Ci sono delle ricette che legano il loro nome in modo
preponderante alle modalità di preparazione o al tipo di cottura, per esempio la bagna
càuda, il fritto misto o il bollito, ma ce ne sono anche che traggono la loro
denominazione dal recipiente usato. Questo è proprio il caso di una delle specialità
caratteristica del Canavese,
Favria, 08.02.2014
(1)Il nome, probabilmente, deriva dal fatto che tale ghiottoneria era destinata una volta al prete del paese, generalmente l'ospite di riguardo a cena.
Per costruire il bene comune, ritengo che occorra la
sincera passione anche per edificare le piccolo azioni del quotidiano
Lavoro nel 2014
Che senso ha parlare di lavoro nel 2014? E chiaro che in questi anni molte cose sono cambiate e nella sarà come prima. Ma non bastano le nuove leggi per il lavoro senza che si intervenga con politiche veramente attive che coinvolgano i giovani già dalla scuola ad una guida, orientamento ed accompagnamento al mondo del lavoro. Abbiamo bisogno di un rapporto sempre più stretto del mondo produttivo con scuole ed università. Ritengo che gli investimenti dallalto non siano sufficienti, perché il lavoro sarà sempre più figlio di chi saprà creare e da lavoro dipendente si parlerà sempre di più di lavoro autonomo ed imprenditoriale. Ci serve nel 2014 un cambio di cultura e mentalità, ritengo che anche questa nella pratica sia la vera innovazione.
Favria, 9.2..2014
Il co
Nihil sub sole novi. Tasi e paga, pantalone!
Certo non cè mai nulla di nuovo sotto il sole e confesso
che rimango sempre di più disorientato dalla frenetica *giga, da questo
ballo di acronimi per indicare sempre nuove tasse. Passiamo dalla Tares, Tarsu,
Trise, Tari e Tasi. Ma qualcuno ci capisce qualcosa? Ogni quotidiano o telegiornale
fa a gara nel pubblicare quadri riassuntivi, specchietti concisi dove si tenta di spiegare
le varie sigle con relative aliquote, ciascuno in modo diverso dall'altro. Lunica
cosa che ho capito,nella mia profonda ignoranza è che hanno fatto finta di
toglierci l'IMU sulla prima casa, per poi metterci di colpo tre o quattro altre
tasse alla volta. Mi sembra di assistere a quella famosa pubblicità sui fustini detersivi
per lavatrice, ma al contrario. A Carosello facevano vedere che ne pagavi uno e ne portavi
via due, adesso invece i nostri italici fenomeni, fingono di scontarmene, una,
l'IMU, per poi rifilarmene ben quattro o cinque alla volta. La tassazione immobiliare non
lascia, ma raddoppia, anzi no, triplica! Nasce infatti, il nuovo tributo sui
servizi, Trise, a sua volta suddiviso in due parto, la Tari sui rifiuti e la Tasi sui
servizi indivisibili. Che sostituiranno la Tares e l'Imu sulle prime case non di lusso.
Imu che invece resterebbe sull'abitazione principale di pregio e sulle seconde case. Tari
e Tasi non differiranno solo per una consonante, ma per l'intera struttura. La prima sarà
una tariffa e sarà commisurata alla superficie calpestabile già utilizzata per pagare
fin qui Tarsu, Tia 1 e Tia 2. Per poi trasformarsi più avanti in Tarip, una tariffa
puntuale e commisurata alla quantità e qualità di rifiuti prodotti. La Tasi invece sarà
un tributo con un'aliquota di partenza dell'1 per mille che utilizzerà la stessa base
imponibile dell'Imu. Fermo restando che il tetto massimo del prelievo non potrà superare
le aliquote massime Imu: 6 per mille sulla prima casa 10,6 sulla seconda. Pare che sia in
arrivo una stangata che varia dai 99 ai 174 euro a famiglia. Colpiti i meno ricchi. Chi ha
una rendita catastale di 400 euro pagava, di Imu, senza figli, 69 euro. Di Tasi ora ne
pagherà 168, ossia 99 euro in più. Differenza che sale a
PS *La giga è un tipo di ballo popolare antico diffuso
in innumerevoli varianti in molte regioni dEuropa, deriva dal tedesco
"geiger" che significa violinista, in inglese è chiamata jig, in
francese, gigue. In occitano gigo.
Favria, 10.2.2014
La forza degli Amministratori pubblici è inversamente proporzionale al peso delle imposte.
Homo homini lupus scriveva Plauto
Homo homini lupus, scriveva Plauto, il commediografo latino,
tanti secoli orsono, chiudendo in frase un concetto elementare e doloroso. Siamo
istintivamente nemici gli uni degli altri, detestiamo il prossimo e vorremmo idealmente
sbranarlo, il mondo è un bosco dove fare e subire agguati mortali. Certo, molta acqua è
passata da allora, si è tentato di addomesticare il lupo, gli è stata data una cuccia,
una ciotola, un lavoro da svolgere, è stato inserito in una società regolata da norme e
divieti, gli è stato persino detto di amare il prossimo suo come se stesso. E stato
un percorso nobile, la bestia ha cominciato a pensare, a capire che nella collaborazione cè
maggiore possibilità di benessere che nella lotta costante, che si può vivere insieme
agli altri senza puntare costantemente alla giugulare. Quando le cose vanno bene, il lupo
perde il pelo e buona parte del suo vizio, approfitta di una nuova morale, si riposa in
pensieri nuovi, persino affettuosi. Ma basta poco perché i denti aguzzi sostituiscano il
sorriso, perché la mano si trasformi in zampa ungulata e la fame detti ancora gli antichi
comportamenti aggressivi. Una efficace sintesi fiabesca di questa ancestrale e
modernissima disposizione al massacro la ritroviamo oggi nel film Hunger Games,
che in pochi mesi ha già incassato in giro per il mondo più di seicento milioni di
dollari. Vanno a vederlo soprattutto i ragazzini, perché sono loro i protagonisti del
film, ma può interessare anche gli adulti che abbiano voglia di alzare un dito per capire
da dove tira il vento. La trama, come sempre nei film americani degli ultimi anni, è
dichiaramente semplice. Ogni anno dodici adolescenti vengono chiamati a Capitol, la
capitale di Panem, lo stato post apocalittico che ha sostituito lAmerica, per
scontrarsi allultimo sangue sotto lo sguardo delle telecamere. Mors tua, vita mea,
non cè altra legge. Ogni partecipante al gioco deve ammazzare gli altri e resistere
come ultimo sopravvissuto. E un reality portato alle estreme conseguenze, unisola
dei famosi in cui vince chi elimina fisicamente gli altri giocatori. I ragazzi lo trovano
bellissimo, citano a memoria alcuni dialoghi, si identificano completamente in quei
guerrieri sanguinari. Non gli sembra affatto una storia assurda, pura fantascienza, sanno
che il mondo che hanno attorno non è poi tanto diverso da Panem: questa non è lepoca
della solidarietà, non è il momento di cantare Se tutte le ragazze, i ragazzi del
mondo si dessero la mano
, non cè spazio per nessuna debolezza e nessuna
compassione. Siamo nella fase calante del neoliberismo, la più crudele e insensibile. Non
cè posto per tutti, la sera non passa più luomo che riempiva le ciotole,
bisogna solo combattere per affermare se stessi e, di conseguenza, fregare gli altri. I
giochi della fame sono iniziati, il gong è suonato, e solo chi ha le spalle larghe, il
pelo sullo stomaco, locchio vigile e il cuore criminale potrà salvarsi. Dovrà
studiare per andare allestero, approfittare degli ultimi risparmi dei genitori,
imparare le lingue, dovrà passare sopra mille cadaveri senza rallentare la corsa, dovrà
sgomitare, infierire, dimenticare gli amici. Hunger Games è la metafora perfetta del
nostro tempo, i ragazzi questo lo hanno capito. Gli fa schifo tutto ciò, sia chiaro,
perché volevano un altro mondo, unaltra vita, ma noi adulti gli abbiamo preparato
solo un campo di battaglia, un Colosseo dove scontrarsi per
Favria, 11.2.2014
La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vanagloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta. Martin Luther King
Una donazione di sangue allunga la vita, anche la Tua!
Forse non lo sai, Tu che mi leggi in questo momento ma, tutti i
gli esseri umani che possi
Ti aspettiamo
Favria, 12.2.2014