In questi giorni dopo  che ci viene imposto con il balzello il salasso  dell’IMU e non solo quello si può affermare che la ricchezza è una convinzione ma la povertà una certezza

 Lo scudo migliore nella vita quotidiana, l’amicizia!

Grigliata, barbacue, chiamala come vuoi. Ma è sempre un’ottima scusa per rivedersi tra amici fa sempre bene all’umore. Non so se sto diventando vecchio, ma sento sempre più il bisogno di circondarmi degli amici, di apprezzarli tutti ognuno per le sue peculiarità.  Certo l’appetito  è per lo stomaco ciò che l'amore è per il cuore. Una delle cose che amo nella vita è il mangiare in allegria con veri amici. Domenica il cibo che  mangiavo lo schiacciavo dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, cominciava a fondersi: bagnava il palato molle, sfiorava le tonsille, penetrando nell’esofago accogliente e infine si deponeva nello stomaco che rideva di folle contentezza come il mio animo nell’essere tra amici. Scriveva  Cicerone che :” Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale, perché il dovere dell'amicizia sia compiuto”. Ma con gli amici domenica 17 giugno non ho vissuto solo in armonia ma in dolce melodia. Che bellissima giornata. Grazie mille. Sono convinto che  l’arma quotidiana più potente per difendermi da qualsiasi attacco  è di essere protetto dall'amicizia e dalla simpatia   di chi mi sta intorno. Penso che più siamo amati e più siamo protetti.

Favria 19.06.2012             Giorgio Cortese

 

 

La pazienza è il mio grande amico, mi aiuta a realizzare quello che vorrei fare.

 

Si può fare insieme e bene

Leggo sui media  che gli annunciati tagli ai trasporti locali sono calati sul territorio come una mannaia. Certo la crisi morde e allora con   la fredda mente del ragioniere  nei trasporti si tagliano i cosiddetti “rami secchi”, quelle tratte e quei orari dove sui treni non c’è quasi nessun utente.

So che monta la protesta degli amministri locali, ma mi vorrei soffermare sul principio che dietro ad ogni problema nasce una grande opportunità.   Se vediamo la storia è disseminata di grandi opportunità  sorte a fronte di quesiti, dall’uomo primitivo che per risolvere dei problemi di trasporto di grandi pesi inventa la ruota, dall’invenzione della macchina a vapore per i trasporti su ferro e non solo, che ha portato alla rivoluzione industriale sino ad internet, da uso militare alla globalizzazione di notizie in tutto il mondo. Come si vede  ad ogni problema c’è un’ opportunità che sonnecchia e che non aspetta altro di uscire. E adesso i tagli del trasporto locale devono essere un’occasione per crescere in tutto il Canavese, ma come? Lasciando  da parte la logica del piccolo orticello e dell’ombra del campanile per collaborare davvero insieme, lasciando da parte eventuali consorzi che non hanno mai ben funzionato perché troppo condizionati dai veti incrociati dei locali amministratori e mi sembrano che siano stati  usati anche come carrozzoni elettorali.

Ogni comune penso dovrebbe rinunciare di progettare opere faraoniche nel suo territorio ma iniziare a creare una società  spa, gestita da manager capaci e non rieleggibili, che rendono conto del mandato ricevuto alla fine e senza condizionamento da parte di nessun amministratore locale.

Creando una società che si occupi dei trasporti nel territorio, da Comune a Comune, solo cosi si può contribuire a migliorare la qualità della vita del Canavese e ci si riavvicina al  capoluogo di Provincia. Fino ad esso il trasporto è stato monopolizzato dalla Provincia e Regione che hanno fatto il bello e cattivo tempo e poi quando finiscono i soldi noi restiamo un isolata provincia ai bordi dell’impero.

Questa crisi economica ce lo ha insegnato: i dati statistici possono dimostrare tutto e il contrario di tutto, vanno interpretati  dobbiamo essere come scriveva  Jorge Borges:”Ogni casa è un candelabro, dove ardono in appartata fiamma le vite”. Ecco ogni Comune un candelabro che  generosamente collabora con l’altro, ogni Ente locale dovrebbe essere una porta chiusa al campanilistico egoismo, Comuni che proteggono il territorio ma fanno incontrare con il trasporto locale molte più persone per rendere i nostri siti artigiani ed industriali ambiti e sempre con un occhio attento alle eccellenze in agricoltura che sono le nostre origini e che ha delle potenzialità mai sfruttate e sempre bistrattate dai locali amministratori.

Forse sono solo un idealista, ma una sincera passione mi spinge a scrivere questo perché solo tutti uniti possiamo trasformare questa crisi in un’insuperabile occasione di crescita economica e morale.

Favria   20.06.2012                 Giorgio Cortese

 

 

Secondo Pablo Picasso:”Ci si mette molto tempo per diventare giovani”. Ma io conosco delle persone che non lo diventeranno mai perché sono già nate con delle idee vecchie.