Il trillo sotto la pioggia.
Scrivo queste poco parole veramente emozionato per i più
settecento messaggi di auguri ricevuti già da ieri pomeriggio e per tutto il giorno
tramite mail, facebook, wathsapp!. Oggi 28 febbraio 2014, piove ma questa giornata la
ritengo anche un pochino mia. Già da stamattina, andando a prendere lauto nella
rimessa, la strada era sotto lacqua e le gocce cadeva fini sul viso, sulle
spalle e sulle mani. e sulla borsa.. Lintera mattinata è stata dedicata ai ricordi,
dei 56 anni trascorsi, ricordi che poterò sempre nel mio cuore. Ma il motivo della
giornata è stato il continuo ed insistente trillo, trasformato in vibrazione avendo messo
il cellulare muto sul lavoro. Allinizio ho cercato di ringraziare tutti ma poi il
flusso di messaggi era così grande ed il tempo della pausa pranzo così breve, che forse
ne ho dimenticato qualcuno, e mi dispiace davvero. Oggi voglio sinceramente ringraziare
tutti quelli che hanno anche solo sfiorato la mia vita, che mi hanno lasciato un
segno anche loro. Ringrazio, senza nessun astio, anche chi mi ha tradito, questo mi ha
fatto maggiormente apprezzare chi mi è rimasto leale. Ringrazio chi mi ha ferito o
deluso, alla fine mi ha reso più forte. Ringrazio chi se n'è andato, mi ha fatto
apprezzare chi è rimasto al mio fianco. Ringrazio chi mi ha lasciato solo, mi ha fatto
riscoprire la fiducia in me stesso. Grazie a chi ogni volta che cadevo mi ha dato la
forza ed il coraggio ripartire. Grazie per i veri amici che hanno fatto si che i
miei dubbi diventassero certezza, che io abbia potuto aprire gli occhi e guardare in
faccia la realtà. Grazie, perché malgrado mi sentissi perso e solo, in realtà solo non
mi avete mai lasciato, e gli auguri di persona e tramite anche telefono di oggi né è la
conferma. Grazie a chi con il suo esempio mi ha dato il coraggio di farmi andare
avanti sapendo che oltrepassare il baratro era l'unico modo per arrivare all'altra
parte. Ringrazio la vita, finché mi regalerà un altro giorno da vivere, avrò sempre
qualcosa per cui ringraziare. Cari amici Vi porterò sempre nel mio cuore e sempre Vi
ricorderò come le persone che la vita è bella è merita di essere vissuta in ogni
istante. Grazie.
Vi voglio bene.
Favria 28.02.2014, sera Giorgio Cortese
Ps i messaggi aumentano ma nella mail di word non hanno ancora
ideato il conta messaggi automatico e non sono Harry Potter
La doppia elica che muove la vita 28 febbraio 1953
Il l 28 febbraio 1953, Francis Crick e James Watson scoprono la
doppia elica, cioè la forma del Dna, lacido desossiribonucleico che contiene le
informazioni genetiche indispensabili agli organismi viventi, la sua esistenza era nota
fin dal 1869, ma se ne ignorava la struttura. Levento si svolge a Cambridge:
appena certo di avere in mano la soluzione, Crick si precipita fuori dal laboratorio;
svolta dietro langolo, ma non è diretto verso una sede accademica: fa irruzione
nellEagle Pub e proclama a gran voce: «Abbiamo trovato il segreto della vita!». Ho
letto tempo fa questo episodio nel libro La doppia elica, Quali vantaggi
pratici ha portato la scoperta? Nel 1973 nasce lingegneria genetica. Unulteriore
fortuna del Dna è il fatto che può essere facilmente studiato e addirittura maneggiato.
È una molecola molto resistente e la sua struttura a doppia elica fa sì che i
nucleotidi, i mattoni di cui è costituita, possano appaiarsi facilmente con i loro
complementari.Lo studio del Dna si coniugò con quelli dei microbiologi che studiavano
alcune proprietà dei batteri: lingegneria genetica parte in questo modo.
Essenzialmente è un sistema di 'taglia e cuci' che consente di mettere insieme pezzi di
Dna producendo 'geni' nuovi. Dato che il codice genetico è praticamente universale,
questi geni possono essere trasferiti in un batterio che, per così dire, li
adotta. Il gene può essere visto come listruzione contenuta in un manuale, che
viene eseguita dal batterio. Si è ottenuta in tal modo linsulina umana allinizio
degli anni Ottanta: risultato spettacolare che ha reso popolare il Dna perfino tra gli
investitori finanziari. Anche se bisogna ammettere che successi come quello non sono stati
molto frequenti. Nel 1986 inizia il progetto Genoma, inizialmente osteggiato da molti,
viene finanziato dai governi. Lentusiasmo culmina nel 2000 quando, con un annuncio
forse un po prematuro, dalla Casa Bianca Bill Clinton e Tony Blair fanno sapere che
il lavoro è completato. Il Progetto ha aperto la via allisolamento dei geni
responsabili di migliaia di malattie. Lingegneria genetica è uno strumento molto
potente. Negli anni Ottanta nascono anche i primi animali transgenici e vengono studiate
le cellule staminali embrionali del topo. Nel 1997 è la volta della pecora Dolly, nel
1998 si ottengono le prime cellule staminali embrionali umane, nel 2006 quelle
pluripotenti indotte. Nel 1978 aveva visto la luce la prima bambina concepita in provetta
e il connubio tra ingegneria genetica e manipolazione embrionale negli animali apre
prospettive che sono interessanti per i ricercatori ma non trovano un consenso generale.
La società è chiamata a dare un giudizio su ciò che è perseguibile. In Italia la
genetica moderna è di serie B, è dal 1906 che alla nostra medicina non viene dato
un Nobel per ricerche effettuate in Italia. Ricordo un commento di Dulbecco quando, alla
fine degli anni Novanta, non venne più finanziato il Progetto Genoma: e personalmente non
capisco perché, ma in Italia le cose non funzionano. Ci vorrebbe una rivoluzione mentale
forse per liberraci delle simamspi mentali che ci bloccano pèerchè in quanto a
sensibilità per la ricerca, non vedo nessun cambiamento allorizzonte.
Favria, 28.02.2014
Il capo supremo a forza di fare esplulsioni dai 5 stelle
alla fine si si troverà in mano un cerino!
Mars
Sofia, Mars, da ns le montagne, sofia fort ns
campagne, rend pi brl lusent l cel, fa sparì la fioca l gel, fa sponte viole
e buton an s le piante e n sii bussun
Quei cani degli esseri umani, linciviltà che avanza!
Passeggiando per Favria rimango tristemente colpito nellanimo
che alcune strade che portano al Parco Pubblico sono cosparse da deiezioni canine. Poveri
animali, fedeli amici delluomo devono anche subire la nomea di maleducati ed
incivili, quando gli scostumati sono quei cani dei loro padroni che li vezzeggiano come
bambini e non per quello che sono, la loro natura di animali domestici e di fedeli
amici delluomo. Chiacchierando con persone che incontro sento le lamentele di
parecchie persone e per questo che dopo questo breve preambolo Ti viene voglia di scrivere
così: "Egregio Primo Cittadino Ti scrivo, questa pubblica lettera su questo
fenomeno di forte incremento di inciviltà. Questa è una lettera che non avrei
proprio voluto scrivere, i problemi della nostra Comunità sono ben maggiori, ma
purtroppo in tanti vogliono che lo faccia. Mi chiedono questa domanda da ormai
troppo tempo, me lo chiedono per strada, me lo chiedono al bar, me lo chiedono nei negozi
della nostra Comunità dove faccio i miei quotidiani acquisti, a momenti me lo vengono a
richiedere perfino al bagno. Non avrei voluto scriverLe quanto sto scrivendo, perché amo
i cani e non mi piacerebbe si scaricasse le colpe contro di loro, poverini, che non hanno
nessuna colpa. Tuttavia, il mio amore per i cani non mimpedisce di dire che non amo
i loro padroni, se pensano che avere un cane non richieda alcun obbligo, neanche quello di
non procurare danno agli altri. Insomma signor Illustre Primo Cittadino, mi permetta,
cane al cane e vino al vino, quello che dà fastidio nel possesso di questi animali
meravigliosi è il fatto che i loro padroni, perbene quando non sono visti, usano portare
a passeggio i propri amici a quattro zampe, lasciando che defechino specialmente per
alcune strade che portano al parco cittadino o per i campi nelle stradine di campagna
intorno alla nostra verde Comunità, dove passeggiano gli adulti, giocano i bambini e
percorrono quelle strade nella bella stagione le mamme con i passeggini. Questi cani di
padroni, lasciano che i loro fedeli amici defechino senza poi provvedere al recupero dei
loro escrementi. Tali gentili personaggi mi potrebbero ribattere che mica si può portare
il cane al gabinetto; oppure, mica possiamo metterci la cacca in tasca; oppure, anche se
sporchiamo, poi qualcuno provvederà a pulire intanto noi paghiamo le tasse, e, per
ultimo, con tanti problemi che ci sono a Favria andate a pensare alla cacca dei
cani. Ed io, per evitare di mandare questi incivili a quel paese, dirò loro, molto
amorevolmente, che per lasciare che strade, marciapiedi e giardini siano attraversabili, lunico
fastidio è quello di portare una semplice bustina di plastica biodegradabile, per
capirci, simile a quelle per contengono le uova, piegarsi con la mano già dentro di essa,
e afferrare lo stronzo, senza offesa per i padroni incivili dei cani, e buttarlo
possibilmente non nel primo cassonetto che sincontra. Perché, anche se dicono che
calpestarla pare che porti fortuna, la cacca dei cani può diventare un grande problema se
non si sa esattamente come eliminarla. Infatti non è un concime biologico, gli
escrementi dei nostri fedeli amici a quattro zampe sono dannosi non solo per la salute e
per i malcapitati che ci si imbattono sopra o vengono a contatto con il terreno dove è
stata abbandonata, ma anche per lambiente. La cacca del cane lasciata nella
sua sede di deposizione non si decompone da sola e brucia lerba sottostante. Perché
torni a far parte del ciclo naturale e diventi qualcosaltro, qualcosa di innocuo e
inodore, passeranno settimane, mesi, anni. Senza contare che può diventare veicolo
privilegiato per batteri, virus e altri parassiti. Va quindi prima di tutto raccolta, e
qui per aiutare il normale buonsenso dovrebbe far posizionare dei contenitori destinati
per tale raccolta e sufficienti per poter fare uno smaltimento ecologico per la
nostra salute e dei nostri fedeli amici.. Lei Signor Primo Cittadino mi potrà dire ma che
cosa centro in tutto questo. Ed io, pensando alla sanità pubblica ed al
decoro urbano, dico: centra, centra, il Sindaco centra sempre anche
perché la Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 3 marzo
2009, Art. 2 comma 4 recita: "E' fatto obbligo a
chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se'
strumenti idonei alla raccolta delle stesse" e queste circolari devono essere
fatte rispettare dal Sindaco. Sperando di aver fatto un servizio a Lei gradito e né
volendo cavalcare nessuna faziosa protesta o fazione politica, sicuramente disinteressata
e poco attenta a queste piccole ma importanti episodi, sarei lieto di vedere quanto
disporrà, non tanto per me ma per la cittadinanza oramai stanca di questi
antipatici episodi ed in attesa che si realizzi quanto scritto nel Suo programma
elettorale: Ci impegneremo a realizzare, rispettando la normativa
igienico-sanitaria e gli standard urbanistici, un dog park per i nostri amici a 4 zampe
Installeremo
idonei contenitori per le deiezioni canine.
Cordiali saluti da un concittadino favriot contribuente.
Favria 1 marzo 2014 Giorgio Cortese
Res gestae favriesi, il cerusico del 2 marzo 1656
Nelle mie ricerche ho ritrovato in questo periodo un ordinato
attestante lesistenza di un medico cerusico al servizio della Comunità
di Favria, con lordinato viene riconfermato come medico Antonio Giovanni Gariglietti
il quale si è offerto pronto di servire questa Comunità e tutti noi
Particolari nel medicare gli ammalati fedelmente a ogni suo potere si et come gli
competerà per suo officio. In cambio di questo servizio la Comunità si offre di
pagargli uno stipendio di lire 180 ducali.
Favria, 2 marzo Giorgio Cortese