La fata
Lungo la strada tra Tiglietto e Canaussa vi è la balma della strega: "la barma dla fa".
Tutti quelli che passavano di lì vedevano sempre una strega grossa come la ruota di
un mulino che gridava e batteva le mani.
A volte, le streghe si ritrovavano vicino a questa balma per il sabba.
Facevano un cerchio e la grossa strega stava al centro con il diavolo che si presentava
sotto forma di grosso caprone.
Un giorno, un uomo di Tiglietto che aveva bisogno di una robusta trave portante
per il tetto, sapendo che vicino alla "barma dla Fa"
vi era un larice alto e diritto, si reco' sul posto per tagliarvelo.
Quando vi giunse, vide tutte le streghe sedute sui rami dell'albero come tanti
uccelli. Le pregò di scendere, ma esse fingevano di non sentire. Alla fine, spazientito
gridò : «Ah si! Non volete scendere! Vi faro' scendere io!».
Iniziò a tagliare il larice a colpi di scure.
Picchiava con tanta forza contro l'albero che tutti i rami tremavano, ma le
streghe fischiettavano come se nulla stese accadendo .
Quando finalmente il larice cadde, esse volarono via come tanti uccellini e nessuno
le vide mai più !.
(Questa leggenda ci e` stata raccontata da Costa maddalena di
Tiglietto)