La fòla àlea della lèa
Tranquilli, non voglio offendere nessuno, ne tanto meno essere
volgare, il lemma di origine piemontese lea deriva dal francese lallée,
insomma un bel viale alberato, mi ricordo al riguardo quanto scriveva Pavese: andavamo
come due frati sotto la lèa. del paese. Si usa anche il termine allèa
che è sempre un adattamento del francese allée, propriamente, andata, che
deriva dal verbo allaer, andare, e anche lallea è una voce che deriva dalla lingua
piemontese. In molti viali alberati ci sono delle panchine dove ci si ferma nella
bella stagione, ci si parla
Favria, 8.06.2014
La felicità molte volte non dipende da quello che mi manca, ma dal buon uso che faccio di quello che ho
I perversi meccanismi dellumana ingratitudine
Seneca oltre ai Dialoghi, ha scritto De vita beata,
De brevitate vitae, De tranquillitate animi alle Consolationes, De clementia, De
beneficiis , ma forse quella che in modo più suggestivo e immediato parla alla coscienza
dei contemporanei, le Lettere a Lucilio. Dedico queste poche righe al De beneficiis, che
cr
advocati, ricevevano la salutatio mattutina nellatrio di casa ricambiavano gli
omaggi con una sportula di vivande. Erano insomma affini ai 'notabili' che esistevano
(esistono?) anche nella società italiana.Molto interessanti le pagine che Seneca dedica
agli schiavi: Essi non hanno proprietà privata e ci si chiedeva se fossero nelle
condizioni di praticare attivamente il beneficio. Anche in questo caso, come sempre
quando parla della schiavitù Seneca si rivela un pensatore di una sensibilità umana
molto moderna.
Favria 9.06.2014
La vita è interamente composta da attimi, attimi e che si susseguono e che rendono vivo.
Res gestae favriesi, da forte come un baluardo a Boccardo
Il cognome Boccardo pare che derivi dal nome germanico
Burkhard che, composto dai termini burg, protezione, roccaforte, baluardo e hard,
forte, coraggioso, assume il significato di "forte come un
baluardo", "che ha la consistenza di una roccaforte. Per essere precisi la
radice tedesca burg, da cui anche l'italiano borgo, allude a un generico luogo
fortificato, quale può essere una fortezza, una roccaforte, un castello, un baluardo. Da
li la formazione del nome di persona Burcardo che presenta un alto numero di
varianti come la forma di Boccardo che è diventato cognome. Esiste
Favria 10.06,2014
A san Barnabà va a siè l pra
Ma chi uccide di più?
Questa mail vuole porre il seguente problema, gli animali vengono uccisi di più dai carnivori, come il sottoscritto che è onnivoro, o dai vegetariani? Dicono i vegetariani che mangiare carne è amorale perché comporta l'uccisione di esseri senzienti, che l'allevamento danneggia l'ambiente, che spreca vegetali e che queste energie sarebbero meglio impiegate per sfamare le persone? Ma è proprio così o sono proprio loro i vegetariani, ad uccidere più animali degli onnivori che mangiano carne? Certo detto così sembra quasi screditare tutte quelle persone che con grandi sacrifici per una scelta personale dettata dalla loro personale scelta etica salutare non mangiano carne. Ma allora chi mangia solo verdure è complice di una perdita di vite animali maggiore di quella causata da un normale consumo di carne? Secondo la ragione dei carnivori la maggior parte dei bovini macellati si nutrono al pascolo di vegetazione per lo più spontanea, la produzione di grano, riso e legumi richiede l'eliminazione di tale vegetazione autoctona e ciò si traduce nella morte di migliaia e migliaia di animali la cui vita era legata a quell'ecosistema e a quel tipo di vegetazione. Quindi, visto che dal pascolo non si ottengono vegetali che l'uomo possa consumare, per ottenere più vegetali consumabili dall'uomo è necessario distruggere nuova vegetazione spontanea, con le conseguenze appena descritte. Penso che a molti che leggono questa mail si sia fermato ad osservare a guardare l'aratura dei campi, ecco durante laratura e poi durante la semina i mezzi agricoli sono sempre seguiti da stormi di uccelli predatori, soprattutto passeri, colombi, corvi e adesso anche dai gabbiani. Questi uccelli non fanno altro che predare tutti i piccoli mammiferi, lucertole, serpenti e altri animali, soprattutto cuccioli, messi in fuga dal trattore, il loro numero è difficilmente stimabile, ma elevatissimo. Bisogna poi aggiungere gli animali che vengono uccisi per difendere i raccolti con gli insetticidi, dagli insetti ai topi, talpe, uccelli e serpenti. A questi animali, se vogliamo dirla tutta, soffrono di più di quelli uccisi nel ciclo di allevamento o nella caccia, perché a loro non è garantita ne la limitazione del dolore al minimo o lo stordimento preventivo che è garantito agli animali da macello, ne la morte istantanea che è assicurata a quelli selvatici cacciati. Bisogna anche tenere conto che i grandi allevamenti intesivi, unito alla cementificazione contribuiscono a rendere sempre di più consumato e sterile il terreno. A questo si devono aggiungere gli scarti del letame, dellammoniaca o del metano prodotti dagli allevamenti. Come si vede di animali ne vengono uccisi sia per la produzione di alimenti di origine vegetale che per la nutrizione di noi esseri umani. Ma a difesa dei vegetariani bisogna dire che se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale, e si risolverebbe, idealmente persino il problema della fame nel mondo. Ma forse il vero problema in questo bellissimo mondo è luomo, animale tra gli animali, animale strano un miscuglio del nervosismo di un cavallo, della testardaggine di un mulo, della malizia di un cammello, della voglia di volare di un uccello. La lista potrebbe essere allungata tenendo conto di altri vizi capitali coma la superbia, l'avarizia, la gola, l'invidia, l'accidia. Meno male che ogni tanto ci ricordiamo di pensare e di avere un animo e una morale! Infatti la grandezza di noi miseri mammiferi ominidi e quella di prendere coscienza dei nostri limiti, di saperci miserabili e siamo solo grandi onnivori o grandi vegetariani perché ne abbiamo preso coscienza. E per dirla tutta il metterci contro tra onnivori e vegetariani fa il gioco della grandi industrie farmaceutiche e di produzioni dei sementi modificati, che continuano a fare sempre solo i loro interessi e nono i nostri sia che siamo vegetariani che onnivori, beh dimenticavo anche loro sono bipedi ominidi ma hanno solo la malizia del cammello.
Favria 11.06.2014
Certo da solo cammino più velocemente ma insieme a gli altri vado più lontano
Antiquo di gran virtù
Un mio carissimo amico, persona di cui sono onorato di esserle
amico, ama definirsi nei discorsi che è antico. Già antico che una volta,
anticamente si scriveva antiquo, dal latino antiquus, che deriva: di
ante, prima, avanti. Ritengo, infatti che la vita vada vissuta in avanti
capendo il passato e conoscendo questo mio amico sono sinceramente orgoglioso di
poterlo annoverare tra i miei veri amici, lamicizia è il filo conduttore della mia
vita che, senza di essa, rischierebbe di essere vuota e incolore. Lamicizia cammina
in punta di piedi eppure mi sento addosso il suo profumo. Chi mi è amico capisce la mia
tristezza e la mia gioia e non se la prende se io, qualche volta, chiudo
Favria, 12.06.2014
Ogni giorno mi affretto con calma, senza fretta ma mai senza sosta