La Notte dei cristalli, per non dimenticare di Giorgio Cortese

La Notte dei cristalli, per non dimenticare
Il 7 novembre 1938 un diciassettenne ebreo di nazionalità polacca, forse per vendicare le sofferenze causate ai propri genitori obbligati dal regime nazista a esiliare dalla Germania alla Polonia, uccise a Parigi un diplomatico tedesco. Tale omicidio servì alle SS come pretesto per mettere in atto ai danni degli Ebrei, tra il 9 e il 10 novembre 1938, la “Notte dei cristalli”, un’azione punitiva così chiamata per le vetrine dei negozi infrante durante il suo svolgimento. Nel corso di quella notte furono danneggiate o incendiate alcune centinaia di sinagoghe, furono devastati e saccheggiati migliaia di negozi e abitazioni, almeno 30.000 ebrei furono arrestati e deportati e circa 400 furono uccisi. L’origine della definizione “notte dei cristalli”, più correttamente “Notte dei cristalli del Reich” è una locuzione di scherno che richiama le vetrine distrutte, fatta circolare da parte nazionalsocialista e diffusa poi anche nella storiografia comune. Dello stesso atteggiamento di beffa nei confronti dei cittadini classificati “ebrei” fa parte anche l’obbligo imposto alle comunità ebraiche di rimborsare il controvalore economico dei danni arrecati. Vigiliamo perché non si ripeta più e che quella pioggia acida dell’antisemitismo non scenda più sulle nostre teste.
Favria 9.11.2014 Giorgio Cortese

La generosità consiste meno nel dare molto che nel dare a proposito.. Jean de la Bruyère, autore moralista francese del Seicento

Niente dura per sempre, anche la fredda pioggia di novembre

Piove a Novembre

Il nome “Novembre” deriva dal latino novem, “nove”, Nell’antico calendario romano novembre era il nono mese dopo marzo. Fino al 470 a.C. era seguito da Maglio, mese di caccia imperiale.  In questi giorni di Novembre la  pioggia continua a cadere e tutta la terra trapassa.  Adesso che piove mi viene da riflettere che anche  l’estate è riuscita a fare ciò che la maggior parte delle volte non riesco ogni giorno, non essere banale. Adesso che piove le  luci  sembrano goccianti ed  incerte sui marciapiedi.  In queste lunghe giornate di  pioggia, anche gli istanti sembrano stanchi, scorrono con lentezza quasi a sussurrarmi la loro tristezza. Mentre intorno la  pioggia continua a cadere fine ed indolente sul mio cammino verso sera, mi viene da pensare che quando c’è la pioggia questa piove sia sul giusto e piove anche sull’ingiusto, ma purtroppo sul giusto molto di più,  si sa i manigoldi  rubano pure l’ombrello e non solo quello. Con la pioggia tutte la strada che passa nel parco vicino a casa è  ormai traboccante delle copiose lacrime che cadono dagli alberi. E si Novembre ha dato una bella festa con le foglie ormai ingiallite e fradice che svolazzano raminghe davanti a me come ballerine con il costume giallo con sfoggio di nastri rossi. Nella sera ormai inoltrata la pioggia continua a cadere, nel grande silenzio a interrotto dal mio lento camminare. Mi immagino le lunghe e spettrali ombre degli alberi come i fantasmi del passato che raccontano dei tempi passati. Ma che cos’è Novembre se non un punto  interrogativo a matita,  non  capito. Sono indifferente al  grigio sdraiato sui tetti ma non riesco a non farmi piacere il suo odore e della pioggia cerco di cogliere il ritmo e non il suo rumore

Favria, 6.11.2014   Giorgio Cortese

 

La generosità consiste meno nel dare molto che nel dare a proposito.. Jean de la Bruyère, autore moralista francese del Seicento

 

DONARE IL SANGUE UN GESTO D’AMORE

Venerdì 14 novembre dalle 8,00 alle ore 11,00 avverrà a Favria il prelievo collettivo di sangue, presso locali Fidas, cortile interno del comune. Oltre ad invitare i donatori a venire numerosi perché di sangue c’è sempre un vitale bisogno, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno donato durante l’anno e continueranno a donare. Nel contempo incoraggio tutti quelli che vorrebbero donare a partecipare con gioia a questa nostra fondamentale azione a favore dell’uomo. Infine si invito i già donatori o gli eventuali nuovi a presentarsi venerdì per fare questo dono così importante.

Favria 7.11.2014   Giorgio Cortese

Nella vita quanto meno abbiamo, più diamo.  Può sembrare assurdo ma questo è il mio pensiero come donatore di sangue

Il nulla è annullabile?

Di fronte a grandi successi cinematografici c’è sempre da chiedersi il motivo di risultati così importanti. E’ il caso di “Il Giovane Favoloso”, presentato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e da un paio di settimane campione di incassi in tutte le sale d’Italia.  Ecco che allora ho ripreso in mano  il suo Zibaldone uno specchio della sua anima, dei suoi tormenti, delle sue insofferenze e ostilità, sono pagine spesso loro essenzialità da dove ho estratto questa frase che mi ha sempre fatto riflettere: “I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto”. Penso che tutti abbiamo provato talvolta a osservare un piccolo che gioca o che si fissa su un particolare minimo della natura. Ecco allora in quei pochi attimi sospesi dalla quotidiana frenesia la realtà più semplice si trasfigura ai nei nostri occhi in un microcosmo in cui siamo per pochissimi attimi ospiti e signori nel desiderio di scoprire e sviscerare. Qui il giovane favoloso trova veramente il tutto in un nulla. Proprio al contrario della mi superficialità che passo in mezzo a un mondo di meraviglie, a presenze luminose, con l’indifferenza di un mercante che calcola solo costi e ricavi, rischi e vantaggi. Che bello ogni tanto diventare piccolo per gustare il piacere di stupirmi. Questo nulla che annulla gli atti incontro anche quando degli avvisi di pagamento recapitati a dei miei conoscenti sono privi della firma del responsabile del procedimento di riscossione. Pensate che nel linguaggio amministrativo tali documenti sono detti “muti” e pertanto nulle. L’orientamento è ormai sposato sia dalla Cassazione che da diverse Commissioni Tributarie e dalla stessa Corte Costituzionale. Al coro si è aggiunto, da ultimo, il Giudice di Pace di Lecce, secondo il quale l’obbligo della firma del responsabile è imposto dallo Statuto del Contribuente entrato appunto in vigore dall’anno 2000. Ed è quindi da tale data che le cartelle che non presentino tale elemento formale sono tutte impugnabili. L’indicazione del responsabile è infatti indispensabile per assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa, la piena informazionedel cittadino, per una eventuale azione nei confronti del Responsabile del procedimento, e conseguentemente, il diritto alla difesa. Di fronte a questi avvenimenti ho sempre l’ottimismo che qualcosa cambi per il meglio, come diceva il poeta Mario Luzi di: “trovare il bulbo della speranza in attesa di fiorire alla prima primavera.“

Favria,10.11.2014                  Giorgio Cortese