«Sergente»
A Favria nella metà del 1700 la notizia della convocazione
del Consiglio Comunale veniva data con il segno della campana, di San Michele,
previa notificazione agli interessati da parte del messo comunale che in quel tempo aveva
lappellativo di «sergente» e poi tramite laffissione del foglio di
convocazione in un luogo pubblico. Da questa notizia storica sulla Comunità in cui
vivo soinge a riflettere sul significato della parola «sergente». La parola «sergente»
deriva dal provenzale servens a sua volta dal francese serjant. Secondo alcuni deriva
questo lemma dal tardo latino servientem, servente. Da questo lemma latino deriva anche
conservius e da li consergius da dove nasce in francese il vocabolo concierge,
custode della porta, portinaio. Ma secondo alcuni studiosi il lemma sergente potrebbe
derivare direttamente dal normanno scherge da cui si vuole far derivare
le pare birro, gendarme, sgherro. Tornando al lemma sergente, questi era nel medioevo un
soldato armato di mazza che comandava una banda di soldati a piedi o a cavallo con il
compito di tenerli uniti nella battaglia, insomma serrava le fila.. da Sergente
deriva la parola serpentina, che era una asta con la quale andavano armati i sergenti ,
detta anche Giannetta che re una sorta di lancia corta usata anche come mazza.
Attualmente, dopo la riforma del 1995 nella gerarchia militare, primo grado di
sottufficiale, cui sono attribuite, con responsabilità personali, mansioni esecutive di
adeguata preparazione professionale nonché il comando di più militari e di mezzi: s.
dellesercito, sergente di aviazione, sergente di marina , il grado
corrispondente nei carabinieri è vice brigadiere. Sergente maggiore e sergente maggiore
capo, in aeronautica e nellesercito, gradi immediatamente superiori a sergente,
corrispondono in marina rispettivamente a secondo capo e secondo capo scelto, e nei
carabinieri a brigadiere e brigadiere capo. og
Favria, 21.09.2013
L'origine di molte magnagne dei politici è dovuta al loro senso d'inferiorità, detto altresì ambizione.
SOS olfatto in difficoltà!
Sono molto antiche le origini della pulizia personale e del
sapone, risalgono all
Favria, 22.09.2013
Nella vita di ogni giorno perdono quasi subito chi mi ha fatto
dei torti ma non dimentico mai i loro nomi e le loro facce
Res Gestae favriesi: dal patois francoprovenzale il cognome Strobietto
Da una breve ricerca pare a Chianocco, in dialetto locale
Tsanouc e in piemontese Chanou, paese della bassa valle, dove il patois, francoprovenzale,
è parlato quasi esclusivamente dagli anziani, esiste
Favria, 23.09.2013
Se ogni giorno faccio economia del tempo utilizzandolo al meglio, quasi mi allungo la vita
AAA donazione del plasma
Il plasma è la parte liquida del sangue che trasporta globuli
rossi, globuli bianchi e piastrine. Con la plasmaferesi avviene la donazione del
solo plasma mediante procedimento di separazione o di filtrazione durante la stessa seduta
di prelievo con immediata restituzione al donatore degli altri componenti del sangue. .
Diverse sono le malattie che si possono curare usando plasma o sue frazioni Attualmente si
utilizza quasi del tutto plasma proveniente dall'estero, dove si pratica la plasmaferesi
ormai da anni Il plasma, o meglio le sue frazioni, sono indispensabili per curare
molte malattie, l'albumina, ad esempio, viene usata per pazienti con gravi malattie al
fegato; i fattori della coagulazione per i pazienti emofilici; le gammaglubuline per
prevenire o curare diverse malattie infettive. Durante la donazione non cè nessun
rischio di malattie infettive, il sangue del donatore non viene mai in contatto con sangue
di altra origine o con materiale potenzialmente infetto. II limite massimo indicato dalla
legge è fissato in 600 ml per ogni seduta, con intervalli di almeno un mese tra una
plasmaferesi e l'altra. la plasmaferesi non da nessun tipo di disturbo, il plasma
viene reintegrato in brevissimo tempo da poche ore a pochi giorni. Possono donare il
plasma tutti gli uomini e le donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, 55 se è la
prima donazione, di peso corporeo di almeno
Favria, 24.09.2013
Og
Res gestae favriesi, da Salvatore alloccitano Salvajre
L'Occitania o più raramente Pays d'Oc, è un'area storico-geografica dell'Europa, non delimitata da confini politici, sviluppatasi in una larga parte della Francia meridionale e nelle valli Piemontesi delle Alpi Graie. Questo antico idioma galloromanzo da non confondere col dilatto patois francese o con il valdostano ne con il francoprovenzale, sebbe tutte queste lingue siano di origine neo latina. Queste lingue si consolidarono soprattutto durante la graduale latinizzazione della Gallia tardo-antica dal IV al XII secolo ca, con delle locuzioni latine miste a termini franco-gallici. Una caratteristica dellOccitano sono le musiche e le danze popolari folk, nonché la poesia usata dai trovatori nella regione dellAquitania intorno al XI secolo. Secondo alcuni il cognome Salvayre o Salvajre deriva dal nome proprio Salvatore in occitano
Favria, 25.09.2013 Giorrgio Cortese
Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.
SMS o luci demergenza.
Questa sera uscivo dal parcheggio di una piazza che ha una sola uscita e lauto davanti era ferma proprio sul ciglio della strada che si immette sulla via principale. Lauto era ferma, ed e alla guida cera una donna che parlava animatamente con un'altra appoggiata al portiera semioeaperta. In quel momento, con la giornata appena finita, ero soprappensiero e pensavo alla solita lunga chiacchierata tra amiche che non si vedono da tempo, e con olimpica pazienza aspettavo che finissero la loro chiacchiertata, quando ecco che arrivano un paio di uomini, ritengo parenti o amici della proprietaria dellauto che mi fanno cenno di portare ancora un po di pazienza, ma veramenta non avevo dato personalmente nessun segno dimpazienza. Solo allora ho realizzato, vedendo che la spingevano fuori dallingresso del parcheggio, sul ciglio della strada principale che lauto era in panne. Questo breve episodio mi ha fatto pensare a come ci sentiamo smarriti quando perdiamo il controllo dellattuale tecnologia, come nellesempio dellautomobile in panne. Ma tra le persone che sono smarrite ce ne sono alcune che lo sono molto di più che per comodità di sintesi, qualità per me molto rara li denomino sms, ovvero: Soggetti Molto Smarriti. sono quelle persone che si nascondono sempre dietro ad un dito. che aspettano con ansia, a volte per tutta la giornata la suoneria dei messaggi sul cellulare. Certo,dipende da quello che c'è scritto, e, soprattutto, da chi l'ha scritto. Sapere che il Parlamento ha approvato la tale legge non è la stessa cosa che ricevere una frase carina di una persona che mi sta a cuore. Gli Sms sono come dei pacchi dono che incuriosciscono celando il contenuto. Soggetti talmente smarriti che finiscono per farmi perdere nei meandri di una pazza gioia o di un'assurda depressione che sconfina in una melanconia da far invidia a Baudelaire. Gli Sms sono il mio legame con la vita e non mi importa che spesso sia soltanto una "second life". Quella virtuale che sogno quando chiudo gli occhi o un'esistenza da cui fuggire senza guardarmi indietro. Un doppio beep ha potere di vita o di morte apparente sulle mie giornate. Si può scrivere un Sms in piedi sulla strada piena di traffico o nel silenzio di una biblioteca. Su una spiaggia assolata o in piena notte quando non riesco, o non voglio prendere sonno, ma in questi casi, è meglio una lunga mail, come questa, mi aiuta a prendere sonno. Gli Sms che un secondo dopo mi pento di avere inviato e gli altri che vorrei tanto aver spedito ma ormai è tardi. Quelli che starei a leggere per una settimana e quelli che prima li elimino e meglio è. Le parole che non ho mai detto e le sillabe che, a pensarci bene, se mi avessero tagliato un dito oggi starei meglio. I messaggini che mi rimettono in forma o mi sbattono giù per sempre. Ma l'importante è che arrivino. Perché come si dice, meglio leggere un Sms pieno di cattiverie che non riceverlo affatto. I soggetti molto smarriti, che per scriverli devo fare ordine nel cervello. E continuare a tagliare le parole in più e, qualche volta, anche le vocali che mi sembrano il disco di una volta con la puntina che salta sul 45 giri e si mangiava il ritornello. Gli Sms che ci penso ore ed ore prima di azionare il polpastrello e mi bastano venti secondi per vederli sul display. Messaggini che possono essere più aridi di una telefonata e meno anonimi di una lettera. Più enigmatici di una chiacchierata e meno caldi di un saluto. Gli Sms che... la notte prima di addormentarmi ho in testa quello che devo scrivere e la mattina dopo non mi ricordi neanche a chi devo mandarli, e non vi rendete conto quante volte mi è successo! Quelli per fissare un appuntamento di lavoro o che mi inseguono anche se ho il cellulare spento, che mi ritrovo sulla posta di Facebook, e sono un monito per quello che devo fare e non mi decido mai. Gli Sms con un nome sopra e allora mi piacciono di più e gli altri sormontati da un numero lunghissimo che ci vogliono minuti per capire chi te l'ha inviato. Messaggini smarriti come sono io adesso in un giorno di fine settembre e non si può dire che fa freddo freddo, però se mi tolgo la giacca, mi prendo il raffreddore. Sono quei giorni che vorrei essere a casa a leggere un buon libro e che invece durante il giorno ho la sensazione che qualunque cosa faccio è comunque sbagliata e non ho neanche la forza di reagire, forse anche per la mia innata pigrizia mentale
Favria, 26.09.2013
I nostri amministratori e politici non
si rendono conto che fare politica vuole dire realizzare. Prendere tempo, e vivere
alla giornata è una debole politica che vorrei definire del cacciavite.
Res gestae favriesi da Liberalis a Dalla Libera
Questo cognome deriva dal veneto e da li si è propagata in varie regioni italiane. L'origine di questo cognome secondo alcuni genealogisti, andrebbe ricercata in una modificazione del cognomen latino "Liberalis", che in latino significava: proprio di uomo libero, quindi nobile e generoso, da questo lemma deriva nel settecento il significato politico di liberale. Tornando al cognome Liberalis, nellantica Roma questo cognome era abbastanza diffuso durante limpero romano, ed è ignoto il primo capostipite, probabilmente un legionario romano. Questo cognome trae la sua origine a Padova e di li si è diffuso prima nel veneto e poi in tutte le regioni italiane. In Italia circa: 273 persone hanno il cognome Dalla Libera e pare che questo cognome sia il 12 454° più diffuso in Italia.
Favria, 27.09.2013
Se in Italia andiamo male è anche perché lagire politico ha cessato in questi ultimi venti anni di essere cognizione del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere.
Essere umano o bestia!
Leggendo i giornali di questi giorni, le affermazioni di certe persone mi ricordano quanto scrisse Montesquieu , si avete capito bene, quello che scrisse Lo spirito delle leggi2 pubblicato nel 1748. Questa opera diede il via alla distinzione fra i tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, distinzione che si fatica ancora oggi qui da noi a rispettare. Montesquieu scriveva infatti che:Quando i selvaggi della Louisiana vogliono un frutto, tagliano alla base l'albero e raccolgono il frutto. Ecco il governo dispotico. Questa metafora mi pare che sia una triste qualità che si è si radica non tanto nei selvaggi della Louisiana, quanto nei civilizzatissimi abitanti delle moderne città. Si tratta dell'ottusità insita nell'egoismo e nella prepotenza. Questo mi fa riflettere a quanti danni enormi vengono causati nell'ambiente ove vivono molte persone per ottenere un vantaggio privato di pochi. È qui mi collego con una frase letta recentemente in un libro di unautore settecentesco francese Nicolas de Chamfort che è significativa al riguardo di persone molto egoiste ed ottuse che: Brucerebbe la vostra casa per cuocersi due uova!". Che tristezza quando persone dallo smisurato ego acquisiscono anche una arrogante superbia, sono simili a degli elefanti che calpesta tutto, la morale, la decenza e la stessa logica
Favria, 28.09.2013