Il Piemonte vuole “’bolle” in montagna

Il presidente Alberto Cirio chiede di poter vaccinare a tappeto la popolazione residente nei piccoli centri di montagna, come

viene fatto per le isole minori: in chiave turistica, ma anche perché le realtà montane, afferma, non differiscono dalle isole più minuscole quanto a difficoltà di collegamenti con gli ospedali e i servizi sanitari. E il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa, a Torino per l’inaugurazione del nuovo hub vaccinale alla Nuvola Lavazza, risponde affermando di ritenere “giusto da parte del Governo dare la propria disponibilità”.Cirio ha affrontato il tema incontrando davanti alla sede della Regione un gruppetto di lavoratori stagionali della Valsusa: “L’obiettivo è vaccinare gli abitanti e gli operatori delle montagne piemontesi, creando così delle bolle Covid free sul modello di quanto è stato proposto per le isole, e far ripartire il turismo. Se si ritiene giusto vaccinare gli abitanti delle isole minori, che soffrono una carenza di ospedali e strutture sanitarie, lo stesso dovrebbe valere anche per le aree montane, che non sono in una situazione molto diversa”.Prima di Cirio, gli operatori hanno incontrato il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca, a cui hanno consegnato un documento dal titolo “Riparti montagna”. Fra le richieste, la possibilità di essere reintegrati nel mondo del lavoro tramite la disoccupazione, dato che hanno ottenuto il diritto al lavoro e quindi non hanno maturato i necessari requisiti.