Pont, 27 Gennaio 2011: Giorno della memoria-Pont  -  SHOA  - Uno spettacolo per non dimenticare (sintesi della spettacolo)
"Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo,
che ha fatto della mia vita una lunga notte..."
Elie Wiesel

Dalla promulgazione della legge 211 del luglio 2000 " la Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, GIORNO DELLA MEMORIA... ( art.1)" e per questa occasione " sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico periodo della storia del nostro Paese e dell'Europa, e affinchè simili eventi non possano più accadere. (art.2)".
L'Assessorato alla cultura del Comune di Pont Canavese ha organizzato, per il Giorno della Memoria 2011, e in collaborazione con E.T.Esperimenti Teatrali, un incontro per i ragazzi delle Scuole Medie che si è svolto nel Salone Polivalente nella mattinata del 27 gennaio.
Il filo conduttore di questo incontro è stato individuato in una frase di David Grossman, uno dei maggiori scrittori contemporanei:
" La letteratura, la poesia, il teatro, la musica, il cinema, la pittura e la scultura sono i " luoghi" in cui l'individuo moderno può affrontare la Shoah e sperimentare le sensazioni e la particolare esperienza umana che la ricerca e di dibattito accademici solitamente non sono in grado di far rivivere".
Attraverso, quindi, alcune di queste arti si è cercato di trasmettere il ricordo di un periodo storico terribile, senza immagini cruente o scene di particolare violenza ma attraverso brani musicali, letture, spezzoni di film, fotografie e immagini che sono stati commentati e approfonditi dalla dott.ssa Tamara De Valerio, insegnante di storia e letteratura in un istituto superiore di Belluno, nonchè ricercatrice nelle Università di Venezia e Rouen ( Francia).
La spiegazione del significato di alcuni termini come shoah, olocausto, genocidio, ghetto hanno consentito di ripercorrere la storia del popolo ebraico che ha subìto invasioni, isolamenti, restrizioni e persecuzioni fin dall'antichità ed i ragazzi hanno scoperto che il ghetto non era solo lontano, nelle grandi città, ma che anche a Cuorgnè, per fare un esempio, ne esisteva uno già fin dal 1724.
A differenza però delle persecuzioni antecedenti a Hitler, che erano dettate da motivi religiosi, i nazisti si accanirono contro gli ebrei per solo odio razziale e in nome della realizzazione di una razza pura e ariana.
Alcune scene del film " Jacob il bugiardo", con Robin Williams, hanno permesso di vedere cosa era la vita nel ghetto nazista: non solo sofferenze fisiche ma isolamento sociale e culturale al punto da non poter ricevere alcuna notizia dall'esterno.
Dal film " Conspiracy" sono state proiettati, invece, alcuni spezzoni riguardanti la segretissima riunione convocata dal generale Heydrich il 20 gennaio 1942 in una villa nelle vicinanze di Berlino. In un tempo relativamente breve, due ore circa, una decina di dirigenti dei principali ministeri interessati allo sterminio degli ebrei pose le basi per la realizzazione pratica della " Soluzione Finale".
Lo sterminio di quasi sei milioni di persone pianificato a tavolino con l'utilizzo scientifico di tutti i mezzi che una moderna società occidentale poteva allora avere a disposizione.
Ma in questa terribile violenza molti sono stati coloro che hanno messo a repentaglio la loro vita per aiutare gli ebrei e l'incontro con la storia di mamma Tilde ( Clotilde Roda Boggio) di Cuorgnè, vedova e con tre figli, che tenne in casa come figlio suo un bimbo ebreo ( Massimo Foa) e lo salvò dal campo di sterminio, nel quale vennero invece deportati i genitori. Mamma Tilde venne insignita , nel 1986, del titolo di " Giusta tra le Nazioni" e a Gerusalemme, sulla Collina del Viale dei Giusti, è stato piantato un albero in sua memoriaed a lei è stata intitolata la scuola materna di Cuorgnè.Le domande dei ragazzi, che hanno seguito con attenzione e partecipazione, sono state numerose e interessanti; il ricordo di questa mattinata li accompagni nella vita affinchè ogni tipo di razzismo e di separazione non abbia mai più il sopravvento.
La conduzione e la presentazione dello spettacolo è stata di Franco Miele, le letture di Laura Marchello e Maria Grazia Pezzetto.
clicca qui per visualizzare un breve filmato di circa 2 minuti relativo alla manifestazione
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