Le leggende del Trasi

Salendo da Forzo verso Boschietto, dopo circa un quarto d'ora di cammino, si incontra la frazione di Trasi con le sue case ormai tutte abbandonate. La leggenda narra che in una di queste abitazioni vivesse una strega. Maria Rastello, che vive in frazione Molino e alleva pecore e capre, dice che stava sempre sulla porta a guardare quelli che passavano e, gentilmente, invitava i giovanotti a entrare. Aveva l'aspetto di un'innocua vecchietta, con la gonna che scendeva a coprirle i piedi. Una sera, un ragazzo accettò I'invito della donna che, quando fu all'interno, si trasformò in una meravigliosa fanciulla. Il cuore del giovane accelerò i battiti ma, abbassando lo sguardo, si accorse che quella splendida visione aveva le gambe da capra. Fece appena in tempo a fuggire e a mettersi in salvo seguito da un forte odore di zolfo e, da allora, preferì salire al suo paese passando sull'altro sentiero, sulla sinistra orografica del torrente.

Un'altra leggenda narra che a Trasi viveva una famiglia composta da padre, madre e una bambina. Purtroppo la mamma morì pochi giorni dopo aver messo al mondo un bel maschietto. I pover'uomo, rimasto solo, non riusciva a badare ai suoi piccoli, dovendo sbrigare anche i pesanti lavori dei campi. Così si risposò con una ragazza del luogo la quale, pur aiutando il marito in campagna e accudendo alla casa, non aveva con i bambini la stessa pazienza di una vera mamma. Quando doveva cambiare i panni sporchi al neonato usava dire: "Te torna bagnia, moro da tchin", ovvero: sei di nuovo bagnato, faccia da cane. Una sera, rientrata dal lavoro dei campi, la matrigna trovò tutto in ordine, il bimbo cambiato e asciutto e i pannolini lavati e stesi. Chiese alla sorellina più grande chi fosse venuto in casa, e la bimba rispose che era stata la mamma e che non voleva più sentir chiamare il piccolo «faccia da cane». La donna stupita disse alla ragazzina che avrebbe dovuto cercare di tenere la mamma accanto a sé e si sentì rispondere che aveva provato ma non era riuscita ad afferrarla e a sentirla tra le mani.

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