Noasca: rimessa a nuovo la capanna Ivrea nel vallone di Noaschetta a cura di Marino Pasqualone

Grazie al lavoro dei soci C.A.I. di Ivrea e di Sparone

(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 7 ottobre 2021)
NOASCA – E’ stata rimessa completamente a nuovo, con un accurato lavoro di manutenzione esterna, la Capanna Ivrea, uno strategico bivacco situato a 2770 metri nell’alto vallone di Noaschetta, utile punto di appoggio per chi vuole intraprendere le classiche scalate delle cime presenti in quest’angolo del massiccio del Gran Paradiso e di prezioso rifugio in caso di maltempo.
Infatti lo scorso 24 settembre, in una bellissima giornata di inizio autunno, su iniziativa della Sezione del Club Alpino Italiano di Ivrea ed alla disponibilità materiale ed operativa della Sottosezione CAI di Sparone, con la collaborazione della ditta Roberto Rolfo e grazie alla presenza in loco dell’elicottero della Società Airgreen di Cafasse, sono stati portati in quota gli uomini e le attrezzature necessarie ad effettuare l’opera.
I soci CAI Giovanni Costa di Sparone e Vittorio Gasparotto di Ivrea sono quindi stati impegnati nella completa riverniciatura esterna di un bel colore giallo del bivacco, ora ben localizzabile da lontano anche in caso di scarsa visibilità, e sono poi scesi a piedi lungo tutto il vallone di Noaschetta la giornata seguente.
“Occorre ringraziare infinitamente Giovanni e Vittorio per la disponibilità e la voglia di fare a vantaggio di tutti – commenta Graziano Foglietta, della Sottosezione CAI di Sparone – anche questa volta hanno dimostrato che non si va in montagna soltanto a fare dell’escursionismo, ma occorre anche fare qualcosa in più, a servizio degli altri”.
“Fa piacere andare in montagna soprattutto quando riesci a trovare sentieri segnati e strutture in ordine – aggiunge ancora Foglietta – e per avere tutto questo non bisogna sempre demandare la competenza ad altri, ma bisogna che tanti soci CAI ”si sporchino le mani”, specie in quei lavoretti semplici che siamo capaci a svolgere di persona come può essere ad esempio la verniciatura di sentieri e di bivacchi”.
Marino Pasqualone