La battaglia di Marengo 14 giugno 1800
A Marengo quel giorno avvenne una battaglia tra le truppe
napoleoniche e lesercito austriaco. E stata unimportante
vittoria napoleonica . Il successo, tanto più eclatante in quanto
inaspettato, consolidò il suo potere e arricchì laura di guerriero indomito e
fortunato che lo circondava. Per celebrare
Favria 14 giugno 2012
Scriveva Orazio che per avere successo quando si
scrive, la cosa migliore è unire l'utile al dilettevole
Elogio ai donatori e alla sanità pubblica
Quello che sto per raccontarvi, non è la solita lettera di reclamo contro la sanità, ma del piccolo e sconosciuto miracolo quotidiano che avviene nella nostra Patria da parte di veri eroi che lavorano non per finire sui giornali o in televisione con sparate pazzesche ma che lavorano in stretto accordo per la nostra salute. Si oggi voglio elogiare la sanità pubblica e i donatori di sangue. Voglio pubblicamente ringraziare donatori e medici che giorno dopo giorno ci permettono di stare bene e danno coloro alla vita di persone che senza di loro perderebbero il coloro della speranza.
Perché questo? Questa mattina sono stato al consueto congresso della ADSP, Associazione Donatori di Sangue Piemonte a Torino. E stata una mattinata molto interessante e formativa come donatore. E durante io congresso sentendo parlare in un linguaggio chiaro e lineare i dottori della Banca del Sangue, i dottori Fidas ed i nostri Dirigenti del Direttivo che spiegavano che una operazione appena avvenuta, un sarcoma mi pare erano state necessarie più di 125 sacche di sangue intero, 30 sacche di plasma e 5 piastrine mi è venuto da pensare a quellesercito silenzioso ma costante di donatori che giorno dopo giorno donano il sangue, in umile silenzio, in modo gratuito e disinteressato e che riempiono i ranghi di questo luminoso esercito di volontari con nuove leve di giovani, motivati a migliorare la propaganda di chiamata e la salute di chi dona e di chi riceve. Si perché donare il sangue non è solo un atto di volontariato ma un servizio a favore della società o se credete alla Comunità che vive nel territorio dove abitate e che potrebbe avere bisogno per un emergenza . Il sangue umano è una risorsa fondamentale sia per la sopravvivenza dei pazienti sia per lapplicazione di innovative tecniche terapeutiche. Si tratta di un bene non inesauribile, costoso e deperibile: è quindi necessario che ci responsabilizziamo sempre di più sullimportanza dellatto di donare il sangue. Dai discorsi sentiti oggi, il sangue e i suoi componenti sono in costante aumento a causa dellinvecchiamento della popolazione e di cure sempre più numerose e nuove. Il sangue è indispensabile per moltissime terapie e non solo nelle situazioni di emergenza. Certo non posso e non voglio sapere a chi dono il mio sangue, ma oggi ho avuto ancora una volta la conferma che il mio sangue è destinata a molti tipi di malati, a quelli oncologici e alle persone che hanno emorragie importanti per traumi, interventi chirurgici, tra cui i trapianti, o durante il parto. Ecco il parto, finito il congresso nel momento successivo conviviale mi raccontava un donatore che da giovane aveva donato il suo sangue direttamente allospedale al ricevente, allora si usava così, per salvare un bambino appena nato. Oggi quel bambino è un uomo e vive per quel gesto anonimo di un donatore e potrà sempre dire che la la generosità di tanti donatori ha salvato anche me. Donare il sangue come donatore attivo è bello ma immagino chi lo riceve, il suo pensiero dietro ad sacca ricevuta, sa che dietro ci sono il donatore ed equipe di medici efficienti che curano la salute di chi dona e di chi riceve. Dare il sangue vuole dire offrire una sacca che insieme a molte altre può salvare una vita che non conosco e che mai conoscerò mai, una libera scelta di aiutare il prossimo.
In conclusione un sincero grazie alla sanità pubblica che nonostante tagli, scandali e dirigenti inetti funziona davvero per la dedizione al lavoro da parte dei dottori e di tutto il personale sanitario e dei donatori un silente esercito che ogni giorno compio un gesto umile ma prezioso e con laugurio che il vero volontariato venga messo nelle condizioni di poter continuare la sua preziosa opera di cui tutti, indistintamente, possiamo aver bisogno. Un grazie al Presidente ADSP Piemonte dott Re Rebaudengo perché sabato mattina in un suo intervento mi ha dato lennesima conferma della sua statura morale che deve essere di esempio per tutti noi presidenti e donatori Fidas ADSP.
Favria 16.06.2012
Se noi nella vita siamo ciò che continuamente facciamo. Quindi nelle nostre azioni quotidiane il migliorasi ogni giorno non è un semplice gesto, ma un abitudine. Sono personalmente convinto che ogni momento della vita è un momento speciale, quel momento appena passato dopo aver scritto questa misera riflessione è stato un momento unico per cui ne è valsa la pena di essere nato e di averlo vissuto. Se riesco a cogliere ogni attimo come speciale occasione, se riesco a gustarla pienamente, sono sicuro che riusciro meglio a vivere la giornata ed a recitare con sincera passione il ruolo che mi è stato dato dalla nascita, in modo esclusivo. In quel momento, quando riuscirò a realizzare del tutto quanto scrivo, scoprirò la mia grandezza e la mia vera origine. Molte volte penso che negli animi delle persone ci sia un profondo oceano di attimi smarriti e di tesori umani da scoprire. Ognuno di noi ha un personale bagaglio di sofferenze, gioie, emozioni, che gli permettono di vivere adesso, con la consapevolezza di quello che hanno vissuto. La mestizia di un momento ha un peso, che segna minuscoli ma indelebili solchi sullanimo che solo io posso vedere, la mia pur effimera gioia del momento assume le vesti di qualcosa di importante che io soltanto posso cogliere. Gli anticichi greci chiamavano Kairos, il "momento giusto o opportuno".
Personalmente cerco ogni giorno di migliorarmi per gestire al meglio il momento attuale, in base alle circostanze che incontro giorno per giorno, sforzandomi di avere sempre un giudizio accurato nelle occasioni d'incontro e per le quali molto raramente ho già pensato alla linea di condotta opportuna.
Favria 16.06.2012
Quando passo nel parco verso sera o al
sabato, trovo dei pensionati seduti sempre sulla solita panchina. Sono delle
persone a me note e a forza di vederci abbiamo stretto quella che si potrebbe
chiamare amicizia di conoscenza quotidiana e di reciproco rispetto.
Se penso alla panchina mi viene in mente lorigine
del termine banch, che deriva dall antico sassone e che la
trovo nei parchi e nelle vie di ogni comunità, insomma un semplice elemento di arr
Chissà quante persone si sono sedute su quella panchina, in quel luogo di meravigliosa tranquillità si sono accomodati dei fanciulli a gioire delle loro felicità. Quanti ricordi porta dentro di se quella panchina: dolori freddi come la brina e di felicità scandite dalle calde risate ormai dimenticate.
Muta e deserta era questa mattina presto quella panchina
ai bordi del parco, il tempo passa e tutto graffia e ghermisce nel suo incedere
e dentro di me la nostalgia
Favria 17.06.2012
Ho appreso che si è rotto il pozzo 4 dellacqu
Spero di avere delle risposte Grazie e
buon lavoro.