Scriveva  Stanislaw Lec che “Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo”.

La vita è un  teatro che non ha prove iniziali

Una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi. Sono le amare parole del Macbeth shakespeariano,   atto V, scena V: “La vita non è che un'ombra in cammino”. Un povero attore che s'agita e si pavoneggia per un'ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore e senza alcun significato»? Ecco, io penso che Charlie Chaplin, il grande protagonista della storia del cinema col suo Charlot, abbia pensato proprio al celebre poeta inglese nella frase che sopra ho trascittto. Non per nulla il suo omino coi baffi e la bombetta ride raramente e il riso che suscita negli spettatori è paradossalmente serio e severo. Qualche volta penso che sia necessario prendere coraggio per ridimensionare la mia sicurezza, la vitalità, l'orgoglio per ciò  compio per scavare con flemmatica serenità, in profondità alla ricerca di ciò che è veramente autentico, ricordomi sempre che non ho la possibilità di ripetere l'unicità della mia piccola vita.  Proprio per questo è risplendente e cerco di fare mio ogni giorno l'invito di Chaplin a cantare, a ridere, a ballare, ad amare e a vivere ogni istante, impedendo che si dissolva nella vanità e nella superficialità o che si riduca, come diceva Shakespeare, a una recita o a un racconto rumoroso e senza significato. Il sipario, certo, calerà e se anche ci saranno applausi, presto cadranno nel silenzio e ci sarà un solo Giudice a vagliare la parte da me recitata

Favria 31.5.2012            Giorgio Cortese