Giornata mondiale sclerosi multipla, un’emergenza sociale. – Fattore Rh. – Global Day of Parents. – 2 Giugno Festa della Repubblica. – Giornata mondiale della bicicletta. – Le donne in mongolfiera…LE PAGINE DI GIORGIO CORTESE

Giornata mondiale sclerosi multipla, un’emergenza sociale. La sclerosi multipla è

un’emergenza sociale, e questa giornata mondiale ci ricorda che ogni anno in Italia 3600 nuove diagnosi. Questa giornata si celebra il 30 maggio ed è promossa dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla (MSIF) è l’unica campagna globale per aumentare la consapevolezza sulla SM. Dobbiamo tutti prendere consapevolezza quattro concetti, il primo che non si conosce la causa della SM né la cura definitiva. I sintomi della SM variano da persona a persona. Questo rende imprevedibile la vita con la SM. Infine se i servizi e trattamenti stanno migliorando per le persone con SM ma non per tutti né in modo equo. Questa è la giornata dell’impegno a continuare a combattere la malattia a fianco di tutta la comunità delle persone colpite, dei familiari e dei caregiver, con il contributo di tutti. La sclerosi multipla, grave malattia del sistema nervoso centrale, è una delle principali cause di disabilità nei giovani. Malattia cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante, colpisce una persona ogni 3 ore, viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni in maggioranza nelle donne con un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini. Le persone con sclerosi multipla sono 2,5 milioni nel mondo, 700 mila in Europa e 130 mila solo in Italia. La sclerosi multipla ha un forte impatto sociale: 5 miliardi di euro è il costo medio annuo della malattia.
Favria  30.05.2023   Giorgio Cortese

Buona giornata.  Tutti abbiamo delle disabilità, solo che alcune sono più visibili di altre. Tutti abbiamo delle sfide, tutti abbiamo degli ostacoli. Felice martedì.

Fattore Rh.

Il sangue fino all’inizio del Novecento era considerato da sempre una sostanza omogenea tra gli individui, chiamato in causa al più per decretare differenze socioculturali, il famoso “sangue blu”. Il sangue rimase per buona parte ignoto nella sua composizione sino al 1901: anno in cui il medico austriaco Karl Landsteiner scoprì i gruppi sanguigni. Fino ad allora nonostante i notevoli progressi in numerosi altri campi medico-sanitari,  la trasfusione di sangue non godeva di una buona reputazione scientifica. Non erano per nulla chiare le ragioni di queste violente reazioni. Il  futuro Nobel Karl Landsteiner identificò quattro gruppi sanguigni: A, B, AB, e 0. All’epoca però, la sua scoperta non ebbe la risonanza che meritava. C’era in primo luogo un problema di classificazione e di nomenclatura. Gli studiosi che negli anni successivi si occuparono dell’argomento, adottarono ciascuno una diversa terminologia, fatta di gruppi e sottogruppi, creando una gran confusione. Inoltre, per i medici e gli studiosi dell’epoca, non era immediato il collegamento tra il fenomeno dell’agglutinazione descritto da Landsteiner e le reazioni trasfusionali. Finalmente, nel 1928, si adottò a livello internazionale la nomenclatura ancora oggi in uso per i gruppi sanguigni e le dinamiche osservate da Landsteiner vennero confermate a più riprese. A quel punto, riconosciutone il valore straordinario, la scoperta condusse Landsteiner agli onori di Stoccolma, nel 1930. Corre tuttavia l’obbligo di ricordare che nel 1901 Landsteiner non identificò tutti i gruppi sanguigni esistenti: mancava ancora il fattore Rh (Rhesus). La scoperta del fattore Rh fu resa possibile dagli studi condotti su un gruppo di macachi Rhesus, da cui derivò il nome Rh.  Infatti nonostante la scoperta dei gruppi sanguigni AB0 e la possibilità di conservare e trasfondere sangue tipizzato, rimaneva una piccola percentuale di reazioni imprevedibili. Si dovette attendere il 1939 per identificare il fattore Rh, grazie al lavoro di Philip Levine e di Rufus Stetson, e poi il 1940: anno in cui Landsteiner e Alexander Wiener annunciarono la scoperta del fattore prima ignoto. Virtualmente tutti o quasi tutti gli interventi chirurgici possono complicarsi con emorragie tali da richiedere supporto trasfusionale. Tutte le conoscenze che partono da Harvey e passano per Landsteiner fino ad arrivare a oggi hanno portato a un calo significativo dei decessi post-operatori, permettendo oggi di trasfondere il sangue in sicurezza. Cambia il mondo, dona sangue  e sii un eroe nella vita di qualcuno.
Ti avviso che LUNEDI’ 12 GIUGNO avverrà la donazione di sangue  a Favria cortile interno del comune dalle ore 8 alle ore 11,20.

Contattaci se sei disponibile a donare al cell 3331714827, mail favria@fidasadsp.it , oppure prenotando direttamente su Fidas Adsp – Donatori Sangue del Piemonte.  Per donare devi avere più di 18 anni e meno di 60 anni se non hai mai donato, pesare più di 50 kg e  godere di buona salute. Iniziare a donare. Se invece non puoi donare per un qualsiasi motivo, non ti preoccupare! Puoi contribuire anche tu a salvare delle vite facendo passaparola chiedendo ad amici, parenti e conoscenti di contattarci. Grazie di cuore, abbiamo bisogno di Te, a presto!

Buona giornata

Favria, 31.05.2023  Giorgio Cortese

Buona giornata. Il mese di giugno si distende all’improvviso nel tempo, come un campo di papaveri. Felice  mercoledì.

Global Day of Parents

I genitori sono i nostri principali educatori, persone che si prendono cura di noi e ci proteggono, infondono valori e trasmettono tradizioni. Ogni nazione ha le proprie usanze di onorare gli anziani e non sorprende che sia apparsa la Giornata internazionale dei genitori. Per questo l’Assemblea delle Nazioni Unite ha creato “La giornata mondiale  dei genitori”  a partire dal 17 settembre 2012 per sottolineare l’importanza che hanno padre e madre nella famiglia. Il Global Day of Parents non ha solo lo scopo di omaggiare papà e mamme, ma vuole favorire la riflessione riguardo l’evoluzione negli anni del ruolo genitoriale. La nostra ricchezza sta nel padre e nella madre, quello che siamo è anche grazie ai sacrifici e impegno messo dai nostri genitori per il nostro bene di figli. Pensiamo ai genitori come l’impegno disinteressato nei confronti dei bambini e il loro sacrificio permanente per coltivare questa relazione.

Favria, 1.06.2023 Giorgio Cortese

Buona giornata. A giugno il sole è un cappellino luminoso che  s’alza, poco a poco da dietro il profilo dell’orizzonte. Felice giovedì.

2 Giugno Festa della Repubblica.

Perché  il 2 giugno si festeggia la nostra Repubblica? Il 2 e 3 giugno del 1946, andarono  al voto per la prima volta anche le donne  per il referendum che doveva scegliere fra monarchia e repubblica. La nascita della Repubblica italiana passò attraverso quel voto popolare, ed il primo nella nostra amata Patria con suffragio universale. Gli italiani furono chiamati a votare per decidere quale forma di governo volevano dopo la caduta del fascismo e la fine della seconda guerra mondiale. Vinse la repubblica sulla monarchia con due milioni di voti in più, 12.717.923 voti contro i 10.719.284 a favore della forma monarchica,  e ci fu il conseguente esilio dei Savoia con la partenza di re Umberto II il 13 giugno. Al Nord prevalse la repubblica, al Sud furono più i voti per la monarchia. Nelle stesse giornate di voto venne eletta l’Assemblea Costituente, che aveva il compito di scrivere la nuova Costituzione. Nell’Assemblea erano rappresentate principalmente la Democrazia Cristiana, primo partito con il 35,2%, il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano. La presidenza andò a Giuseppe Saragat. Fra gli eletti 21 donne. Presidente provvisorio della Repubblica il giurista liberale Enrico De Nicola. La prima festa della Repubblica si è celebrata per la prima volta il 2 giugno 1948 con la parata delle forze militari a Roma. Solo una volta non si è fatta nella capitale. Era il 1961 e a Torino si festeggiarono anche i 100 anni dell’unità nazionale. Fu colpita dalla crisi degli anni Settanta: dal 1977 al 2001 la celebrazione venne spostata alla prima domenica del mese per risparmiare si evitava una festa infrasettimanale. Il 2 giugno è tornato a essere giorno festivo con una legge del 2000. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli  nella nostra Patria per noi italiani, un simbolo che dobbiamo essere orgogliosi. Oggi è importante parlare di Patria e Nazione che sono valori della nostra comune storia sono valori propedeutici per risvegliare in tutti noi la coscienza civica e non l’inutile e gretto sovranismo. L’amore sacro della  Patria, come recita  un verso della Marsigliese ci serve per dare una connotazione fortemente emotiva all’idea di nazione, che ha portato nell’Ottocento in Italia al Risorgimento dove degli italiani sono morti per l’Unità d’Italia. L’Italia è anche una Repubblica fondata sulla memoria condivisa, pertanto ogni anno il 2 giugno, significa festeggiarci come cittadini. Cioè non come individui o consumatori, così come siamo oggi per la gran parte valutati e contati, ma come persone, esseri umani in relazione tra di noi. Una festa, quella del 2 giugno, che ci deve unire. Una festa che ci lega all’etimologia della parola Repubblica, cosa latino res che è pubblica, in latino con una sola “b”, ovvero è di tutti ed è aperta a tutti, nessuno escluso. Tutti diversi, tutti e ciascuno con le proprie caratteristiche, peculiarità, pregi, difetti, ma tutti insieme attenti alla cura, alla manutenzione di ciò che è comune la nostra amata Patria.

W l’Italia, evviva il 2 Giugno!

Favria, 2.06.2023 Giorgio Cortese

Buona giornata. Verde come la speranza di un mondo migliore, bianco come la purezza di intenti, rosso come il sangue versato dagli eroi. Questa è la mia bandiera. Felice venerdì.

Giornata mondiale della bicicletta.

Il 3 giugno è la Giornata mondiale della bicicletta, ufficialmente istituita dalla Nazioni Unite il 12 aprile 2018, che ha riconosciuto i benefici sociali e ambientali della bici come mezzo di trasporto semplice da mantenere, economico, affidabile, ecologico. Con questa giornata mondiale le Nazioni Unite riconoscono il contributo del ciclismo allo sviluppo sostenibile della società. L’uso delle bici è un modo per diffondere l’importanza dell’educazione fisica, tra bambini e giovani. Un’attività regolare di moderata intensità, come può essere appunto il camminare o andare in bicicletta, ha infatti un impatto positivo sul fisico e la salute. E fa bene a tutte le età: si riduce il rischio idi malattie cardiache, ictus, alcuni tumori, il diabete. L’andare in bici non solo aiuta a prevenire le malattie ed è salutare, ma è anche equo ed economico. La bicicletta infatti viene vista come mezzo capace di promuovere la tolleranza,  la comprensione e il rispetto reciproci e facilitare l’inclusione sociale e una cultura di pace. Perché è usata da tutti e alla portata di tutti.  I ciclisti e le persone che si spostano a piedi nelle nostre comunità devono essere messe al centro delle politiche territoriali: incoraggiare le persone a camminare e pedalare è una delle strade da perseguire per migliorare la mobilità nelle nostre città,  sempre più popolate e congestionate dal traffico. Solo una mobilità dolce e sostenibile può aiutare a proteggere l’ambiente dall’aumento delle emissioni e migliorare la qualità dell’aria e la sicurezza stradale.

Favria, 3.06.2023 Giorgio Cortese

Buona giornata. Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un singolo fiore, l’interra nostra vita cambierebbe. Felice sabato.

Le donne in mongolfiera

Le donne sono state pioniere del volo fin da prima che esistessero gli aerei. In Francia i fratelli Montgolfier avevano appena sollevato il loro primo pallone (5 giugno 1783) e già un anno dopo, il 4 giugno 1784 a Lione, una signora ascendeva in mongolfiera: l’onore toccò alla cantante d’opera Elisabeth Thible, che durante il volo cantò duetti con il pilota. Tre donne l’avevano preceduta a Parigi il 20 maggio, però su un pallone frenato. Le signore furono dapprima passeggere, poi pilote, e il 12 ottobre 1799 Jeanne Geneviève Labrosse si esibì in una spettacolare operazione  a 900 metri di quota sgonfiò il pallone, aprì sopra la gondola della mongolfiera un paracadute, inventato da suo marito, André-Jacques Garnerin, e planò delicatamente a terra. Un’altra pioniera del volo, Sophie Blanchard, fu invece la prima donna a sorvolare le Alpi nel 1817, ma anche la prima a morire in un incidente aereo, nel 1819.

Favria, 4 giugno 2023 Giorgio Cortese

Buona giornata. Ogni estate ha sempre in qualche modo il retrogusto di quelle precedenti, torna giugno ed è come riprendere un discorso sospeso a settembre. Felice  domenica