La mitica partita del secolo: Italia-Germania 4-3
Se capitate in Messico, beati voi, fate un salto allo stadio di Città del
Messico e potrete osservare la grande lapide di marmo che i messicani fecero deporre a
immortale memoria degli eroi dell'Azteca.
Eroi, si, perchè i giocatori delle due nazionali diedero vita quella sera di giugno ad
uno spettacolo mitico, conquistando la passione di milioni di amanti del calcio nel
mondo. Certo allora abbiamo vinto, ma lonore va l'onore va equamente diviso con i
gli avversari che hanno contribuito a dare sul campo una grande prova di
coraggio e orgoglio pari alla nostra passione e determinazione. I Mondiali del 1970
portarono allassegnazione definitiva della Coppa Rimet al Brasile, prima squadra a
vincere tre edizioni del trofeo. Di lì in poi, il trofeo cambiò il proprio titolo in
Coppa del mondo. Ma la memoria collettiva di quelledizione è
indissolubilmente legata alla semifinale tra Italia e Germania Ovest, giocata allo
stadio Azteca di Città del Messico. Allora avevo dodici anni e mi ricordo che la partita
era iniziata lentamente, le due squadre si studiavano sul campo con mosse e contromosse,
poi via a via come un copione perfetto di un film di successo è divenuta prima
straordinaria, entusiasmate e sovrumana, e mi è entrata nella mia memoria
come nel ricordo collettivo di tutti quegli italiani che attraverso la televisione hanno
assistito allo spettacolo. Questa partita ha ispirato libri, film e rappresentazioni
teatrali, riproponendo sempre la sua carica emotiva ed emanando il proprio fascino anche
sulle generazioni successive a quelle direttamente coinvolte. Si giocò in notturna, di
fronte a 102.444 spettatori presenti allo stadio. In Italia più di 30 milioni di
spettatori seguirono la telecronaca di Nando Martellini o la radiocronaca di Gianni Ameri.
Mi ricordo ancora la recriminazione del sempre composto nostro telecronista del momentaneo
pareggio dei tempi regolamentari dopo due minuti abbondanti che era finito il tempo
regolamentare,, da parte del tedesco Schnellinger, terzino del Milan. Una partita mitica
il resto sono solo chiacchiere
Favria corteseg@tiscali.it