Donare il sangue è come regalare un sorriso. Non costa nulla. Donare il sangue significa, anche, fare controllare il proprio sangue. …. E’ importante…. E allora Vuoi  diventare una persona speciale? Vieni alla Fidas di Favria (To) .Perchè rimandare a domani?  Vieni venerdì 14 febbraio 2014 ore 8- 11,30, entro le 10,30 per i nuovi  Bastano pochi minuti. Per info  cell 333 171 48 27

 La quotidiana meraviglia di incontrare.

La vita è così curiosa e sorprendente e infinitamente ricca di sfumature, ad a ogni tornante del suo cammino si apre una vista del tutto diversa. Molte volte gli  incontri più importanti sono già combinati  inconsciamente dalle persone e gli animi si cercano ancora prima che gli occhi si vedano.  Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo il disperato bisogno di rinascere umanamente Gli incontri nella vita mi aspettano dietro ad ogni curva, dopo ogni bivio ma molte volte ho paura dell’evento. Poi ecco avviene l’incontro e cambio la rotta, ma purtroppo la maggior parte delle persone ha nella propria testa idee convenzionali su questa vita. Ritengo che si deve avere il coraggio di abbandonarle,   si deve ogni giorno, ogni istante osare il gran salto, per gustare ogni istante e solo cosi la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori.  Pensa all’incontro in questo mese di febbraio, dove ormai si sono spenti nell’animo gli echi degli auguri e si è già incrinata anche la mia attesa di qualcosa di diverso per la mia vita. Tutto sembra come prima, con lo stesso paesaggio modesto, gli stessi atti ripetuti e sempre identici. Ebbene, questa è proprio un'idea convenzionale della vita a cui mi sono assuefatto e che rende la mia vita rassegnata ed inerte, ed invece ogni giorno devo ricordarmi sempre che la vita è carica di sorprese, per me la vita è simile all’immagine della curva della strada di montagna che mi fa apparire, ogni istante, un orizzonte o un panorama inatteso. Penso che il vero rischio del vivere certi giorni è proprio questo, non usare di attendere, cercare, sperare e così certi giorni perdo, per  pigrizia e scoraggiamento,  le tante sorprese della vita.

Favria, 13.2.2014      Giorgio Cortese

 L'arma più potente a scacchi come nella vita è quella di avere sempre la prossima mossa

 

Affrontare la vita senza maschere

Maschere rosse, maschere bianche, maschere allegre, maschere stanche. Facce affittate per un giorno di allegria. Poi si appendono al muro,la finzione è finita e per tutti è meglio affrontare  senza maschera la vita!

 Dall’onore al fango.

Quante volte durante la giornata sentiamo parlare di onore di stima verso persone che conosciamo, ma poi quante volte verso queste persone viene allestita una vera  e propria “macchina del fango” con  un’insieme di  notizie calunniose orchestrate con l’obiettivo di rovinare la reputazione di queste persone.  Già l’onore che deriva dal lemma latino honor, con il significato di carica pubblica, di stima e di onore ed è per questo che nel parlamento i cittadini democraticamente eletti vengono chiamati Onorevoli. Ma forse pochi   concetti sono evanescenti come quello di onore. Sembra che si sovrapponga alla reputazione, ma che contenga anche un valore intimo, indipendente dalla considerazione sociale - qualcosa di simile alla stima di sé. Nell'incertezza, questa parola si presta a deformazioni terrificanti. Molti intendono l’onore nella sua forma degenerata di origine barabarica e del Medioevo del cavaliere senza macchia e senza paura che affronta e lava nel sangue il male nelle sue forme umane, i briganti.  Pensandoci bene chi si rivolge ad un Tribunale per fare valere le sue ragioni del leso onore, forse non è poi tanto diverso. Ma l’etimo ha origini romane. Qualcuno forse ricorderà il "cursus honorum" romano, ossia la sequenza di cariche pubbliche via via più alte che il politico ricopriva, un percorso tutto basato sulla capacità personale e sulla stima che il candidato era in grado di riscuotere nel servire lo Stato di carica in carica , con ruoli militari, amministrativi e giurisdizionali. L' onore è insomma un mix di sacrificio, rispettabilità e premio, un percorso pubblico completo, sempre in un'ottica morale di dedizione alla Repubblica. L'onore è quindi qualcosa di genuinamente meritato. Sicuramente l’onore non è quello del mafioso o del politico corrotto, non c’è onore sicuramente per chi ha sempre le mani in pasta e che con maneggi si fa bello con gli altri cittadini, l’onore è il colore che deriva dalla morale, dalla solidarietà   con una vita pubblica e privata sempre coerente. la stima, che deriva dal lemma latina estimare, che hanno una buona opinione di qualcuno o lo tengono in alta considerazione. Ma a queste bravew persone si contrappongono dei personaggi affetti da albagia , che pare deriva dall’antico tedesco albern, fatuo, personaggi dotati di grandissima spocchia personale con un’immensa stima di loro stessi. Qui boriosi personaggi non perdono occasione di generare calunnie nei confronti di persone integerrime ma come cantava il Barbiere di Siviglia di Rossini nella sua celebre aria: “La calunnia è un venticello,  un'auretta assai gentile che insensibile sottile, leggermente dolcemente incomincia a sussurrar”.  Ma i calunniatori sono come il fuoco che annerisce il legno verde non potendo bruciarlo, la calunnia può annerirci esternamente ma non distrugge, chi rimane distrutto è sempre e comunque il calunniatore, distrutto dalla sua incommensurabile boria.

Favria, 14.2.2014   Giorgio Cortese

 

14 febbraio

A San Valentin la prima a l’è vsin

 Gianduia

Mè pais l’è Carianet, e son quindi un Astesan. I m’na vado su n’asnet e m’na vivo da paisan. Ai me fianch a jeu na douia, lè   per lon ch’i ‘m ciam Gianduia. Am piass beive del bon vin, perché a fa passè i sagrin (Michele Gallo)

 14 febbraio

A San Matia la fioca l’è per la via

 Per i marò,  chiose di parole a iosa!

Nella lingua italiana l’espressione”a iosa” è abbastanza frequente nel linguaggio quotidiano e  significa “in grande quantità” o “abbondantemente”. Deriva dalla pronuncia toscana del termine chiosa con il quale erano anticamente indicate le monete fasulle utilizzate dai ragazzi per giocare simulando il denaro vero, per esempio come quelle del noto gioco in scatola del Monopoli. Le chiose erano piccolissimi dischi di piombo, realizzate versando del metallo fuso in uno stampo di pietra chiamato “petrella”. Per questo, il significato dell’espressione a iosa è quella di indicare che ciò che era possibile pagare con le chiose doveva essere di scarso valore e quindi disponibile in grande quantità. Le chiose venivano anche realizzate anche in legno e rappresentavano il denaro ma valevano pochissimo, ma in alcuni periodi storici, durante i quali veniva effettuato un rigido controllo per il rispetto delle leggi che vietavano i giochi d'azzardo, le chiose furono utilizzate anche dagli adulti per aggirare i divieti. Da questo espediente nacque l'uso dei gettoni chiamati anche  fiches, poi divenute di normale utilizzo sui tavoli da gioco, nella seconda metà del XIX secolo. Il lemma marò,  nel gergo marinaresco, indica il marinaio semplice, da qui è stato assunto per indicare chi presta servizio presso il Battaglione San Marco, insomma marinaio in forza presso il corpo speciale anfibio. Mi pare che in India, sino ad oggi i nostrani politici hanno dimostrato una gigantesca incapacità nel gestire le vicende internazionali, abituati come sono da troppo tempo a gestire le beghe da pollaio interne, l’ultimo esempio è l’indecoroso spettacolo offerto alla Nazione di risse e spintoni, degli da ultras da stadio ma non da persone che sono state elette per fare il bene del Paese e non per distruggerlo con un furore nichilista. Forse i nostri politici e tutti noi, me compreso, abbiamo ancora la forma mentis nei recessi del nostro cervello che noi siamo gli europei civilizzatori e gli altri i baluba. Certo secondo le regole internazionali i militari dovrebbero rispondere al proprio paese. Ma quali regole d’ingaggio erano state assegnate dal Governo del fu Cavaliere? Perché sono stati lasciati sbarcare in un porto indiano? Il Governo dei professori dormiva?Queste le domande che dovremmo avere risposta, il resto sono fiumi di parole a iosa.avranno invece il disperato bisogno che qualcuno inizi a chiosare, ci spieghi i vari passaggi, insomma ci fornisca spiegazioni dettagliate della vicenda, nel frattempo le due militari italiani che hanno obbedito a degli ordini soffrono con dignità un pastrocchio internazionale, dove facciamo sempre una brutta figura nella tutela dei nostri concittadini.

Favria,  15.02.2014     Giorgio Cortese

 Nella vita come negli scacchi non è una mossa, anche la migliore, che devo ricercare, ma un piano realizzabile