60º parallelo. Per quanto riguarda le iniziative commerciali, la prima in assoluto avvenne a Berlino nel 1997,   con l’evento denominato “Notte Lunga dei Musei". Ma la prima "Notte Bianca" è del 5/6 ottobre 2002 a Parigi ed è stata replicata ogni anno da allora, la prima notte fra sabato e domenica di ottobre. Ma l’aggettivo bianco viene usato moltissimo nei modi di dire, si usa infatti dire “ bianco come il latte” in riferimento al colore della pelle di una persona. Ma si dice anche “bianco come uno”, per indicare il volto molto pallido di una persona. E per esagerare si dice “bianco come un morto”, quando il colorito del viso è  cereo o cadaverico. Usato in genere in relazione a uno spavento. Ma quando una persona ha  un colorito sano, con un  aspetto florido, quindi ben nutrito e in buona salute si dice che è “bianco e rosso”. Secondo un poeta  “ bianco è il colore sfacciato del pudore”. Ma conosco delle persone che non sono riuscite ad ottenere quanto si erano prefissato e allora sono andate in bianco, perché hanno “preso il bianco per il nero”,  sono caduti in un   errore marchiano; sbagliandosi grossolanamente. Per questo motivo hanno passato “ delle notti in  bianco”, passando la  notte senza dormire  e così sono verdi  dall’invidia., ed hanno una fifa blu per paura di rimanere al verde. Personalmente sono tranquillo perché come  recita quel  proverbio toscano, anche le mucche nere danno il latte bianco. Ma per problemi di salute mangio in bianco e non per questo mi considero una mosca bianca. I colori nella vita hanno sempre dei significati molto importanti, per esempio il colore degli abiti  che si indossano determinano lo stato di umore che si ha, oppure si può capire alcuni aspetti della persona conoscendo per esempio il suo colore preferito. Il colore bianco simbolizza l’innocenza, la castità, infatti una  veste bianca indica la purezza, della verginità. Il bianco è presente in molte cerimonie e fasi della vita come il battesimo, la cresima, le cerimonie religiose e il matrimonio,. Il bianco esprime un sentimento puro e sincero, viene anche  utilizzato anche quando si attendono nuove notizie. Il termine deriva etimologicamente dal germanico blank o blanch, in provenzale e francese blanc, in piemontese bianch o ciàir. Questo lemma significava anticamente  splendente o potrebbe derivare anche dal tedesco blinken, brillare o scintillare. In acustica il suono bianco, è un suono contenente tutte le frequenze udibili, e viene chiamato "bianco" per analogia con il colore bianco che contiene tutte le frequenze visibili.Nella tradizione cinese ed indiana, il bianco è il colore del lutto. In occidente  e in Giappone il bianco è il colore tradizionale della sposa nei matrimoni. Il bianco in politica veniva una volta associato agli scontri tra comunisti e controrivoluzionari, rossi e bianchi nella guerra  civile russa o nella guerra civile finlandese. La bandiera bianca è un segno internazionale di arresa o armistizio, cioè simbolo di intenti pacifici in tempo di guerra. Il nastro bianco è vestito dai movimenti che denunciano le violenze contro le donne. Ma è anche il simbolo della pace in Quebec, Canadà, tra separatisti francofoni e angofoni all’inizio del  2003. Mostrare “la penna bianca” è segno di codardia. Nelle lotte di galli, una penna bianca sulla coda è considerata segno di un incrocio inferiore. Nell'epoca Vittoriana un codardo avrebbe ricevuto una penna bianca, e oggigiorno ma quante penne bianche avremmo da regalare! Il bianco è anche il colore di uno dei due giocatori in vari  giochi da tavolo e di strategia come la dama e i fantastici scacchi. Personalmente considero il   bianco il profumo dei colori, perché è uno dei  colori più difficili che esistano, e meno imparziali.

Favria, 19.07.2013          Giorgio Cortese

 

Nel fiorire delle sagre e delle feste mi viene da pemsare che siamo simili alla cicala della….ma quest’autunno avremo una formica che ci aiuta?

 

Fino a quando?

La domanda che mi pongo e che vorrei porre è fino a quando continueremo a sfruttare in maniera indegna il pianeta in cui viviamo. La sfida della nostra generazione per le generazioni future è sull’ambiente, vero spartiacque epocale. Ritengo che non sia necessario essere cattolico per condividere le parole del Papa Francesco in occasione della giornata mondiale dell’ambiente. Ma queste parole “sante” rimangono sempre inascoltate e non solo dai potenti del pianeta ma anche da noi semplici cittadini nel nostro agire quotidiano. Faccio queste considerazioni dopo aver parlato sabato mattina con l’Assessore dell’Ambiente del mio Comune che ha messo insieme due belle iniziative, la raccolta dell’olio usato per friggere e quella delle scarpe usate.  Certo di fronte ai grandi problemi che abbiamo possono fare anche fare sorridere qualcuno, ma questo dimostra la buona fede delle persona che nel loro piccolo, senza spendere soldi in studi e progettazioni si sono messo di buona lena nel portare un piccolo contributo nella campagna contro l’inquinamento. Ritengo che sia difficile resistere alla bontà delle fritture, ma molto spesso dopo averlo cucinato gettiamo erroneamente nel lavandino l’olio utilizzato. I danni arrecati da tale gesto sono, sia a livello economico che ambientale, enormi poiché l’olio dallo scarico, intasa le tubature e dopo avere percorso la rete fognaria, raggiunge gli impianti di depurazione causando dei problemi ai depuratori più sofisticati. Pensate che l’olio delle fritture, è capace, disperso nel suolo, di impedire l’assunzione delle sostanze nutritive da parte della flora. Un solo litro di olio delle fritture versato in uno specchio d’acqua è in grado di formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio. E ogni anno in Italia  vengono prodotte 280.000 tonnellate di olio alimentare esausto, circa 5 Kg pro capite che se disperso  rappresentano una fonte di inquinamento rilevante per il terreno, la flora e la fauna, e le risorse idriche. Per quanto riguarda le  scarpe usate, questa iniziativa vuole sensibilizzare i concittadini a  non buttare più tra i rifiuti le scarpe come rifiuti indifferenziati per finire in discarica. Si raccolgono in un apposito contenitore le vecchie calzature per   riutilizzarle o impiegare il materiale di cui sono composte per vari usi quali pavimentazioni insonorizzate di palestre o sale riunioni, piste di atletica, giocattoli. Questa iniziativa è lodevole per  la finalità educativa ed ambientale e per sensibilizzare tutti i concittadini che il problema dei rifiuti è grave e si deve imparare sempre di più a  ridurre la raccolta  aumentando la raccolta   differenziata. Ma qui forse arriviamo al vero problema, al paradosso del nostro tempo, da una parte c’è l’umana indignazione su chi ci governa perché non riesce a risolvere i problemi, ma poi nella quotidianità non assumiamo dei comportamenti responsabili e virtuosi. Non basta criticare se poi continuiamo tutti a distruggere e consumare in maniera sconsiderata ciò che abbiamo da Madre Natura! Il paradosso della nostra società e forse la chiave di volta per uscire dalla crisi è che siamo consapevoli che l’attuale sistema e modo di vivere sono arrivati ad punto di non ritorno e la crisi economica ne è un campanello d’allarme. Ma nonostante che ce ne rediamo conto non riusciamo ad agire con coerenza. Se non ci rendiamo conto, una volta per tutte che l’ambiente è il vero spartiacque tra il passato con l’essere umano al centro di tutto e padrone di razziare tutto ed un futuro dove ci rendiamo conto che non siamo i soli protagonisti del pianeta e  che la difesa della natura dovrebbe essere la nostra priorità e non gli F23. Solo così , forse. potremmo uscire da questa crisi. Ma poi i vari politici ad ogni livello spingono sulla cementificazione del territorio e sulla tassazione di quanto è stato o sarà cementificato con l’IMU,  per un improbabile rilancio dell’economia. Ma  se gli appartamenti esistenti sono sfitti, se i capannoni sono vuoti per mancanza di lavoro chi ci guadagna nel rubare altro terreno fertile all’agricoltura per cementificare? Pensate che nella nostra Patria ogni secondo che passa, diventano edificabili 8 metri quadrati. Certo se sommiamo quanti secondi ci sono in una giornata la cifra che ne esce è impressionante, e non è demagogia. Basta guardare le nostre Comunità e ricordarle con foto in bianco e nero o a colori della nostra gioventù, la dove c’erano campi è nata una città di cemento! Se continuiamo così vedremo, nell’immediato futuro tutto il territorio nazionale inondato di cemento. Ma  sono di natura ottimista e la salvaguardia dell’ambiente piano, piano è in marcia. Si stanno facendo dei forti investimenti nelle fonti di energia rinnovabile. Ma qui arriviamo a dei bivi di non facile soluzione come l’ILVA di Taranto. Da una parte della bilancia abbiamo l’occupazione di 25mila lavoratori e dall’altra parte la salute di altrettanti cittadini? Quale priorità dobbiamo avere?  Sono scelte che devo essere meditate con molto buon senso usando il cuore e la ragione,  elementi che sono parecchio mancati in questi anni di crescita e saccheggio selvaggio.

Favria, 20.07.2013     Giorgio    Giorgio