Ronco Canavese

il capoluogo sorge in una bella conca accanto al torrente Soana, detta "Bandita di Santo Spirito".
Per distinguerlo da altri paesi con lo stesso nome, nei 1457 venne definita "Ronchus Canavese".

Ronco deriva dai latino "runcus", che indica un terreno prima incolto e poi "divelto, dissodato"; (in latino "runcare" : pulire un terreno dalle sterpaglie, dalle pietre dalle asperita', per renderlo adatto alla coltivazione).

La Chiesa Parrocchiale

La chiesa di Ronco si stacca dalla parrocchia di Campiglia (la più antica della Val Soana) nel 1280.

Il Bertolotti, nel suo libro "Passeggiate nel Canavese", cita un don Pietro quale titolare della parrocchia di Ronco nel 1281 e la chiesa viene gia' citata negli "Status di Ponti e Valli" del 1300-1346, ma le prime notizie documentate risalgono alla visita pastorale dei 1329. In quest'occasione la chiesa viene definita come: "Ecclesia Sancti lusti da Valsoana" (Chiesa di San Giusto) e si precisa che essa è sotto il patrocinato dei Conti di Valperga.

Nel 1582 si presenta riedificata da poco, in forma elegante ad unica navata. Si citano anche sette sepolcri chiusi con pietre (che ancora oggi sano facilmente identificabili sotto le lastre del pavimento).

Un documento di fonte sicura, risalente ai 1616, dice che la festa patronale in onore di San Giusto, viene celebrato il giorno 6 aprile di ogni anno.

Nel 1647 avviene la visita pastorale di Mons. Asinari e l'altare maggiore viene fatto risalire a questa data. Si hanno poi notizie della visita pastorale di Mons. Michele Di Villa nel 1750, il quale nota la presenza dell'atrio davanti alla porta maggiore.

L'edificio attuale è il risultato di numerose ristrutturazioni svoltesi tra il 1809 e il 1887. L'ultima decorazione ad opera del pittore Giovanni Comoglio è del 1955. La costruzione è in pietra con il tetto a lose; l'atrio antistante l'ingresso poggia su due imponenti colonne di pietra; la facciata è a tre porte, di cui una principale, ognuna con interessanti sculture e sui muri laterali si aprono 11 finestre semiovali.

L'interno è costituito da un'unica navata ed il pavimento è in lastre di pietra ad eccezione delle due parti sottostanti i banchi, dove, recentemente, è stata fatta una pavimentazione in legno.

Di notevole pregio è l'altare maggiore, in legno dorato, ai lati del quale vi sono due statue lignee: a destra quella di San Giovanni Battista e a sinistra quella del patron San Giusto. Su ciascuno degli altari lateraIi, due per lato, si trova una pregiata pala la più importante rappresenta "La Sacra Famiglia in fuga verso l'Egitto".

Nell'arco absidale si può ammirare un trittico statuario con al centro il Crocifisso ai lati la Vergine e la Maddalena inginocchiata.

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