Le nuove opportunità del Recovery Plan UNA DIGA CHE RACCOLGA L’ACQUA DEL SOANA a cura di Ornella De Paoli

PONT. Una diga che raccolga l’acqua del torrente Soana è l’opera a cui

sta pensando l’Unione montana Valli Orco e Soana decisa a diventare uno dei protagonisti della transizione verde. Nei giorni scorsi,con una delibera della giunta presieduta dal sindaco di Frassinetto, Marco Bonatto Marchello,l’ente montano che raggruppa i Comuni di Pont,Noasca, Frassinetto,Ingria,Ronco,Valprato, si è impegnato ad intraprendere un percorso per valutare la possibilità di realizzare una diga in Valle Soana. Un’opera che rientra appieno nelle linee guida del Recovery Plan e che potrebbe cogliere le opportunità offerte dalla normativa europea e dalle leggi nazionali e regionali
relative a energie rinnovabili, comunità energetiche e green economy. Un’opera che, però, per ora è ancora a livello di idea e non ha contorni precisi, anche se è già stata predisposta una scheda da presentare alla Regione. .
Il tratto di torrente interessato potrebbe essere all’incirca quello che corre nelle profonde gole sotto Stroba, frazione di Pont, e sotto Viret, borgata di Ingria, e verrebbe trasformato in un invaso per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica. Il costo ipotizzato si aggira sugli 85 milioni di euro. < Questa proposta di sviluppo parte dai sindaci del territorio- spiega il presidente dell’Unione montana- Se ne trarrebbero benefici su molteplici fronti,la potabilizzazione delle risorse idriche, vista l’imminente costruzione di una delle tre opere strategiche di SMAT,l’ Acquedotto Valle Orco; il sostegno all’agricoltura, considerate le esigenze dei coltivatori ricompresi nel territorio dei canali Orco Ovest, Orco Est Caluso; lo sviluppo idroelettrico, in ragione della sempre maggiore necessità di energia derivata da fonti rinnovabili per la transizione energetica futura. Vi sarebbero ricadute sul territorio, opportunità di occupazione dirette ed indirette, senza comprometterne le notevoli risorse ambientali e paesaggistiche>. L’iniziativa segue il solco delle attività in materia di energie rinnovabili già avviate dalla vecchia Comunità montana e proseguite dall’attuale ente in ambito della filiera forestale..
Ornella DePaoli

L’intervista a Marco Bonatto è tratta da La Sentinella del Canavese per concessione di Ornella De Paoli