Molte volte il successo è la capacità di passare da un
fallimento ad un altro, senza perdere mai lentusiasmo e con la voglia tenace di
ripartire dagli errori commessi per compierne degli altri. Ogni insuccesso è la grande
opportunità che mi viene concessa per cercare di diventare un po più intelligente
Res gestae favriesi da audace a Chiantaretto.
Questo cognome tipico della zona di Filia, frazione di
Castellamonte, si potrebbe ipotizzare che provenga dall'aferesi di nomi bizantini o tardo
latini come Eutychianus, Eutichiano Papa dal 275 al 283. Ma secondo altre fonti potrebbe
avere una radice occitana da Glinchia, che vuole dire vedetta. Ma forse lorigine
potrebbe essere ercata da una cognomizzazione dellantico nome franco,
"Karl", il cui significato primitivo era quello di uomo, successivamente
passò ad indicare luomo libero, in antico tedesco Karal, di
uguale significato e successivamente latinizzato nel Medioevo in Carolus. Oppure
potrebbe derivare dallantico Longobardo, Kun, audace. Per fare unanalisi
completa, ho preso anche in esame il toponimo piemontese Chianale, di derivazione
degli antichi Celti, clan che non è necessariamente levidente
significato di canale, ma abitante vicino ad una via dacqua. Ma forse lorigine
più plausibile potrebbe trovarsi con laffinità del lemma piemontese Ciaret,
in italiano Chiaretto e da li per variazione di trascrizione e aferesi
dialettale il passo è breve.. Il vocabolo Ciaret viene usato in Monferrato
per indicare un ottimo vino per dessert. Probabilmente gli antenati provenivano da
questa zona del Piemonte. Gli Aleramici, signori del Monferrato, che allora
avevano diversi feudi nel Canavese, Favria è stata sotto il Monferrato fino al 1680,
avevano portato dei coloni nel territorio e non è detto che alcuni di loro abbiamo
trovato labitato di Filia, in un censimento del 1423 scritta come "Figia,
luogo ideale per continuare la produzione di vino, vista la bella posizione, ricca
ancora adesso di vigneti, frutteti, castagneti
Favria, 9.1.2014 Cortese Giorgio
Sono convinto che percepisco vicina la saggezza quando mi chino e
rasento la stupidità quando penso di alzarmi nel volo della mia personale superbia
Truffatori e farlocchi!
Nel diritto italiano, la truffa è l'ottenimento di un vantaggio
a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri. Pare che
la parola "truffa" derivi dallantico francese trufe,
nonostante il termine francese corrente per truffa sia escroquerie. Il lemma arriva dal
provenzale, trufa, con sil significato originario di tartufo, , in quanto già
nell'antichità il prezioso tubero veniva utilizzato per ingannare ignare e golose
vittime. Secondo alcuni studiosi l'espressione "tartufo" è la stessa di
"tubero", per indicare una persona poco sveglia o sciocca. A sua
volta il termine "infinocchiare" , che viene usata come equivalente di
"truffare, imbrogliare" ha simili origini, in quanto deriva dalla pratica di
utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di
un vino di scarsa qualità, sia di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino
imbottigliato. Per contro la persona truffata viene indicata come uno sprovveduto o meglio
come farlocco. Il vocabolo farlocco è l'italianizzazione dell'inglese, far
look, guardare lontano, termine inglese, pare usato dagli gli scippatori
romani degli anni '60 in riferimento ai turisti distratti e che erano le loro
eventuali vittime. Di sicuro lattendibilità di questo etimo lascia forti
dubbi ma una cosa è certa che durante il periodo natalizio le truffe sono sempre di più
in aumento.Certo la casistica delle truffe è purtroppo ampia e in continuo sviluppo. Mi
propongo qui di elencare qui alcuni esempi che possano innescare un campanello
d'allarme in tutti noi. la prima considerazione, che può sembrare banale è che se
per strada notiamo un anziano avvicinato da persone con atteggiamento che
possa destare sospetto, quando in un anziano notiamo timore, sorpresa o smarrimento non
esitiamo a chiamare le forze dellordine che effettueranno un controllo della
situazione. Ritengo che non sia una perdita di tempo e non è un disturbo per
le forze di polizia! Ricordiamo che un domani la stessa attenzione sarà prestata da
uno sconosciuto ad un nostro familiare. Da quanto leggo e ascolto nei vari discorsi i
truffatori agiscono in coppia.Cercano di entrare nelle case con un pretesto. Uno dei due
parla con insistenza, mentre l'altro, inosservato, perlustra le stanze
dell'appartamento. Usano dei modi e toni gentili e affabili, ma decisi. Molte volte
si presentano come addetti, del gas, acqua o telefono, insomma si qualificano come
addetti di qualche ente di interesse pubblico e possono viaggiare con mezzi di trasporto,
furgoncini o autovetture, con scritte e loghi simili agli originali. Gli
"addetti" suonano alla porta e comunicano che devono effettuare un
sopralluogo all'impianto in quanto si sono verificati dei guasti e necessita il controllo
del contatore. Una volta entrati in casa cercano di farci credere con efficaci e
convincenti argomenti che il nostro contatore è obsoleto e quindi si deve procedere alla
sostituzione ma che per fare quel lavoro bisogna contribuire con esborso di denaro.
Incassata la somma i sedicenti tecnici comunicano che "torneranno per cambiare il
contatore" lasciando nelle mani del malcapitato una "ricevuta o un
preventivo". Un altro espediente e quello di spacciarsi per finti
rappresentanti delle forze dellordine o dipendente della banca o poste. Il loro
discorso per truffare verte che facciamo degli acquisti con banconote false e devono
verificare il denaro che abbiamo in casa, mettono le banconote in una busta che viene
sigillata per il successivo controllo del giudice, e poi con uno stratagemma
sostituiscono nelle buste le banconote con carta, a volte fotocopie a volte schedine
per il gioco del lotto, in modo da simulare lo stesso spessore. Per rendere la cosa più
veritiera provvedono a sigillare la busta, guadagnando così tempo sulla segnalazione alle
forze dell'ordine dell'accaduto. Questi sono alcuni esempi base che poi variano in
base alla fantasia dei truffatori, ritengo che la tempestività è indispensabile e
non si deve esitare a chiamare le forze dellordine!
Favria, 10.1.2014
Giorgio Cortese
Palle di neve!
Pensate che il giorno 11 gennaio 1454 si svolse la battaglia di
Nembro tra i milanese e la serenissima, una battaglia vinta dai milanesi, guidati da
Bartolomeo Colleoni, che sorprese i nemici a palle di neve
Se ho un bricciolo di saggezza dovrei capire che quando penso di
essere arrivato devo ancora partire
Da stravolto a travolgente
Certi giorni sembra che gli avvenimenti quotidiani mi assalgono
come un turbine, lasciandomi quasi stravolto. Già stravolgere, voce composta di stra- e
volgere con il significato di piegare, allontanare con forza dalla posizione
normale. Insomma un cambio del viso che sincupisce in malo modo. Ma è anche un
turbamento interiore. Di fronte a queste alterazioni anche a solo livello mentale,
rischio di farmi travolgere dagli avvenimenti. Ma la vita molti giorni è simile ad
un ring ed allora il segreto nel ring della vita quotidiana è quello
restare
in piedi. Se ogni giorno percorro la vita sempre con davanti il paralizzante dubbio
di osare, di fidarmi di poter realizzare le mie personali aspirazioni. quando mi
trovo davanti a questo pantano mentale, che è lindecisione, della paura di osare.
Allora ragiono con devo mai arrendermi alle statistiche ai luoghi comuni, agli
stereotipi. Con lindecisione arrivo solo ad una vita piena di rimpianti per
poter raccontare ai nipoti come è stata perfida la vita con il sottoscritto. Quando mi
trovo in queste situazioni mi sembra di essere arrivato ai piedi della montagna, alzo la
testa e non vedo neanche la cima avvolta nelle nuvole, e dentro lanimo sento
crescere lo scoramento. Poi mi guardo attorno e mi accorgo dei tanti come il
sottoscritto con gli occhi in su che non ci provano neanche a salire, tanto è inutile! E
poi i sono gli altri che iniziano la scalata e poi volano giù in qualche crepaccio per
avere messo male un piede o guardato in basso una volta di troppo. La vita è una continua
scalata e le chances non le posso regalare, ma me le devo conquistare giorno per giorno,
palmo a palmo. Senza avere la certezza di farcela, perché quella non me la darà mai
nessuno. Nella vita vengono strette delle amicizie che mi segneranno per sempre, e
incontro gente che non mi ha lasciato niente, rischio di prendere strade sbagliate. E se
qualche volta mi è anche successo, sono tornato indietro, convinto comunque di non
avere perso tempo, mi sento solo ferito, non pentito di quello che ho fatto. Ma, sempre
con genuino entusiasmo, ugualmente, pronto a ripartire, perché non permetto ai miei
errori di schiacciarmi.. Se passo delle notti insonni, solo con pochi posso confidarmi
delle paure, ma devo lottare e continuare a salire, questa è l'unica ricetta.
Stare sul ring della vita e non abbassare mai le braccia. Neanche quando gli altri mi
colpiscono e il sangue della paura mi coprirà gli occhi e davanti avrò solo nebbia. In
fondo il segreto è uno solo
restare in piedi per non essere stravolto dagli
avvenimenti ma per travolgerli sempre con genuino e sincero lentusiasmo.
Favria, 12.1.2014 Giorgio Cortese
Nella vita di ogni giorno noi siamo ciò che continuamente
facciamo. Quindi la quotidiana voglia di eccellere per migliorami non deve essere uno
sporadico gesto, ma una quotidiana abitudine