Film sul Parco del Gran Paradiso al Bristol Wildscreen

“Il migliore dei mondi possibili”:
unico documentario italiano presentato durante la rassegna al Bristol Wildscreen Festival
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Un’enorme barriera di 1200 chilometri emerge nel cuore dell’Europa, uno dei continenti con la più alta densità di popolazione: è la catena delle Alpi. Da oltre 5000 anni l’uomo ne ha modificato le aree più accessibili adattandole alle proprie esigenze, ma le Alpi conservano ancora un’anima selvaggia. Il Parco del Gran Paradiso e le montagne della Valle d’Aosta ne sono un esempio, soprattutto nei territori d’alta quota, ancora isolati e quasi intatti.
E’ un mondo parallelo al nostro, in cui le specie sopravvissute alle vicende climatiche del passato, allo sfruttamento del territorio e al turismo di massa, si muovono intorno a noi, ci osservano, spesso non lontano dalle nostre tracce. Sono animali e piante che devono il loro successo alla capacità di vivere in condizioni difficili.
Quelle condizioni che per tutte le altre specie sono proibite, ma che invece rappresentano, per loro, il migliore dei mondi possibili.
Film documentario di 51 minuti realizzato nel 2012, girato in buona parte nel territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso. In concorso al festival Stambecco d’Oro 2012 e Sondrio Festival 2013.
Clicca qui per visualizzare l-intervista a Marco Andreini, Paolo Fioratti 
Il  documentario “Il Migliore dei mondi possibili” di Marco Andreini, Paolo Fioratti, realizzato nel 2012 e girato nel territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso.
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