Conosco delle persone talmente ottuse alle quali auguro vivamente di vivere una seconda vita, ma non come premio ma solo come castigo divino.

 

IL tumulto di Invergordon, 15-16 settembre  1931

Invergordon è una città portuale nella Scozia del nord , ed è famosa per il suo magnifico panorama. La zona è anche conosciuta perché li vicino c’è il lago di Loch Ness e per la leggenda del mostro che vi abita. Ma forse pochi rammentano che questo porto fu teatro  di un ammutinamento da parte di circa  mille marinai della Royal Navy tra il 15 ed il 16 settembre del 1931. Forse uno dei pochissimi scioperi militari del Regno Unito. La causa fu che nel 1931, il Governo per fronteggiare la Grande Depressione decise un netto taglio della spesa pubblica, insomma uno spending review. Tra i vari provvedimenti  furono decurtati i salari degi dipendenti pubblici del 10% e per le reclute della marina i tagli arrivarono al 25%, il cosiddetto new rate, un nuovo contratto che codificaVa le varie riduzioni decise in maniera unilaterale. I marinai appresero la notizia non dai diretti superiori ma dai giornali e la tensione divenne sempre più forte. Quando  dall’Ammiragliato venne l’ordine che i vari comandanti leggessero la lettera ufficiale dei tagli ai loro sottoposti, tra i marinai l’idea di uno sciopero era ormai predominante. Il mattino del 15 settembre alcuni marinari che scendevano a terra il libera uscita inscenavano dei comizi di protesta, ed i membri dell’equipaggio di diverse navi si rifiutarono di prendere gli ordini dagli ufficiali, effettuavano solo i servizi essenziali di sicurezza e di guardia. Pare che su di una nave era stato issato un pianoforte e degli improvvisati pianisti intrattenevano l’equipaggio, e persino i Royal Marines si unirono allo sciopero.

Il Governo dopo due giorni decise di ridurre i tagli solo del 10% per tutti i marinai e lo “sciopero” cessò quasi subito. Una delle cause dell’ammutinamento fu lo stato di spavento che si propago alla  Borsa di Londra ed un crollo della sterlina che provocò ulteriori danni all’economia britannica, costringendo il Governo Inglese ad abbandonare la parità aurea il 20 settembre 1931. Se allora questo gesto parve un atto di audacia, fuI invece una decisone valida, infatti il corso della sterlina si stabilizzo. In periodi dove tagliano tutto, come tanti  Edward mani di forbice, ritengo che dopo  i tagli devono ripartire subito dal basso perché se   fino ad ora non alziamo mai la voce non si deve dare per scontato che ce la faremo sempre. La situazione economica di tante famiglie  è al limite o già oltre, e le imprese non potranno mettere a bi­lancio le entrate necessarie anche per abbattere il debito pubblico se il fisco pena­lizza il sistema produttivo. Se non si riduce la pressione fiscale sulle famiglie e gli si taglia le entrate,  non vorrei che a forza di esasperare gli animi si arrivasse di nuovo a situazioni cosi tese, perché alla fine dopo tutti gli sprechi di questi anni e quelli che continuano a pagare è sempre solo il suddito pantalone.

Favria,  15.09.2012           Giorgio Cortese

 

Un albero è conosciuto per i suoi frutti, un uomo per le sue azioni.Una buona azione non è mai perduta.Colui che semina cortesia miete amicizia, colui che pianta gentilezza raccoglie amore. (S. Basilio)