Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte / Mappa Ministero Salute

Lunedì 23 novembre   Ore 18. Commissari Covid ad Alessandria. Su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha nominato con decorrenza immediata Mario Raviolo e Gianluca Ghiselli rispettivamente commissario straordinario e commissario straordinario vicario con funzioni di supporto e affiancamento per l’emergenza Covid-19 all’attività dell’azienda sanitaria ospedaliera SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Entrambi svolgeranno l’incarico a titolo gratuito e in aggiunta a quelli attualmente ricoperti (Raviolo è direttore della Maxiemergenza regionale, attualmente di stanza al Dirmei, e Ghiselli direttore della Medicina e Accettazione d’urgenza dell’ospedale di Asti).

“In questi momenti d’emergenza – commenta Icardi – è fondamentale che un ospedale ad alta complessità come quello di Alessandria venga messo nelle condizioni di operare al meglio delle sue possibilità, garantendo quelle prestazioni di vitale importanza che non sono possibili nei presidi minori. Bisogna unire le forze e mettere in campo tutte le migliori risorse disponibili della Sanità regionale”.

Ore 17. 68.736 pazienti guariti. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 68.736 (+1738 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6021, Asti 3.294, Biella 2.126, Cuneo 7.727, Novara 5.020 Torino 39.311, Vercelli 2.547, Verbano-Cusio-Ossola 1.963, oltre a 377 extraregione e 350 in fase di definizione.

Ore 17. I decessi diventano 5.646. Sono 81 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.646 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 862 Alessandria, 332 Asti, 266 Biella, 605 Cuneo, 516 Novara, 2.553 Torino, 282 Vercelli, 174 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 56 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 17. La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 151.305 (+1.730 rispetto a ieri, di cui 610, il 35%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 457 screening, 680 contatti di caso, 593 con indagine in corso; per ambito: 162 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 100 scolastico, 1468 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.030 Alessandria, 6.934 Asti, 5.286 Biella, 19.920 Cuneo, 11.508 Novara, 81.759 Torino, 5.643 Vercelli, 4.919 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 872 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.434 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 399 (+1 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.112 (-20 rispetto a ieri).Le persone in isolamento domiciliare sono 71.412. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.432.221 (+13.529 rispetto a ieri), di cui 755.717 risultati negativi.

Ore 11. Trovare un punto di equilibrio per lo sci. A Rai News24 il presidente Cirio ha parlato anche dello sci invernale: “Possiamo trovare un punto di equilibrio, come stanno facendo in altri paesi. E’ uno sport e lo si può praticare in sicurezza. Si potrebbe consentire l’attività sciistica, lasciando chiusi bar e ristoranti. E’ una strada che dobbiamo percorrere insieme al Governo. Come sempre, bisogna cercare soluzioni di buon senso, verificare se esiste la possibilità di permettere alle attività sciistiche di funzionare pur nel rispetto, prioritario, delle condizioni di salute”.

Ore 11. Il Piemonte vuole riaprire ma per sempre. Ospite di RaiNews24, il presidente Alberto Cirio sostiene che “non è il momento delle fughe solitarie in avanti, ma quello di lavorare insieme con il Governo, perché il Piemonte vuole riaprire ma vuole farlo per sempre. Il meccanismo con cui si cambia colore è stato studiato con intelligenza e io lo difendo, perché ci permette di vivere con prudenza il passaggio da una fase all’altra e di rendere i cittadini consapevoli del percorso che stiamo facendo”.

“Oggi il Piemonte ha un Rt di 1.1, quando è entrato in zona rossa era 2.16 – ha aggiunto Cirio – Vuol dire che quel sacrificio così doloroso di chiudere un negozio o di ridurre la libertà personale sta dando i suoi frutti. Ma non è possibile immaginare un Natale come l’agosto vissuto in Italia e in Europa”.
vedi anche la Mappa dei contagi aggiornata dalla Regione Piemonte
vedi anche la situazione attuale in Italia
vedi anche tabella Dati aggregati quotidiani Regioni/PPAA – Ministero della Salute
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