Abbiamo bisogno di chiarezza!

Ritengo che in questi momenti, sotto il pesante giogo della crisi economico politico, sociale, abbiamo bisogno di fare sempre di più chiarezza. Questo è il momento della verità e del fare presto e non delle emozioni. Serve da subito chiarezza ed il momento in cui tutti insieme ci rimbocchiamo le maniche . Ma purtroppo per fare questo ogni giorno si ricorre sempre di più a dei chiarimenti perché forse soffriamo della sindrome della torre di Babele perchè abbiamo il cervello ingarbugliato da idiozie multimediali. Già il lemma chiarimento, parola magica, che quanto la si pronuncia o la si scrive sempre evocare luce, luminosità. Ecco che allora usiamo il lemma chiarire e chiarimento che derivano da chiaro aggettivo che deriva a sua volta dal lemma latino clarus., in italiano da questo lemma si sono ricavati diversi modi di dire come: “chiarirsi le idee”, per liberarsi da dubbi o incertezze, e perciò  chiarirsi le idee su di un problema o farsi un’idea o anche portare a conoscenza altri di un pensiero.  Si dice anche “dire chiaro e tondo”, quando si vuole parlare in modo assolutamente esplicito, senza lasciare adito a dubbi, insomma dire le cose con franchezza evitando allusioni, sottintesi e giri di parole, anche a costo di apparire rudi e privi di delicatezza.  Ma molte volte questo atteggiamento sottintende spesso una vena d'esasperazione, come di chi ha già detto le stesse cose molte volte senza riuscire a farsi capire da un interlocutore che non ne ha la voglia o l'intelligenza od entrambe le magagne. Per fare questo bisogna con una buona dose di umiltà “venire in chiaro” , per chiare un fatto che prima era rimasto nascosto. Ed è importante cantar chiaro o parlare chiaro, nell’affermare con  energia ed esporre gli argomenti con decisa chiarezza. Ma è importante anche “mettere tutto in chiaro” facendo chiarezza sull’argomento che sembra confuso. Personalmente molte volte voglio “vederci chiaro” per controllare e comprendere con chiarezza quanto era rimasto nascosto o confuso o per scoprire eventuali imprecisioni nascoste. Perché in questi “chiari di luna” dal punto di vista economico è meglio capire bene per  evitare qualsiasi possibilità di fraintendimento. Ma oggigiorno è proprio vero che chi è veramente grande è sempre dotato di semplicità e di chiarezza.  Devo, infatti, riconoscere che è accaduta la fortuna nella mia vita di incrociare tante persone di alta cultura, di grande umanità, di straordinaria genialità e fama. Ebbene, sia pure con le dovute eccezioni,  siamo pur sempre creature deboli, e ho trovato in loro molta più semplicità, rispetto, limpidità che non in figure ben più modeste umanamente e culturalmente, eppure dotate di arroganza, di prosopopea, di altezzosità e di astrusità. Ecco, allora, due virtù da assumere al mattino ogni giorno. Da un lato, la semplicità che mette a suo agio gli altri, la naturalezza che non ricorre all'artificiosità, la spontaneità che non ama il calcolo, la schiettezza che rifugge dalle manovre, la misura che detesta l'eccesso. D'altro lato, ecco la chiarezza che non si isola nell'autosufficienza intellettuale, la precisione che non è esasperazione, la limpidità del tratto e del linguaggio per venire incontro a chi ha bisogno di comprendere e di non essere escluso e snobbato.

Favria,  28.06.2013                 Giorgio Cortese

 

Ci sono solo due qualità nel mondo: l'efficienza e l'inefficienza; e ci sono soltanto due generi di persone: l'efficiente e l'inefficiente. A queste ultime persone farebbe bene se potessero allontanarsi da se stesse

 

Ascoltare

In questi giorni di vacanza sono arrivato in bicicletta al limite di un piccolo bosco. Sono rimasto colpito, perché al centro di questo piccolo boschetto c’era una  radura nella quale quale non era possibile entrare. Mi sono limitato ad osservare dal limite questa oasi di serenità. Per terra  ho osservato alcune impronte di animali. Ecco ero al margine di un altro regno custodido dall’anima verde della natura. Qualche uccello ha richiamato la mia attenzione, invitandomi ad avanzare fin dove indicava la sua voce. E da li ho ascoltato i richiami di vari uccelli. Ritengo che questi luoghi intatti  sono oasi di pace che sembrano aprirsi solo in quel istante che mi sono fermato ma sembrano durare in eterno nel ricordo del mio animo

Favria, 29.06.2013                 Giorgio Cortese

 

La punizione del successo consiste nel fatto di dover frequentare delle persone che prima si potevano evitare

 

Il  quotidiano comportamento virtuoso

Il  quotidiano comportamento virtuoso non è un compito da eseguire  ogni tanto con diligenza nè un comportamento esclusivo di qualcuno, nè di un ruolo, nè di una funzione o di chi occupa una  particolare poltrona in  un incarico nel pubblico o nel privato. E non è neanche per andare incontro alle attese dei concittadini o degli amici. Il  quotidiano comportamento virtuoso non  è solo figlio della fortuna o dei soldi e dell’opportunità del momento. Il  quotidiano comportamento virtuoso è superare i giornalieri ostacoli ascoltando chi mi sta di fronte e e lavorando o prestando l’opera come volontario nella vita di ogni giorno con sincera passione. Questo atteggiamento genera un comportamento virtuoso che fa nascere il risultato finale

Favria, 30.06.2013             Giorgio Cortese

 

I maleducati banfano in continuazione. I beneducati li contraddicono!