Ogni giorno nella vita vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena vivere

 Beltane.

Beltane letteralmente “fuoco di Bel”. è la festa del dio Bel o Beleno, Belino dio solare e luminoso, divinità venerata nella Gallia sud-orientale e nell’Italia settentrionale. La primavera era per gli uomini antichi la stagione degli accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il principio maschile e quello femminile si accoppiavano per propiziare la fertilità. Ma era a Beltane che i Celti svolgevano questi rituali, una festa legata al calendario lunare e quindi dalla data mobile, che poteva cadere dalla seconda metà di aprile fino ai primi di maggio. . Nella festa di Beltane l’albero del Maggio, che rappresentava lo spirito delle vegetazione, era bruciato nel fuoco sacro per la fertilità dei campi: per stimolare la fertilità della Natura i fedeli danzavano intorno al fuoco e correvano per i campi agitando delle torce, oppure piantavano i rami dell’Albero del Maggio.

Favria, 11.05.2014   Giorgio Cortese

 

Nella vita quotidiana nulla ci è impossibile se con sincera passione non proviamo a tentare

 

Res gestae favriesi, da Reius a Reano

Questo cognome è tipicamente piemontese e deriva dal nome latino di persona Reius o Regius con l'aggiunta del suffisso -anus.. L'etimologia potrebbe collegarsi al  latino rex, regis “re” o regnum   “regno”..

Favria,    12.05.2014                 Giorgio Cortese

 

Doniamo sangue!!!

Il sangue e il plasma sono necessari in molte occasioni della vita delle persone e, fintanto che non saranno prodotti artificialmente, l'unica risorsa è il donatore volontario.
Il donatore volontario aiuta il prossimo e può salvare anche la tua vita. Egli compie il gesto di più alta civiltà che possa essere fatto da uomo, la sua è una donazione generosa e gratuita che non comporta impegno e che in cambio fa sentire soddisfatto e orgoglioso del gesto compiuto. Donare sangue non comporta rischi e permette di tenere sotto controllo la propria salute grazie ai controlli medici gratuiti (analisi dell'emoglobina, transaminasi, epatite, azotemia, elettrocardiogramma, ecc.). La legge inoltre concede un giorno di riposo retribuito per i lavoratori dipendenti (art. 13 e 14 legge n. 170/90). Vieni a donare VENERDI’ 16 MAGGIO a FAVRIA (TO) dalle ore 8 alle ore  11,30 per i già donatori, entro le 19,20 per i nuovi

 

Lettera all’amica/o donatore/trice

Caro amico/a, non conosco il tuo nome, né il tuo volto, né il mestiere che fai. Non so dove abiti, né come sia la Tua casa, ma di te ho capito una cosa importante. So che hai un cuore grande e generoso. Così generoso da accettare un sacrificio personale per aiutare gratuitamente chi si trova in difficoltà. E’ questa la qualità più bella che una persona possa avere, perché avvicina all’amore di Dio. Non c’è infatti amore più grande di chi dona la vita per gli amici e tu doni una parte di te per salvare una vita. Grazie caro donatore che verrai alla donazione di venerdì 16 MAGGIO a Favria dalle ore 8 alle ore 10,30. Se delle persone sopravvivranno sarà anche grazie alla Tua generosità. Non ci sono parole adeguate per esprimerti tutta la mia gratitudine. Insieme a me Ti ringraziano tutto il Direttivo Fidas di Favria e si   stringono intorno a te in un grande abbraccio. Grazie se verrai  VENERDI’ 16 MAGGIO a FAVRIA (TO) dalle ore 8 alle ore  11,30 per i già donatori, entro le 19,20 per i nuovi. Grazie  della Tua grande generosità!

Favria   13.05.2014        Giorgio Cortese

 

La solidarietà autentica ben si sposa con la generosità, la semplicità, e si può manifestare attraverso diverse possibilità. Fra queste c'è un'azione di vero altruismo che ti può coinvolgere, un gesto di solidarietà concreta: offrire il braccio per donare il proprio sangue a chi è nel bisogno.

 

I  preziosi lapislazzuli dei fiori di maggio

In questo mese quando esco e mi muovo a piedi  per la campagna non mi limito solo a camminare dritto e veloce, ma  il mio sguardo si sofferma spesso e volentieri  ad osservare: intorno a me i colori, profumi, sensazioni diverse inebriano i miei sensi.  Osservo questo tourbillon tra i fiori di campo… La primavera colora i prati  con tutta la gamma dei colori dai più brillanti ai delicati. Giallo, rosso, blu, viola, bianco, lilla. Maggio sembra che abbia rovesciato una vera e propria tavoletta da pittore nell’erba! Meraviglia e pace per gli occhi. Basta una breve passeggiata a risollevare il piacere di tutti i sensi e farmi dimenticare per un po’ tutte le preoccupazioni. I colori sono meravigliosi nei campie ogni tanto raccolgo qualche fiore per farne poi un personale segnalibro. Maggio mi offre piccole e bianche margheritine di campo, i fiori di Veronica, conosciuti anche come “occhi della Madonna”, il giallo tarassaco, la dolce camomilla, il botton d’oro che con il suo giallo-dorato illumina i campi, e i fiori del trifoglio. Quest’ultimo, all’interno della stessa famiglia, ha molte varietà e fiorisce in differenti tonalità inaspettate di viola, rosso, bianco! A volte mi capita di vedere estesi prati rossi, tutti completamente tempestati di papaveri leggeri e vellutati che con il vento si muovono morbidi. Oppure nascono uno qui e uno là a ricordando la loro presenza! Le campanule, sfumate blu, azzurro, viola più scuro e chiaro, si aprono sopra uno stelo esile, nelle zone ombreggiate. Ovunque si posa il mio sguardo sempre di più estasiato noto fiori differenti, e poi il clima, l’esposizione, l’altitudine e il terreno fanno di ogni angolo naturale uno spettacolo perfetto. Molte erbe di campo e fiori si possono mangiare od usare in infusi e tisane, ma dato che le conosco poco non mi fido. Ma difficile poi  resistere al fascino antico di  un fiore,  il fiordaliso che una volta era l’amico prediletto dei campi di grano insieme al rosso abbagliante dei papaveri a maggio. Ma in quei campi lo vediamo sempre meno, e mi manca il suo blu che ricorda quello dei preziosi lapislazzuli.

Favria,   14.05.2014     Giorgio Cortese

 

Nella vita i cambiamenti di mansione non rendono intelligente chi è stupido.