Loris de Lazinet alla Madonna della Neve a Boschietto.

Questa mattina un amico ha avuto la bella idea di organizzare un piccolo

aperitivo nella nostra stalla, come si faceva un tempo non troppo lontano. Ho avuto modo di pensare molto a quello che stavamo facendo: il fascino della semplicità delle piccole cose, che mettono in discussione la frenesia di un mondo che ti porta a cambiare continuamente, alla ricerca di un qualcosa che alla fine porta ad una felicità solo momentanea e quindi illusoria. Mi viene in mente la canzone di de Andrè rivolto al mercante di liquori “tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore”. Quanto tempo si passa e quante risorse si spendono nel cercare quel qualcosa che alla fine in realtà nemmeno noi sappiamo bene cosa sia. Sento sempre più spesso la frase “ho bisogno di staccare”, o persone insoddisfatte perennemente, o persone sempre alla ricerca di qualcosa”di più”. Lo notavo molto nella mia esperienza alpinistica: era una continua ricerca del “fare di più” al punto che non riuscivo nemmeno più a godere di ciò che vivevo in ogni scalata. Per fortuna però, ho sempre prediletto le montagne della mia valle, proprio perché meno conosciute, incontaminate, e frequentate prevalentemente da persone che vivevano l’alpinismo come lo vivevo io, e questo modo di vivere l’alpinismo mi ha fatto crescere. Le vette da noi vanno meritate sul serio, non ci sono strade, funivie e spesso nemmeno i sentieri, la soddisfazione di arrivare in vetta a Roccia Azzurra, alle Sengie o al Monveso, è qualcosa che mi è sempre stato molto difficile da paragonare ad altre salite.
Oggi, che insieme alla mia compagna portiamo avanti una piccola azienda agricola qui a Forzo, non posso che provare le stesse cose. La soddisfazione dello strappare all’abbandono un prato che per secoli è stato coltivato dai miei avi o da altri valsoanini chissà da quanti secoli a questa parte, mi fa sentire parte di un qualcosa di immortale. Avere le bestie è un impegno, avere le bestie in Valsoana è un grande impegno, avere le bestie nell’ultima casa di Forzo senza strada e con tutto da rifare, dalle stalle ai pascoli, è un enorme impegno. Però io sono sempre stato uno più da Torre Lavina in inverno che da Breithorn da Plateau Rosà. Per la maggior parte delle persone la felicità sta in una vacanza lontano dagli impegni di tutti i giorni per staccare un po’, per me la felicità, è un aperitivo nella mia stalla mentre fuori nevica, per poi salire a salutare la Madonna della Neve a Boschietto. La differenza sta che la vacanza finisce e a casa si ritorna, mentre io non potrei desiderare posto migliore della mia casa.