Nuove pagine di Giorgio Cortese dal 15 Ottobre

Il dono del sangue, un grazie ai 60 donatori di ieri!!! – Res Gestae Favriesi, 17 ottobre 1851, Parrocchia S.Pietro e Paolo, S.Michele Favria-Res Gestae favriesi, le Compagnie del Suffragio o del  Rosario -L’autunno

Fare del bene è il migliore modo di stare bene. Diventa donatore di sangue, vieni mercoledì 15 ottobre ore 8,00-11 a Favria cortile interno del Comune per il prelievo collettivo. Siate egoiste e venite a donare il sangue per salvare delle vite umane

 

Il dono del sangue, un grazie ai 60 donatori di ieri!!!

Ogni tanto penso che i donatori sono simili a quelle persone che si dirigono nel senso contrario della folla. Con il loro semplice gesto dimostrano e propagandano alla folla  controcorren­te, qualcosa di grande che ridesta in altri il desiderio di emulare. Donare il sangue oggigiorno vuole dire prendere in contropiede il nostro egoismo. Se mettiamo alla base dei nostri gesti i soldi rischiamo di trasformaci in zombi senza cuore. Con il gesto del dono del sangue ci ricordiamo e testimoniamo una verità straordinariamente semplice e che però spesso dimentichiamo, c’è più soddisfa­zione nel donare che nel ricevere. Senza la gioia di do­nare, una società non riesce a far fronte nemmeno alla necessità dello sviluppo e della cre­scita. Il dono del sangue è un gesto semplice, un aiuto concreto al prossimo ma ci aiuta anche nel migliorare la qualità della vita ed il nostro animo. Un grazie a sessanta donatori che ieri hanno partecipato al prelievo collettivo, grazie di cuore da parete di quelle persone che beneficeranno del  Vostro prezioso ed indispensabile dono

Favria, 16.10.2014

 

Osservo il  primo vento autunnale che si porta via le foglie dagli alberi lasciandoli spogli così come i miei ricordi di una fiacca estate appena terminata.

 

Res Gestae Favriesi, 17 ottobre 1851, Parrocchia S.Pietro e Paolo, S.Michele Favria)

Spese esterne fatte alla chiesa parrocchiale dal Priore attuale Molto  Reverendissimo Pregiatissimo  Don Franco Arrò, come da parcella codesta:

a Cattaneo Antonio, falegname——————————-             123:00

a Pistone Fortunato, capomastro—————————-              103:00

provviste fatte dal  priore per  tempieri  coppine n : più una fornitura d’un trave per arena (sabbia)- carre 4 per mattoni n. 200,  totale—–  24:00

Al  Signor  Nizia Pietro, ferragliere, lire dodici————              12:00

A Perino Sebastiano per chiavi——————————–                5:85

totale                                                                      lire        452:85

il sottoscritto prega la Molto Magnifica  Comunità a vogliergli stignare di  spendergli il mandato per l’esazione dette lire 400:00, nel corrente anno, esentando il medesimo in debito presso ceraio Francesco Corra di lire settecentoundici

Favria il 17 ottobre 1851  Don Arrò Francesco priore

Favria, 17.10.2014   Giorgio Cortese

 

Certo che oggigiorno trovo sempre di meno delle persone sinceramente convinte di  possedere la verità, ma come sono cresciute quelle egioisticamente sicure di  avere sempre ragione ragione.

 

Res Gesrtae favriesi, le Compagnie del Suffragio o del  Rosario

ad amministrare la chiesa, lasciando, si direbbe, in ombra la figura del parroco, a tutto vantaggio di quella del rettore delle Compagnie  stesse, spesso designate impropriamente, nei documenti, come Confraternite. Le confraternite esercitavo i loro compiti assistendo i bisognosi e i  malati terminali sino alla loro morte.

Fondi  fruttanti interesse della Compagnia del SS. Rosario  eretta nella parrocchiale di S.Pietro e Paolo amministrata dal Cittadino Gio Batta Arrò poeta ed avvocato nel anni 1797, 1798 e 1799:

Cedola di L. 300 sui monti della città di Torino acquistata da là compagnia in vista d’instro(mento)  delle visto delli 12 luglio 1747 dico L. 300

Censo acquistato  dalla Maria Benedetta e moglie fu avvo(cato) Giorgio Antonio Tarizzo come per instro 11 febbraio 1753 rogà(ato) Tarizzo  L. 780

Capitale censo verso Maria vedò per Giò Batta  Batuel dicono acquistato per instro 23 giugnò 1755 rogò Cocchiello di L. 730:4

Capitale censo verso Giò Batta Antonio e Luigi padre, e figlio nati Biesta acquistato per instrò 6 febrà 1767 rogò Coha di L. 337

Censo verso li fratelli Giuseppe ed Antonio per Giorgio Trucano acquistato per instromento delli 1 genajo 1786 rogò Arrò dI L. 700

Capitale Censo verso Francò Perino acquistato per instrò 10 maggio 1791 L.300

Capitale e Censo verso Domenico e Maria mariro e moglie Pomato acquistato per instrò delli 18 genajo 1798 rogò Crosa L. 400

l. 2.467

nella successiva pagina:

Somma retro L. 2.467

Lire 1000 sui Monti della città di Torino per cessione del ex Conte…..Cavetto Lire 1.000

(TOTALE)                                                                                             L. 3.467:4:0

Tutti capitali censii, e introiti hanno annesso il loro obbligo annuale della celebrazione di messa bassa ed anniversari a motivi tali obblighi dalla predettà compagnia, oltre gli altri obblighi come di provvedere le supplettili in tutta la festa dell’anno ad esclusione della quarta domenica di calendario e mese, e nella festa della festa Immacolata Concessione che veste canonico della compagnia  sotto il titolo suddà in v.a parrocchiale, come altre sìseperazioni….della pubblicata…..

…di consegna per ora la cedola non  prettante interesse in caso di vendita s’acquista secondo l’editto  …..Governo nuovo sarà monti della città di Torino.

Esecuzione seconda erezione del Monte di Giò Battista  1757.8 danari 4 oltre L. 791:8:6 appartenenti…..della …sufficiente in tuttto la somma di L.2673:16:10

Giuseppe figlio di Giacomo Gais Berretto delle Cassine di S. Giuseppe d’età 31 già coscritto alla Guardia Nazionale di Oglianico

Favria, 18.10.2014         Giorgio Cortese

 

La vita molti giorni è una dura  battaglia, ma sapere che si riesco a piegare ogni tanto lo stato alterato del  mio essere mi da la forza e la potenza per rinnovarmi ogni giorno.

L’autunno

L’autunno è  sempre stata la mia stagione preferita, una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore. L’inverno è morto; la primavera è pazza; l’estate è allegra e l’autunno è saggio! In queste giornate rifletto di che cosa ho fatto fino ad oggi e che cosa vorrei fare il  prossimo anno. Le giornate estive si accorciano e sembra quasi di sentirmi addosso  lo sguardo del tempo. In questa colorata stagione, tutto esplode con la sua ultima bellezza, come se la natura si fosse risparmiata tutto l’anno per il gran finale.  Per concludere di tutte  le stagioni, l’autunno è quella che mi offre di più e mi chiede di meno.

Favria  19.10.2014    Giorgio Cortese

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